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TIGNANOFESTIVAL 2006
Dal 6 al 27 luglio

Il borgo del Castello di Tignano

La XIX edizione del TignanoFestival, musica e teatro nel borgo del Castello di Tignano, Barberino Val d’Elsa, si svolge dal 6 al 27 luglio 2006 ed è organizzata dal Comitato Culturale Tignano in collaborazione con i Comuni di Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa e il patrocinio della Provincia di Firenze.
Sbarcano sul palco di Tignano Antonella Ruggiero, Teo Teocoli, Ugo Chiti, Nicola Beller Carbone e l’Orchestra Opera Festival.
TignanoFestival è anche arte ed enogastronomia: in programma una collettiva per le vie del borgo, degustazioni di piatti e vini tipici. Nasce il Rosso di Tignano

Tignano, giugno 2006. Torna anche quest’anno, con una rassegna di eventi di qualità ed un palinsesto vario e diversificato, TignanoFestival, una delle maggiori manifestazioni del territorio chiantigiano che da diciannove anni lega l’antico borgo di Tignano, le sue architetture medievaleggianti, la sua comunità dinamica ed energica, le sue fresche notti d’estate alla magia dello spettacolo. La missione è sempre la stessa e trae forza dal successo delle esperienze passate: quella di valorizzare e promuovere il territorio creando in una piccola incantevole piazza della provincia fiorentina un palcoscenico raffinato, elegante ma anche aperto, attuale e vicino alla gente dove arte e pubblico, senza alcuna mediazione, ma favoriti dall’intimità della suggestiva atmosfera del luogo, possano incontrarsi, ascoltarsi, confrontarsi, apprezzarsi.
A realizzare questo miracoloso sodalizio, dal 6 al 27 luglio, è un cartellone che punta non al numero ma alla qualità degli eventi sapientemente confezionati dal Comitato Culturale Tignano, il gruppo di volontari residenti nell’antico borgo che da molti anni con passione e determinazione accende la macchina artistica più antica del territorio.
Dopo aver ospitato nelle passate edizioni figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale tra cui Milva, Giobbe Covatta, Sergio Cammariere, Trilok Gurtu, Claudio Bisio, Isa Danieli, Peter Orth, Ugo Chiti, i Solisti Aquilani e grazie al supporto dei Comuni di Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, al patrocinio della Provincia di Firenze e al prezioso sostegno degli sponsor, la manifestazione, giunta alla diciannovesima edizione, continua a tenere alto il livello artistico del cartellone che si caratterizza non solo per la diversificazione nei generi, spaziando dalla musica leggera alla musica classica, dal cabaret alla prosa, ma per la qualità abbinata alla notorietà degli artisti che provengono dal mondo musicale, teatrale e televisivo.

Gli eventi collaterali
Una delle principali novità di questa edizione è la molteplicità degli eventi di corredo al festival che offrono ulteriori occasioni di svago e di conoscenza del territorio. Oltre agli spettacoli di qualità, la rassegna di Tignano propone la possibilità di degustare piatti e prodotti tipici toscani al ristorante aperto per l’occasione e gestito da La Gramola di Tavarnelle al Centro d’Incontro di Tignano. Inoltre lungo la via principale che porta al castello sarà allestita ad ingresso gratuito una collettiva di pittura e scultura contemporanea a cura di alcuni artisti italiani e stranieri residenti nel Chianti. Saranno esposte, dalle ore 21 alle ore 24, in coincidenza degli appuntamenti, opere di Francesco Bruni, Patrizio Landolfi, Ben Clark, Daniel Cavey.
Infine, per ricordare la diciannovesima edizione della kermesse con un prodotto doc toscano, il Comitato Culturale di Tignano ha acquistato e fatto imbottigliare da produttori locali un ottimo rosso che è divenuto il Rosso di Tignano. Sarà in vendita nelle serate del festival a 15 euro.

La manifestazione è stata realizzata anche grazie al sostegno di Icet, Azienda Olearia Valpesana, Agnorelli, Deta, Tem, Food Co, Borgo, Rimor, Siderurgica Fiorentina, Castello del Nero, Lepri Costruzioni, Le Corbaie.

Interventi istituzionali
Lo spirito che da tanti anni anima i propositi del comitato è quello di far conoscere un territorio di pregio come il borgo di Tignano dove, oltre alle risorse paesaggistiche, al patrimonio storico-artistico e ai tesori architettonici, è possibile apprezzare la vitalità culturale e sociale che è cresciuta negli anni grazie alla passione e alla determinazione di un gruppo di volontari, uniti dal piacere di stare insieme e il desiderio di lasciare un segno sul territorio. Oggi quel segno è diventato un festival di elevato spessore artistico che, a un anno dal ventennale dell’attività del comitato siamo orgogliosi di presentare evidenziandone i tratti salienti: la presenza di artisti di prim’ordine come Ruggiero, Teocoli e Chiti, il genere lirico sinfonico che per la prima volta trova spazio nel cartellone di Tignano con l’esibizione del soprano Nicola Beller Carbone e dell’orchestra Opera Festival, la possibilità di degustare prima e dopo lo spettacolo piatti e vini tipici toscani presso il ristorante all’aperto che per l’occasione è stato allestito nei pressi del borgo e l’opportunità di visitare una collettiva di pittura e scultura contemporanea a cura di artisti locali organizzata anche questa in versione ‘en plein air’ lungo la via principale del castello. Il segno di TignanoFestival cresce dunque fino a diventare un evento artistico che fa della qualità e della moltiplicazione dell’offerta culturale un importante volano di promozione del territorio.

Paolo Gianni
Presidente del Comitato Culturale Tignano

A nome dell’amministrazione provinciale intendo esprimere il più sincero apprezzamento per un evento di spessore che continua a tenere alto il nome della cultura toscana. Un appuntamento tradizionale che dalla coralità della comunità di Tignano ha saputo far emergere una propria identità e, in un crescendo di successi, si è distinto grazie alla qualità degli eventi e alla determinazione di coloro che vi hanno investito in termini organizzativi e finanziari. TignanoFestival è una concreta dimostrazione di come non solo le città siano sedi destinate ad accogliere grandi eventi. Anche nella provincia, in cornici piccole ma di grande fascino come quella di Tignano, ai confini tra Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, possono accadere iniziative di spessore che permettono alla nostra provincia di qualificarsi come territorio di eccellenza. Merito delle bellezze paesaggistiche ma anche della vocazione turistica di questa area del Chianti e delle sue potenzialità sotto il profilo dell’accoglienza, dei servizi e delle attività culturali.
Andrea Barducci
Vice Presidente Provincia di Firenze

Il Festival di Tignano rappresenta un valore aggiunto per il nostro territorio. Non solo perché, visto lo spessore degli artisti e il successo delle passate edizioni, è in grado di proporre un’offerta metropolitana in una cornice agreste, ma perché ogni anno ha la forza, la grinta e l’energia per proporsi in una veste rinnovata e capace di mantenere se non innalzare il livello di qualità del proprio programma. Tignano e la sua viva comunità offrono un esempio mirabile: quello di ideare, organizzare e gestire eventi culturali in un’ottica di grande partecipazione, condivisione e rispetto delle scelte e degli intenti di ciascuno. E’ dunque l’azione spontanea e coordinata di questa associazione che contribuisce a valorizzare e promuovere il territorio restituendo un’immagine quanto mai dinamica di Barberino e Tavarnelle che insieme quest’anno, ispirati dal principio della sinergia, hanno firmato un cartellone che dà completezza e unitarietà all’offerta estiva.

Giacomo Cencetti
Assessore alla Cultura Comune di Barberino Val d’Elsa
Marco Secci
Assessore alla Cultura Comune di Tavarnelle Val di Pesa

Il cartellone
Il via alla manifestazione quest’anno sarà dato dalla presenza di una delle voci più eclettiche del panorama italiano: Antonella Ruggero, che si esibirà in uno spettacolo raffinato e versatile dal titolo “Stralunato Recital”. Il concerto che si terrà giovedì 6 luglio nel suggestivo foyer naturale di Tignano propone l’intero percorso musicale dell’artista con i suoi maggiori successi, da quelli ottenuti insieme al gruppo Matia Bazar (da “Vacanze romane” fino ad arrivare al recentissimo “Echi d’infinito”, vincitore a Sanremo 2005) ai brani che la vedono sconfinare in generi musicali differenti e cimentarsi nella musica orientale, in quella sacra, nel musical e nel repertorio operistico. Lo spettacolo riflette l’evoluzione del percorso professionale di Antonella Ruggiero che oltrepassa il pop per approdare soprattutto negli ultimi anni alla musica legata alla cultura religiosa occidentale, indiana e africana e spingersi nelle atmosfere di Broadway, reinventando in chiave inedita le melodie tratte dai più celebri musical e rivisitate con arrangiamenti originali.
Pop, musica sacra, musical misti a brani di alcuni celebri cantautori italiani: un viaggio che Antonella Ruggiero intraprenderà in compagnia di Mark Harris al pianoforte, IvanCiccarelli alle percussioni e Davide di Gregorio al sax.

La musica è un vecchio amore di Tignano. E quella classica, da camera non è mai mancata dai cartelloni dell’antico castello barberinese. Costituisce invece una novità di rilievo la presenza di Nicola Beller Carbone, soprano di fama internazionale che quest’anno porterà a TignanoFestival 2006 le migliori espressioni del mondo operistico. L’interprete tedesco si esibirà mercoledì 12 luglio in un concerto lirico sinfonico accompagnato dall’Orchestra Opera Festival sotto la direzione del Maestro Bruno Rigacci. Il programma prevede l’esecuzione di brani tratti dal repertorio di Verdi, Leoncavallo, Puccini, Mascagni, Catalani.

Giovedì 20 luglio calcherà le scene un personaggio televisivo di irresistibile vis comica: il mattatore Teo Teocoli che, dopo il grande successo di pubblico e di critica delle ultime stagioni in teatro, torna con “Teo Teocoli show” (sottotitolato, “Non ero in palinsesto”) da lui scritto e interpretato. Monologhi, aneddoti personali, racconti di vita vissuta misti a momenti di grande ilarità: questi gli ingredienti di uno spettacolo che stupisce, stravolge, diverte grazie alla sfilata delle “maschere-personaggi” che mostra i mille volti di Teocoli (Teo-Celentano, Teo-Costanzo, “The Genius-Ray Charles”; “Felice Cacciamo”), la sua incredibile capacità di interpretare e improvvisare esibendosi nei ruoli di ballerino e cantante.

A chiudere la rassegna con un ritorno alle sonorità e alle storie del mondo toscano Ugo Chiti e l’inseparabile compagnia Arca Azzurra Teatro che interpreterà giovedì 27 luglio i quattro straordinari episodi, poetici ed amari ad un tempo, del secondo studio di “Racconti solo racconti”. I bravissimi Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci e Alessio Venturini sono gli interpreti de La casa dopo il ponte, La bambina dei ranocchi, La magliana, Lo sbandato. Una summa del lavoro che Chiti e Arca Azzurra hanno svolto insieme in venti anni di collaborazione.

Informazioni e prenotazioni:
Comitato Culturale Tignano
tel. 055 8075656 mobile 338 8680595 – fax 055 8066375 – info@tignano.it e cctignano@libero.it - www.tignano.it.
Ingresso: da 12 a 40 euro.

Le prenotazioni si possono effettuare anche on line : www.tignano.it

Prevendita:
Firenze- Tabaccheria Signori, Via Francesco Baracca tel. 055 4377053
Barberino Val d’Elsa- Ufficio Turistico tel. 055 8075622
Tavarnelle Val di Pesa- Agenzia Xtramondo Viaggi tel. 055 8050234
Poggibonsi- Bar Rossano tel 0577 936368
Poggibonsi- Cinci Tabacchi tel. 0577 980240
Poggibonsi- Disco Shop, Largo Campidoglio tel. 0577 933311
Poggibonsi- Disco Shop, Centro Commerciale tel. 0577 982679
Colle Val d’Elsa- Disco Shop, Via Oberdan 27 tel. 0577 924174
Castellina in Chianti- Centro Servizi Turistici tel. 0577 741392
Siena- Disco Shop, Strada Grondaie, 1 tel. 0577 334100

Ufficio Stampa:
Cinzia Dugo mobile 347 9746290 – cinziadugo@libero.it


Il Borgo di TIGNANO e la sua gente

Il Castello
Situato in collina, su un poggio (334 metri) a metà strada tra Firenze e Siena, il Castello di Tignano può essere considerato, grazie alla perfetta conservazione della sua tipica struttura circolare, uno dei migliori esempi esistenti di villaggio fortificato medievale d'altura. Nella zona sono stati rinvenuti anche numerosi reperti archeologici a testimonianza dell'origine antichissima di questo insediamento anche se le prime notizie certe risalgono circa all'anno 1000.
Il Castello fu edificato nel XII secolo, laddove esisteva solo un piccolo borgo. Nacque per volontà dei Conti Alberti che intesero creare un cuneo fra le due città rivali. Durante il XIII secolo Tignano entrò a far parte della Repubblica Fiorentina, partecipando anche all’assedio Gorgonza contro la famiglia degli Uberti: una leggenda narra che tra gli assediati ci fosse anche l’esule Dante. Tignano possiede attualmente un unico portale d’ingresso costituito da un archivolto decorato a listelli di laterizio con al centro uno stemma. Originale la sua struttura circolare a castellare con piazza centrale. Al castello si accede tramite una ripida rampa che conduce alla porta Fiorentina, a difesa della quale si erge una tozza mole quadrata, il Cassero. Le mura della torre e delle abitazioni costituiscono parte del circuito murario esterno. All’interno un’unica raccolta piazza dove è ubicato un antico pozzo. Dal castello di Tignano si gode una bellissima vista sulle valli. Tra le case spiccano l’edificio trecentesco del Palazzo dei Begliuomini.

Come si raggiunge TIGNANO:
Dal casello autostradale Firenze-Certosa imboccare la superstrada Firenze-Siena (Autopalio); uscire a Tavarnelle Val di Pesa (è la terza uscita dopo San Casciano e Bargino), proseguire per Tavarnelle/Barberino Val d'Elsa e lasciarsi guidare dai cartelli stradali per Castello di Tignano. Sono circa 15 minuti di percorrenza dall'uscita Tavarnelle Val di Pesa.

Il Comitato
Il Comitato Culturale Tignano è un’associazione che riunisce intorno a sé enti, operatori economici, studiosi e lavoratori. Organizza programmi artistici, culturali e folcloristici finalizzati alla valorizzazione e alla promozione turistica della località e svolge attività di tutela e valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico artistico.
Pur concentrando molte delle proprie energie sugli appuntamenti estivi, il Comitato Culturale Tignano è una fucina di idee che produce cultura tutto l’anno. Incontri, corsi, gite, iniziative di solidarietà: l’attività del gruppo di Tignano spazia tra vari ambiti ed è tesa al coinvolgimento e alla partecipazione della comunità. Molte le occasioni legate al tempo libero proposte con l’obiettivo di offrire forme di intrattenimento e di svago che, oltre a divertire, destino interessi, istruiscano, stimolino curiosità e permettano di intessere relazioni umane. Durante i primi mesi dell’anno il Comitato, che ha sede ed è operativo presso il Centro d’Incontro di Tignano, è impegnato nell’organizzazione di un ciclo di incontri curati da specialisti e professionisti su tematiche di vario genere. Altro appuntamento fisso è quello del concerto di beneficenza che ogni anno il gruppo allestisce in contesti locali di particolare pregio a favore dei più bisognosi. Frequenti soprattutto nel corso della primavera le occasioni conviviali e le iniziative di aggregazione sociale che invitano i partecipanti, peraltro sempre molto numerosi, a conoscere meglio il territorio con escursioni a piedi, gite in campagna, visite a mostre ed eventi culturali in genere.

Info: Comitato Culturale Tignano tel. 055 8075656 -cell. 338 8680595 – fax 055 8066375 – info@tignano.it e cctignano@libero.it - www.tignano.it.


GLI SPETTACOLI

Giovedì 6 luglio 2006, ore 21.30
Castello di Tignano – Barberino Val d’Elsa (FI)

Antonella Ruggiero
in
Stralunato Recital

accompagnamento musicale:

MARK HARRIS: Pianoforte, pianoforte elettrico e armonium

IVAN CICCARELLI: Percussioni

DAVIDE DI GREGORIO: Flauti e saxofoni


I tour “senza fine” di Antonella hanno portata l’artista in tantissime città italiane ed estere con una varietà di concerti che spaziano di sera in sera tra repertorio sacro, spettacoli di fado, la colonna Sonora per il film muto “Broken Blossoms” di D.W. Griffith (1929), il repertorio klezmer e dei classici di Broadway e la Medea di Adriano Guarnieri al Teatro La Fenice di Venezia. Ad oggi Antonella ha portato i suoi spettacoli in centinaia di città ogni anno in Italia e nel resto del mondo ed ha vinto molti premi dal mondo della musica e della cultura.
In “Stralunato Recital” Antonella Ruggiero ripropone il suo percorso musicale in un concerto che tocca tutti i suoi più grandi successi da “Vacanze romane” fino ad arrivare al recentissimo “Echi d’infinito”, vincitore a Sanremo 2005, andando così a interpretare in chiave tutta nuova brani che hanno fatto la storia della musica leggera italiana. Ma la carriera di Antonella Ruggiero non si ferma al pop: negli ultimi anni ha infatti attraversato la musica legata alla cultura religiosa occidentale, indiana e africana per poi spingersi nelle atmosfere di Broadway e reinventare le melodie che hanno fatto sognare intere generazioni, tratte dai più celebri musical e rivisitate con arrangiamenti originali.
Pop, dunque, ma anche musica sacra e musical in questo recital che raggiunge perfino le straordinarie melodie del Fado di Amalia Rodrigues e i brani di alcuni celebri cantautori italiani, scoprendo però sempre nuove modalità di arrangiamento ed interpretazione. Ad accompagnare Antonella in questo viaggio, un trio formato da pianoforte (Mark Harris), percussioni (IvanCiccarelli) e sax (Davide di Gregorio).


REPERTORIO
STRALUNATO RECITAL

Over the rainbow (Il mago di Oz) E.Y. Harburg/Harold Arlen
Tonight (West Side Story) L. Bernstein/S. Sondheim
Controvento (1999 – Kaballà/R. Colombo/L. Ferrario/M. Grilli)
Amore lontanissimo (1998 – A. Ruggiero/R. Colombo)
Echi d’infinito (2005 - Kaballà/M. Venuti)

Solo tu
C.- Barrale/ A Stellita
C'è tutto un mondo intorno A.Stellita/G.Golzi/A.Ruggiero/C.Marrale/P.Cassano
Vacanze romane G.Golzi/C.Marrale
Ti sento A.Stellita/C.Marrale,/S.Cossu
Per un’ora d’amore A.Stellita/C.Marrale/P.Cassano
Stasera che sera
C.- Barrale/ A Stellita

Tu Mhi Shiva (improvvisazione basata su un mantra in hindi)
ll viaggio (canto indiano)* Antonella Ruggiero *(improvvisazione su uno strumento monocorde creato su un disegno di Pitagora)

Ave Maria(C. Gounod)
Blue Moon / Luna Malinconica
Besame mucho
Guantanamera (J. Marti)

Mi sono innamorata di te – L. Tenco
Io vorrei non vorrei – L. Battisti
Caravan – D. Ellington


Mercoledì 12 luglio 2006, ore 21.30
Castello di Tignano – Barberino Val d’Elsa (FI)

Nicola Beller Carbone
e
Orchestra Opera Festival

in
Concerto Lirico Sinfonico

diretto da
Maestro Bruno Rigacci


PROGRAMMA

VERDI………………….Nabucco - Sinfonia
LEONCAVALLO …….da i Pagliacci: “Stridono lassù”
PUCCINI………………da La Bohème: “Quando men’vò”
VERDI…………………La Traviata – preludio atto III
PUCCINI………………da Tosca “Vissi d’arte”
CATALANI…………….da Wally: “Ebben ne andrò lontana”

VERDI………………….da Don Carlo: introduzione e aria “Tu che la vanità”
PUCCINI……………….da Madama Butterfly “Un bel dì vedremo”
PUCCINI……………….Manon Lescaut – Intermezzo atto III
MASCAGNI……………da Cavalleria Rusticana: “Voi lo sapete, o mamma”
VERDI……………………da La Forza del Destino: “Pace mio Dio”


Giovedì 20 luglio 2006, ore 21.30
Castello di Tignano – Barberino Val d’Elsa (FI)

Teo Teocoli
in
Teo Teocoli Show
(non ero in palinsesto)
scritto, diretto e interpretato da Teo Teocoli

Dopo il grande successo di pubblico e di critica delle ultime stagioni in teatro, Teo Teocoli torna con il suo “Teo Teocoli show” (sottotitolato, “Non ero in palinsesto”).
Per il pubblico sarà la conferma di un grande artista, di un vero fuoriclasse della comicità che, ogni volta, riesce a stupire, a rinnovarsi, ad inventare, a stravolgere, a far ridere senza soluzioni di continuità. Questa è la sua “vis teatrale”, queste le “conseguenze” per il pubblico!
Il “Teo Teocoli Show (Non ero in palinsesto)”, il one-man show, arriva in un momento importante della vita artistica di Teocoli (in tv è protagonista di “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, dove sta raccogliendo grandi consensi dalla critica, ed è stato “ospite di punta” nei più seguiti spettacoli della RAI, come “Rockpolitik” di Adriano Celentano, “Famiglia Salemme Show”, etc.) ed è l’ideale seguito del “Sono tornato normale, show”, il fortunato spettacolo degli ultimi tre anni che ha battuto molti dei record di presenze in teatro (una media di 100 mila spettatori a stagione!).
In scena, quindi, Teo Teocoli e il suo “straordinario” estro: i suoi monologhi, con nuovi aneddoti personali raccontati con esilaranti “tempi teatrali”; la sfilata delle sue “maschere”, diventate veri e propri personaggi (il Teo-Celentano, il Teo-Costanzo, “The Genius-Ray Charles”; le storie improbabili ed esilaranti degli altri, su tutti il “surreale” Felice Caccamo); le sue improvvisazioni; le sue interpretazioni da ballerino e cantante, accompagnato da una band sempre più rhythm&blues (affiancata da una sezione fiati).
Per il nuovo show, Teo ha chiesto alla produzione di essere affiancato, per alcuni sketch, anche da giovani ballerine (e già ci immaginiamo che “piroette” e “passi doble” ne verranno fuori!!).
Questi gli ingredienti di uno spettacolo che mescola cabaret, spassosi racconti di vita vissuta, varietà e momenti di grande ilarità. Il tutto con una nuova scenografia e un nuovo disegno luci.

Giovedì 27 luglio 2006, ore 21.30
Castello di Tignano – Barberino Val d’Elsa (FI)

Arca Azzurra Teatro
in
Racconti, solo racconti
secondo studio
testo e regia di Ugo Chiti

con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Alessio Venturini

Il titolo Racconti, solo racconti è per suggerire una scrittura in bilico tra narrativa e drammaturgia. La "soggettiva" di un personaggio o "l’oggettiva" di uno sguardo esterno sono sempre al centro di una vicenda che consegna allo spettatore una vita privilegiando il tono colloquiale della narrazione e riducendo all’essenziale l’azione teatrale. La guerra – l’infanzia – la condizione femminile – l’imprevedibilità dell’amore sono i temi delle vicende narrate.
La casa dopo il ponte, la bambina dei ranocchi, la magliana, lo sbandato sono i titoli che siglano le diverse storie. Il tono della scrittura varia secondo la vicenda, dalle cadenze quasi liriche de la casa dopo il ponte all’asciuttezza bassa e spietata de la magliana. Una drammaturgia che è comunque legata a tutta l’esperienza di Chiti con la sua Compagnia, una sorta di summa del lavoro svolto in comune in questi venti anni di collaborazione.
Tutte le storie hanno in comune l’attenzione alle peculiari sonorità della lingua toscana e l’aspetto visionario e vagamente gotico del soggetto.

Gli episodi in sintesi
La casa dopo il ponte
E’ la storia di una madre di due giovani partigiani, scoperti e catturati da una pattuglia nazifascista. Lei, umanissima e di grande forza interiore, si vede costretta ad assistere alla morte barbara del figlio impiccato all’albero davanti casa.
La bambina dei ranocchi
L’amore adolescenziale è il tema principale di questo flash che vede protagonisti una bambina e un ragazzo. Lui, figlio del padrone, incontra e conosce la piccola nei pressi di una pozza dove è intenta a catturare ranocchi (da qui l’appellativo la bambina dei ranocchi). L’amore si trasforma in una piccola grande delusione in quanto il ragazzo comincerà ad alimentare turbe e pensieri illeciti tanto da respingere le innocenti attenzioni della piccola amata. Quest’ultima, amareggiata per il rifiuto, si porterà alla morte.
La magliana
Altra storia contadina: la magliana è una donna che vive in un mondo maschilista, tra uomini che la usano con cinismo, dove la ricerca disperata di una maternità diventa l’unica ragione di vita. La sofferenza, legata dall’impossibilità di procreare e costruire una famiglia serena, la porterà ad una fuga dalla realtà: un suicidio consapevole e drammatico.
Lo sbandato
Tra tutte è la storia dai contenuti più leggeri. Anno 1943: reduce dalla guerra, un uomo, perduta la memoria e per questo incapace di ricordare le proprie origini, incontra un barbiere con il quale nasce un’intesa. La frequentazione dell’ambiguo ‘coiffeur’ consentirà allo sbandato di ritrovare la memoria e tornare al luogo natìo e alla propria famiglia deludendo così le aspettative di chi aveva alimentato la speranza di un nuovo amore.


PROFILI BIOGRAFICI

ANTONELLA RUGGERO

Il nome di Antonella Ruggiero, una delle voci più versatili del panorama italiano, ha raccontato e seguito in parallelo l’evoluzione e la traiettoria dei costumi e del gusto del grande pubblico. Prima con il gruppo dei Matia Bazar e successivamente con una carriera solista tanto variegata quanto di successo, la sua abilità di interprete, intrecciata ad una naturale curiosità, al desiderio di spaziare oltre i confini delle formule e dei linguaggi tradizionali, ha saputo toccare campi e punti virtualmente molto distanti tra loro.
Con i Matia Bazar ha incantato per cinque volte Sanremo (vincendo l'edizione del 1978 con “E dirsi ciao”) e condiviso una lunga carriera artistica.
Con “Libera”, il suo primo album da solista nel gennaio 1996, Antonella Ruggiero si presenta al pubblico rinnovata, ricca di interazioni e nuove esperienze musicali. Il disco è uno straordinario connubio tra ritmiche occidentali e suoni dell'antico Oriente.
L'interesse per i nuovi orizzonti sonori proposti dalle giovani band italiane spinge Antonella e il suo produttore Roberto Colombo a realizzare “Registrazioni Moderne”, un disco dove le canzoni dei Matia Bazar sono riproposte in un diverso contesto musicale. Il 1998 è l'anno di Amore lontanissimo, con cui ottiene l'ovazione della critica e il secondo posto al Festival di Sanremo.
Nel 1999 Antonella torna a Sanremo con un nuovo brano, “Non ti dimentico”, che apre le porte al successivo cd da solista, “Sospesa”, con due partecipazioni illustri: il maestro Ennio Morricone che firma And will you love me e Giovanni Lindo Ferretti che scrive, insieme ad Antonella e Roberto Colombo, Di perle e inverni.
Alla fine del 2000, un incredibile tour di musiche sacre: dodici date in luoghi affascinanti e suggestivi, chiese e teatri antichi. Questa esperienza sarà fissata, nel novembre 2001, nell’album “Luna Crescente” [Sacrarmonia].
Dopo un’esperienza tutta americana, dove ha riproposto in chiave "classica" i temi più importanti dei musical di Broadway, nell'ottobre 2002, Antonella Ruggiero è stata protagonista, al Teatro La Fenice di Venezia, di Medea, opera video in tre parti con musica di Adriano Guarnieri, uno dei più significativi compositori contemporanei viventi.
Sanremo 2003 vede Antonella Ruggiero tornare al mondo pop, con il brano, Di un amore, parte dell’album “Antonella Ruggiero”, un viaggio affascinante nelle sonorità musicali degli anni '60 e '70. Centinaia sono i concerti, in Italia e all’estero (Europa, Africa, Canada e USA), che la vedono impegnata nel 2003 /2004, alternando diverse proposte di spettacoli spaziando di sera in sera tra “Stralunato Recital” (percorso musicale nel pop internazionale e dell’artista), “Sacrarmonia”, spettacoli di fado, la colonna sonora per il film muto “Broken Blossoms” di D.W. Griffith (1929), il repertorio klezmer e dei classici di Broadway.
In questo periodo sono diverse le collaborazioni con varie orchestre tra cui l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestra Cantelli e l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, i Filarmonici di Verona, Latvian Chamber Orchestra di Riga, l’Orchestra Sinfonica Siciliana.
Il 4 giugno 2004 ha presentato al BIFF di New York, con un esclusivo concerto, il suo nuovo attesissimo, un doppio DVD/CD. “Sacrarmonia live [il viaggio]” il primo live dell’artista, registrato nella bellissima Piazza Santo Stefano a Bologna.
Nell'autunno 2004 Antonella Ruggiero è stata la prima e unica cantante ad aver ricevuto il permesso a suonare nella cappella di Loreto.
Il 2004 si è chiuso con la partecipazione dell’artista al Concerto in Vaticano dove ha eseguito davanti a un pubblico di 10.000 persone l’Adeste Fideles in duetto con la cantante lirica cinese Hong Mei Nie e da solista l’Ave Maria.
Nel marzo 2005 esce il cd “Big Band!” contenente il brano di Mario Venuti e Kaballà Echi d’infinito (vittoria di Antonella nella categoria “donne al Festival di Sanremo), e sempre nel 2005 inizia un’interessante collaborazione con Maurizio Colonna alla chitarra classica e con Frank Gambale alla chitarra acustica ed elettrica in una serie di concerti comprendenti brani provenienti da varie parti del mondo e da differenti culture.

NICOLA BELLER CARBONE

La combinazione tra presenza vocale, sensibilità musicale, varietà interpretativa e talento drammatico fanno di Nicola Beller Carbone un’interprete di grande intensità e spessore artistico su scala internazionale.
Nata in Germania e cresciuta in Spagna, intraprende i primi studi come attrice: poi segue la carriera di canto alla Escuela Superior de Canto di Madrid. I primi contratti come solista la portano in Germania, al Gärtnerplatztheater di München e al Nationaltheater Mannheim, negli anni 1991-2001. Dal 2001 vive a Firenze e lavora come libera professionista. Pur essendo agli esordi del percorso professionale si cimenta in svariati ruoli lirici del repertorio classico e romantico. Si esibisce alla Deutsche Oper am Rhein Düsseldorf, alla Semperoper di Dresda, alla Bayrische Staatsoper di Monaco di Baviera e la Opera di Colonia sotto la guida di celebri bachette come quella di Adam Fischer, Jeffrey Tate, Jun Märkl, Horst Stein, Stefan Blunier o Wolfgang Sawallisch e noti registi come Robert Carsen, Peter Konwitschny, Arila Siegert, Michael Schulz e Christof Loy.
Il suo debutto nell’opera Salomè avviene nel 2003. Arrivano quindi Floria Tosca e Santuzza nel 2004. Nel 2005 canta all’Aalto Theater di Essen sotto la direzione di Stefan Soltesz la Marie nel Wozzeck di Alban Berg. Nello stesso anno debutta come Ariadne nella opera Ariadne auf Naxos di R.Strauss.
Nel 2005/2006 ha cantato alla Deutsche Oper Berlin Jenny, nell‘opera Mahagonny di K.Weill. Inoltre ha debuttato nel 2006 come Katerina Ismailova in Lady MacBeth di Schostakowitsch a St. Gallen sotto la direzione di Jiri Kout. Nell’aprile 2006 ha cantato lo stesso personaggio al Nationaltheater di Weimar. E’ apparsa con i Bamberger Symphoniker e i Berliner Symphoniker sotto la direzione musicale di Michael Gielen con un programma che comprende il monologo finale di Salomè e il Poème de l‘amour et de la mer di E.chausson. Nell’ottobre del 2006 Nicola Beller Carbone ha debuttato negli Stati Uniti con un recital al Carnegie Hall, New York.
Lo scorso maggio è stata all’Auditorio di Zaragoza (Spagna) con un recital di lieder di Berg, Shumann e Mompou. Nella prossima stagione è in programma un suo debutto alla Canadian Opera Toronto come Katerina Ismailova e canterà con l’Orchestra di Friburgo sotto la direzione musicale di Michael Gielen. Tornerà in Svizzera con i “Wozzeckfragmente” di Alban Berg sotto la direzione musicale di Stefan Soltesz.
Questa estate debutterà al Festival di Macerata nel ruolo di Turandot in occasione dell’Opera di Busoni sotto la direzione musicale di Guillaume Tourniaire

ORCHESTRA OPERA FESTIVAL - Associazione Culturale Multipromo
L’Associazione Culturale Multipromo è nata nel 1997 e vanta un’esperienza consolidata nel settore della produzione di spettacoli dal vivo e gestione di eventi e festival. Dal 1997 al 1999 ha gestito l’Ufficio Produzione di una delle più prestigiose manifestazioni operistiche del mondo: il Festival Puccini di Torre del Lago. Contemporaneamente nel 1998 fino al 2003 ha preso in gestione ed ha avuto la responsabilità artistica del più antico Festival italiano: l'“Estate Fiesolana”. Da sottolineare la trasformazione di questa manifestazione da festival di ospitalità a festival di produzione di opere liriche che sono state interamente curate da Multipromo e che hanno significato, oltre a tutto quello che concerne l'organizzazione generale e gli allestimenti scenici, la formazione ex novo di una prestigiosa compagine orchestrale, di un coro e di un coro di voci bianche. Dal 1998 è riconosciuta e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nell’estate 2003 è iniziata una proficua collaborazione con il prestigioso Festival siciliano Taormina Arte che ha scelto le produzioni di Multipromo per rilanciare il festival e consacrarlo nuovamente alla lirica. Dal 2004 ha realizzato "OperaFestival", Festival Lirico della Toscana che si è svolto in numerose città della regione: Firenze: Giardino di Boboli a Palazzo Pitti; Pistoia: piazza del Duomo; Fiesole: Teatro Romano; Pietrasanta: Piazza del Duomo; Barberino di Mugello: Lago di Bilancino e Villa Medicea di Cafaggiolo.
E’ attiva nella produzione di opere liriche, spettacoli di prosa e concerti di vario genere. Le produzioni liriche e sinfoniche di Multipromo sono state: Carmen di Bizet, Aida, Rigoletto e La Traviata di Verdi, La Bohème, Turandot e Tosca di Puccini, la Sinfonia n.9 di L. van Beethoven, la Messa da Requiem di G. Verdi, Carmina Burana di Orff, Le Stagioni di A. Vivaldi, ecc.

TEO TEOCOLI

Nasce a Taranto il 25 Febbraio 1945.
Dallo scorso 7 gennaio, ogni sabato sera, Teo è ospite di Fabio Fazio, in “Che Tempo che fa” su Rai Tre, alternando i suoi personaggi alle interviste (dove racconta aneddoti personali e della sua carriera artistica), che registrano puntualmente picchi di ascolto. Tutto nasce dalla prima vera intervista in televisione – in 40 anni di carriera - concessa proprio a Fazio lo scorso novembre: la sua partecipazione ha ottenuto così tanti consensi dalla critica che il conduttore gli ha chiesto di essere ospite fisso del programma.
In marzo, contemporaneamente alle sue partecipazioni come “ospite di punta” nei più seguiti spettacoli della RAI, riprende l’attività teatrale (che da tre anni gli dà grandi soddisfazioni professionali) con il nuovo one-man show dal titolo “Teo Teocoli Show (Non ero in palinsesto)”.
2005 - Per il secondo anno consecutivo, lo spettacolo teatrale “Sono tornato normale show” ottiene il “tutto esaurito” a Napoli, Milano, Torino, Genova, Bologna e Brescia.
Teocoli è anche protagonista in tv del programma estivo di Canale 5, “SEI UN MITO! Questa notte è per te”, che ha ottimi ascolti.
A novembre, è ospite su Rai Uno in due puntate di “Rockpolitik”, lo show di Adriano Celentano: le sue gag con il “Molleggiato” ottengono i picchi di audience della trasmissione.
2004 – Il successo della tournée teatrale fa da prologo all’offerta di Mediaset di uno show televisivo tutto suo, in quattro puntate. Dal 5 ottobre, ogni martedì in prima serata su Canale 5 arriva “Il Teo Sono tornato normale”, condotto da Teocoli, al suo fianco Alba Parietti e Marco Milano.
2003 – Dopo trent’anni, Teo torna in teatro con lo spettacolo “Sono tornato normale, show”, scritto, diretto e interpretato da lui stesso: accompagnato da una band, alterna ai monologhi momenti musicali e presenta per la prima volta dal vivo alcune sue imitazioni. Tutto nei più importanti teatri italiani: il successo di pubblico e critica è unanime.
Nel mese di maggio esce il libro "Che libidine, è pieno! il mio calcio è rossonero", edito da Rizzoli. A partire dal 26 settembre conduce l'ottava edizione di “Scherzi a Parte”, affiancato da Manuela Arcuri e Anna Maria Barbera.
2002 - Partecipa al Festival di Sanremo come ospite e conduce la settima edizione di “Scherzi a parte”, affiancato da Massimo Boldi e Michelle Hunziker. ll programma risulta il più visto del 2002, dopo proprio Sanremo: nel corso delle 11 puntate, Teo presenta nuovi personaggi quali Piero Fassino e Gianfranco Funari divenuti subito cult.
2001 - E' protagonista con Anna Galiena del film "BIBO PER SEMPRE".
In tv partecipa agli show di Adriano Celentano e di Fiorello.
2000 - A “Quelli che...il calcio” presenta nuovi personaggi di grande successo quali l'Avvocato Prisco, Max Pezzali e Cino Ricci. Gli stessi personaggi vengono riproposti, con enorme successo, al “Festival di Sanremo”, che conduce con Fabio Fazio e Luciano Pavarotti.
Vince un secondo TELEGATTO con "Quelli che...il calcio" e l'OSCAR TV 2000 come personaggio dell'anno.
1999 – “Sanremo Notte” (Rai Uno), “Comici” (Italia 1) e soprattutto “Quelli che...il calcio”, coronano il raggiungimento di una grande popolarità che lo portano in quell'anno ad aggiudicarsi il TELEGATTO e l'OSCAR TV 1999 come personaggio televisivo dell'anno.
Dagli anni ’90 agli anni ’60 – La sua lunga carriera comincia in maniera completamente diversa da come si potrebbe immaginare: infatti, inizia come cantante del gruppo “I Quelli” (poi diventati “PFM”) ed artista del mitico Clan di Adriano Celentano!
Nel 1968 è tra i protagonisti del musical HAIR, nel ruolo di ballerino/cantante con Renato Zero e Loredana Bertè.
Al “Derby Club”, mitico locale milanese che ha visto nascere tutti i più famosi comici e cabarettisti italiani, affina il mestiere ed incontra Massimo Boldi, con il quale farà coppia per anni, e Armando Celso. Con loro debutta, negli anni ’70, ad “Antenna 3 Lombardia” e la tv lo rende immediatamente popolarissimo.
Le tappe successive della sua carriera lo vedono protagonista di spettacoli televisivi divenuti ormai cult, quali “Drive In”, “Emilio” (Macho Camicio) e “Mai dire gol”, quest’ultima, grazie a personaggi come Felice Caccamo, Peo Pericoli e Galliani, raggiunge punte d'ascolto incredibili.
Dimostrando la versatilità e la completezza del suo bagaglio artistico, Teo ha anche condotto diverse alcune edizioni di “Scherzi a parte”; e trasmissioni come “Una rotonda sul mare” e “Fantastica italiana”.

UGO CHITI e ARCA AZZURRA

Ugo Chiti
Nel 1970 lascia il gruppo di ricerca "Ouroboros" diretto da Pier'Alli per formare la compagnia Teatro in Piazza. L'abbandono del prestigioso gruppo di ricerca è motivata dalla volontà di sperimentare un proprio linguaggio espressivo in modo da coniugare quella esperienza con i moduli della drammaturgia popolare. Con il Teatro in Piazza, in veste di autore, scenografo, costumista e regista, Chiti realizza i suoi primi spettacoli: "Farsesca" libero adattamento dal Decamerone, "Tragitribù" e "Il malcontento" libero adattamento dall'omonima opera di John Marston.
Nel 1973 entra a far parte del Centro F.L.O.G. di Firenze per la ricerca e la documentazione delle tradizioni popolari, avviando un progetto di analisi critica all'interno della drammaturgia vernacolare toscana.
Appartengono a questo periodo gli spettacoli: "Si piange si ride" (1974), libero adattamento di racconti del Fucini, "Il vangelo dei Beceri" drammatizzazione sul racconto orale contadino, "Ballata di Carnevale" ispirato ai personaggi di Palazzeschi Pratolini e Novelli, "La soramoglie" recital documento sulla figura femminile all'interno della conosciuta drammaturgia vernacolare.
Inizia una collaborazione con il Teatro Affratellamento di Firenze nell'ambito di una ricerca sulle "avanguardie storiche" realizzando nel 1977 un primo spettacolo a percorso ispirato alla Casa Usher di E.A. Poe.
Nello stesso anno per l'Estate Fiesolana cura la regia dell'opera lirica di Britten "L'Arca di Noè".
La collaborazione con il teatro Affratellamento continua negli anni successivi con la messa in scena di tre spettacoli: "Così è se vi pare" di Pirandello e, con testi originali "Shakespeare Suite" e "Osceno vaudeville" .
Dal 1983 lavora per alcuni anni con una nuova compagnia il "teatro Arkhè" con il quale mette in scena lo stesso anno "Visita a Kafka", percorso all'interno della Metamorfosi, e l'anno successivo "Gilgamesh".
Tra il 1984 e il 1986 realizza con gli allievi dei laboratori che gestisce in collaborazione con il comune di Firenze gli spettacoli "Lune di Carnevale" (insieme al teatro Arkhè) e "Poe Interiors".
E' del 1983 la segnalazione al premio Pirandello della sua "Fedra" e l'inizio dell'attività con la compagnia "Arca Azzurra Teatro" con la realizzazione di "Volta la carta... ecco la casa" presentato alla VIII e IX Rassegna Città Spettacolo di Benevento, aprendo in questa nuova dimensione di drammaturgo di compagnia, una seconda fase all'interno della sua ricerca sulla drammaturgia dialettale che si concretizza nel 1985 con la produzione del suo "Carmina Vini".
La stagione 1987/88 vede la messa in scena e l'affermazione di tre nuovi spettacoli: Con l'Arca Azzurra realizza "Allegretto (perbene... ma non troppo)" segnalatosi alla Rassegna Teatro Giovani di Spoleto, e con il quale l’autore dà inizio al progetto “La terra e la memoria”, un’esplorazione drammaturgica all’interno di un ristretto campione zonale, la provincia toscana del Chianti
fiorentino, per analizzarne i mutamenti sociali e di costume avvenuti dai primi anni del secolo fino alla vigilia degli anni ‘60. L'Ente Teatro Romano di Fiesole produce poi il suo "Stele Turandot", con il Teatro Arkhé che apre il cartellone di prosa dell'Estate Fiesolana 1987. Infine debutta all'inizio del 1988 "Benvenuti in casa Gori" scritto in collaborazione con Alessandro Benvenuti, anche attore solista e regista dello spettacolo.
E' ancora del 1987 la sua vittoria al Premio Riccione-Ater con il testo Nero Cardinale ancora in attesa di essere messo in scena. Il 1988 lo vede ancora con l'Arca Azzurra, e ancora nelle vesti di autore regista alla messa in scena di "In punta di cuore - Tragedia in commedia dedicata a Giulietta" presentato e prodotto dalla 41^ Estate Fiesolana e dalla Rassegna Città Spettacolo di Benevento. Sempre nel 1988 riceve la medaglia d'oro dell'IDI.
Nel corso della stagione estiva 1989, ancora con l'Arca Azzurra realizza "Decameron - Variazioni" da tre novelle del Boccaccio nell'ambito del progetto Vito Pandolfi - Toti Scialoia - Teatro da quattro soldi. Nel settembre, per il secondo Todi Festival mette in scena il suo "Kirie" con Isa Danieli (Biglietto d'oro Agis-Minerva 1990).
Sempre nel 1989 gli vengono inoltre conferiti il premio nazionale dei Critici di Teatro e per il testo "La provincia di Jimmy" il premio IDI. E' del 1990 il positivo debutto con l'Arca Azzurra di quest'ultimo testo, seconda tappa del progetto “La terra e la memoria” che riceve il premio Taormina Arte - Novità italiana. Dal maggio è poi impegnato come co-sceneggiatore e costumista nel film tratto dal citato testo teatrale "Benvenuti in casa Gori" diretto da Benvenuti e invitato al Festival Europa Cinema.
Sul finire dell'anno firma la regia e l'adattamento di "Clizia" dal testo di Niccolò Machiavelli, con il Teatro Niccolini, e in campo cinematografico la sceneggiatura di "Willy Signori" film di Francesco Nuti, scritto in collaborazione con lo stesso Nuti e Giovanni Veronesi.
E' del 1991 il debutto, ancora con Arca Azzurra, del suo testo "Emma (il ridicolo della vita)" ambientato nella Firenze di inizio secolo con evidenti richiami alla letteratura fiorentina del periodo. Lo spettacolo apre Asti Teatro tredici ed è presente alla Versiliana e all'Estate Fiesolana.
In campo cinematografico il 1991 è l'anno delle sceneggiature di "Zitti e Mosca" di Alessandro Benvenuti e "Donne con le gonne" di Francesco Nuti ancora scritte in collaborazione con gli autori.
Nel maggio 1992 partecipa al 1. festival internazionale di drammaturgia contemporanea "Dionisya" assieme ad autori come il premio Nobel Wole Soiynka, al russo Galin, lo spagnolo Sinisterra, il cecoslovacco Mrozek, l'inglese Barker e altri. Qui mette in scena la prima parte di "Paesaggio con figure" ancora con Arca Azzurra che sarà completato all'inizio della stagione 1993.94 e presentato al Festival Teatro 15 di Asti, e che porta a compimento la trilogia del progetto “La terra e la memoria”.
In campo cinematografico gli ultimi due anni hanno portato Chiti alla sceneggiatura di "Caino e Caino" ancora in collaborazione e con la regia di Alessandro Benvenuti e interpretato da Enrico Montesano. E' del 1993 il film di Giovanni Veronesi "Per amore solo per amore" scritto da Chiti insieme al regista (David di Donatello per la migliore sceneggiatura). Il film è interpretato da Diego Abbatantuono. Nel 1994 esce nelle sale "Occhio Pinocchio" altra sceneggiatura a sei mani scritta da Chiti con Veronesi e Francesco Nuti, e Belle al Bar con Alessandro Benvenuti (Nastro d’argento per il soggetto)
Per il teatro al termine della stagione 92.93 va in scena "Loro" nell'ambito della rassegna "atti unici di fine stagione" del Piccolo Eliseo di Roma, con Paolo Graziosi e la regia di Maccarinelli. Al Festival di Taormina invece all'interno dello spettacolo a più voci "Confessioni", Sergio Pierattini porta in scena il suo breve e folgorante monologo "La porcilaia".
Nel 1994 firma la regia di “Misery non deve morire” dal best seller di Stephen King, con Massimo Venturiello e Marina Confalone, e il testo del musical “Fregoli” messo in scena dalla compagnia della Rancia con Arturo Brachetti, oltre al seguito di “Benvenuti in casa Gori” (“Ritorno a casa Gori” che diventerà sceneggiatura cinematografica l’anno successivo)
Ancora sceneggiature nel 1994 e 1995 : con Alessandro Benvenuti “Ivo il tardivo” e con Giovanni Veronesi “Silenzio si nasce”, interpretato da Paolo Rossi e Sergio Castellitto, e “Il barbiere di Rio” con Diego Abbatantuono.
Il 1996 è l’anno del debutto di Chiti dietro la macchina da presa con la realizzazione del film “Albergo Roma” tratto dalla sua commedia “Allegretto” e di cui firma oltre alla regia, il soggetto e la sceneggiatura. Gli interpreti sono Claudio Bisio, Alessandro Benvenuti, Deborah Caprioglio, Patrizia Corti, Massimo Salvianti. Il film è inserito nella settimana del cinema italiano della 53^ Mosta del cinema di Venezia e vincitore del premio Kodak opera prima assegnato dal sindacato critici e giornalisti cinematografici.
In teatro è invece la volta de “Il Vangelo dei buffi”, ancora con la compagnia dell’Arca Azzurra, che debutta nell’ambito della 49^ Estate Fiesolana. E’ l’inizio di un nuovo progetto, denominato “La recita del popolo fantastico” con il quale l’autore, in contrapposizione e a completamento rispetto al precedente La terra e la memoria”, che si caratterizzava come una esplorazione fortemente legata alla dimensione della cronaca e del costume, intende invece rivolgersi all’aspetto visionario, fiabesco e surreale presente nella cultura popolare toscana. Anche questo “percorso” si svilupperà in tre o più spettacoli.
Dalla stagione 96/97 è direttore artistico del Teatro Comunale Niccolini di San Casciano, un piccolo bellissimo teatro all’italiana nel mezzo del Chianti. E’ qui che a fine stagione mette in scena, ancora con Arca Azzurra una nuovissima edizione di “Visita a Kafka” che ripreso dopo tredici anni, mantiene la sua natura di spettacolo itinerante questa volta però all’interno del teatro, diventando anche pretesto per una appropriazione quasi fisica dello spazio.
Il 1998 è poi anno di grande attività sia teatrale che cinematografica. Con Arca Azzurra realizza ben quattro spettacoli: “Come naufraghi in un mare di città” che mette insieme e riadatta i suoi due atti unici “Loro” e “Oberon”, “Voci” da un testo di Claudio Magris e “Bottegai”, tre monologhi
messi in scena in occasione dell’omaggio a lui riservato dal Festival di Radicondoli in occasione del quale esce anche una pubblicazione sulla sua carriera con scritti e interviste di Dacia Maraini, Rodolfo di Giammarco e Nico Garrone. Infine, come l’anno precedente con “Visita a Kafka” prepara per il Teatro Niccolini “A proposito di Spoon River” un libero adattamento di alcune tra le più belle poesie della famosa “Antologia” di E.L.Masters. Il cinema lo vede impegnato nel suo secondo film “La seconda moglie” con Lazar Ristovski, Maria Grazia Cucinotta e Giorgio Noè, presentato alla 55^ Mostra del Cinema di Venezia.
Nell’autunno ’98 cura la regia de “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti al teatro alla Scala di Milano con le scene e i costumi di Tullio Pericoli.
Nel ’99 e nel 2001 scrive con Francesco Nuti le sceneggiature di “Io amo Andrea” e “Caruso zero in condotta”
La stagione 1998/99 lo vede ancora impegnato in teatro con Arca Azzurra nella messa in scena di una sua riscrittura della Clizia di Niccolò Machiavelli in collaborazione con l'Università degli Studi di Siena, e a fine stagione in una produzione del Teatro della Cometa di Roma, debutta al festival del Garofano Verde Osceno Vaudeville con la partecipazione di Ilaria Occhini e Massimo de Francovich.
Nel maggio 2000 sempre con Arca Azzurra debutta a Carrara con 4 bombe in tasca, una vicenda corale che si dipana attraverso alcuni momenti emblematici della guerra partigiana e secondo appuntamento del progetto “La recita del popolo fantastico” già avviato con Il vangelo dei buffi.
Nel 2001 Chiti sigla la regia del testo Garibaldi scritto e interpretato da Marco Zannoni e, nell’ambito della ricerca delle fonti letterarie e popolari e del loro linguaggio teatrale Ugo Chiti riscrive integralmente La cena delle beffe di Sem Benelli proseguendo la ricerca verso i foschi drammi medievali e rinascimentali predominanti nella cultura popolare toscana. Lo spettacolo viene presentato in prima nazionale a Novembre 2001 al Teatro Metastasio di Prato, prodotto dall'Arca Azzurra e dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Prato.
Nello stesso anno collabora alla sceneggiatura del nuovo film di Alessandro Benvenuti Ti spiace se bacio mamma.
Nel settembre 2002 è impegnato nella seconda regia di un’opera lirica: L’italiana in Algeri di Rossini che debutta al Teatro Sociale di Trento.
Nel novembre 2002 Franco Quadri direttore Artistico del Premio Candoni Arta Terme di Udine gli ha commissionato il testo I ragazzi di Via della Scala che è stato presentato a Urbino.
Estate 2002 - scrive la sceneggiatura cinematografica Ritratto di Angelica, ispirata alla vita della pittrice Angelica Kauffmann.
Dicembre 2002 - Il testo vincitore del Premio Riccione Ater 1987 Nero Cardinale viene messo in scena con la parte del protagonista affidata a Alessandro Benvenuti. Il debutto, con la produzione dell'Arca Azzurra Teatro, Benvenuti srl e Teatro Giacosa di Ivrea/Il Contato del Canavese, è al Teatro Niccolini di San Casciano Val di Pesa.
Nel 2003 vince il David di Donatello per la migliore sceneggiatura per l’ Imbalsamatore di Matteo Garrone.
Nel Maggio dello stesso anno debutta al Teatro Niccolini di San Casciano Amleto Moleskine, evento itinerante per pochi spettatori a recita, ripreso poi nell’autunno dello stesso anno.
Dicembre 2003. Il Teatro Metastasio Stabile della Toscana produce con Arca Azzurra Teatro il testo I ragazzi di Via della Scala di Ugo Chiti, vincitore del Premio Candoni 2002.
Ottobre 2004. Amleto in farsa tragedia, libero adattamento da Amleto di W.Shakespeare, debutta a Firenze.
Luglio 2005. GENESI – i ribelli debutta in Prima Nazionale a Cividale del Friuli al Mittelfest.
Gennaio 2006. Cura la regia di Margherita e il gallo di Edoardo Erba – produzione Teatro Stabile di Firenze.
Gennaio 2006. Buffi si nasce con Lucia Poli in coproduzione con Ass. Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi Teatro Stabile di Innovazione debutta al Teatro di Rifredi. Nel 2006 vince il nastro d’argento per Manuale d’amore. Luglio 2006. Racconti, solo racconti debutta in estiva in forma definitiva dopo un primo studio su una partitura in bilico tra narrativa e drammaturgia.

Arca Azzurra Teatro
L'Arca Azzurra Teatro nasce nel 1983 dopo un laboratorio teatrale condotto dal regista e drammaturgo Ugo Chiti che da allora continua ad essere il punto di riferimento del gruppo di cui ha firmato tutti gli spettacoli.

La collaborazione tra la compagnia e Chiti si basa soprattutto sul progetto di una drammaturgia in lingua toscana che sappia superare gli aspetti meramente folclorici e vernacolari, sfruttandone appieno l'enorme comunicativa sonora e gestuale. Parte importantissima di tale progetto è anche l'idea di produrre tra gli altri una serie di spettacoli che analizzino l'evolversi di un preciso campione zonale, il chianti fiorentino, attraverso gli ultimi cento anni. Fanno parte di questa serie di messe in scena "Allegretto (perbene... ma non troppo)", "La provincia di Jimmy" e "Paesaggio con figure".

La compagnia ha realizzato i seguenti spettacoli:
1983
"Volta la carta... ecco la casa": sorta di viaggio all'interno di una casa contadina toscana, spettacolo ripreso poi nel 1986, 1987 e 1988 con la partecipazione negli ultimi due anni alla Rassegna Città Spettacolo di Benevento.
1984/85
"Carmina Vini": doppio spettacolo sui rapporti e l'importanza del vino nella tradizione sacra e profana.
1986/87
"Equinozio (rituale stagionale)": Festa spettacolo sullo schema delle antiche feste rinascimentali.
1987/88
"Allegretto (perbene... ma non troppo)": spaccato della provincia toscana alla fine degli anni trenta. Segnalato alla Prima Rassegna Teatro Giovani di Spoleto.
1988/89
"In punta di cuore": una riscrittura in linguaggio toscano e una rilettura in commedia della scespiriana tragedia di "Romeo e Giulietta". Lo spettacolo ha aperto la 41^ edizione dell'Estate Fiesolana. Nel corso della stagione estiva con l'Ente Teatro Romano di Fiesole e i comuni di Certaldo, S. Miniato e Siena la compagnia realizza "Decameron- Variazioni" da tre novelle di Giovanni Boccaccio.
1989/90
Debutto de "La provincia di Jimmy" (premio IDI 1989), una storia dei nostri anni cinquanta che dopo 120 repliche in tutta Italia riceve in agosto il premio Taormina Arte - Novità Italiana. Come Ente produttore l'Arca Azzurra riceve inoltre il biglietto d'oro Agis-Minerva 1990 per l'impegno organizzativo e artistico nella messa in scena di testi di autori italiani contemporanei.
1990/91
La stagione invernale vede la compagnia impegnata nelle repliche di "Provincia di Jimmy" e "Decameron-Variazioni" un po' in tutta Italia con la presenza, in aprile, al festival del teatro in lingua italiana dell'Istria. Nel luglio debutto di "Emma (il ridicolo della vita)", storia fiorentina di inizio secolo, ancora su testo e regia di Ugo Chiti. Lo spettacolo inaugura gli appuntamenti di Asti Teatro tredici ed è presente alla Versiliana e all'Estate Fiesolana.
1991/92
Repliche di "Emma" e ancora di "La provincia di Jimmy" e "Decameron-Variazioni". Sul finire della stagione partecipa con Chiti al primo Festival Internazionale di Drammaturgia contemporanea "Dionisya", allestendo, sotto forma di mise en espace, il primo tempo di "Paesaggio con Figure", storia contadina degli anni dieci del nostro secolo, nuovo tassello di quella ricerca drammaturgica sulla provincia toscana già affrontata con "Allegretto" e "La provincia di Jimmy". Lo spettacolo di Chiti andrà in scena nella sua forma compiuta all'inizio della stagione 1993/94.
1992/93
La compagnia è impegnata in tournée con le riprese di "Emma", "Decameron-Variazioni", "Allegretto (perbene... ma non troppo" e "La Provincia di Jimmy".
1993/94
In collaborazione con il Consorzio per il Teatro Metastasio di Prato e Asti Teatro 15 raggiunge la sua forma compiuta e definitiva "Paesaggio con Figure". Lo spettacolo debutta nel corso della manifestazione piemontese nel giugno del 1993 e viene replicato un po' in tutta Italia durante la stagione invernale, passando per Roma, dal Teatro Valle, e altre grandi città. Ancora nel corso dell'estate 93 la compagnia, per la prima volta guidata da un nuovo regista e drammaturgo, Angelo Savelli, e in collaborazione con un'altra compagnia fiorentina, Pupi e Fresedde, mette in scena "Gian Burrasca, un monello in casa Stoppani". Anche quest'ultimo spettacolo, dopo il debutto al Festival "Luci del Nord" di Madonna di Campiglio, conta numerose repliche in tutta Italia nel corso della stagione.
1994
Debutto al Festival del Dramma Sacro di San Miniato di “Cristo Proibito” copione tratto dalla sceneggiatura dell’unico film realizzato da Curzio Malaparte, da Ugo Chiti e Massimo Luconi (quest’ultimo anche regista) con la partecipazione straordinaria accanto alla compagnia di Massimo de Francovich, Claudio Bigagli e Lucilla Morlacchi.
1995
Questa volta con l’adattamento di uno degli attori del gruppo, Massimo Salvianti, l’Arca Azzurra si cimenta con alcuni testi sacri del duecento e trecento in Donna de Paradiso, comprendente ovviamente l’omonimo testo di Jacopone da Todi. Musiche d’epoca eseguite in scena dal gruppo Tactus.
1996
Riprende la collaborazione della compagnia con Ugo Chiti per dare inizio a un nuovo progetto denominato “la recita del popolo fantastico” che vedrà il dispiegarsi, nei prossimi anni di tre spettacoli originali, che però affonderanno le loro radici nell’immaginario popolare toscano. Il primo di questi lavori ha visto il suo esordio alla fine di luglio con straordinario successo nel corso dell’Estate Fiesolana, nella suggestiva cornice dello splendido teatro romano. Titolo di questo spettacolo IL VANGELO DEI BUFFI, di cui, come di consueto Ugo Chiti ha curato anche la regia. Debutta inoltre il 30 agosto al Festival del cinema di Venezia la versione cinematografica di Allegretto (perbene... ma non troppo) con il titolo di Albergo Roma, nel quale sono impegnati molti degli attori della compagnia.
1997
Ancora con Ugo Chiti la compagnia, che finalmente ha la possibilità di gestire un suo teatro, il “Niccolini” di San Casciano Val di Pesa, ritorna in qualche modo alle origini, mettendo in scena uno spettacolo itinerante proprio all’interno dei luoghi di questo suo teatro, foyer, corridoi, soffitte, graticcia, sottopalco, camerini ecc. Si tratta di una nuova edizione di Visita a Kafka, dello stesso Chiti.
1998
Quest’anno è stato particolarmente ricco di proposte e di produzioni. Con Ugo Chiti si sono realizzati addirittura quattro spettacoli: VOCI, due monologhi su testi dello stesso Chiti e di Claudio Magris, COME NAUFRAGHI IN UN MARE DI CITTA’, due atti unici, i tre monologhi di BOTTEGAI, e infine lo spettacolo–evento, presentato in un teatro Niccolini “rovesciato”, con gli spettatori sul palcoscenico e gli attori in platea, ispirato alle liriche di E.L.Masters dal titolo A PROPOSITO DI SPOON RIVER. In collaborazione con il regista Maurizio Panici si è prodotto lo spettacolo IL CAPPELLO DEL PAPA scritto dal giovane autore romano Pierpaolo Palladino e interpretato da Massimo Wertmuller e Ennio Coltorti. Al festival Città Spettacolo Benevento di debutta il 5 settembre LA CASA DEI VALZER di Giordano Raggi con la regia di Enrico Lamanna e la partecipazione, insieme agli attori della compagnia, di Giuseppe e Micol Pambieri. Infine il gruppo si cimenta per la prima volta con una proposta di teatro-ragazzi scritta e diretta da Massimo Salvianti: un collage di grandi testi della letteratura per l’infanzia, da Pinocchio al Piccolo Principe, in uno spettacolo-itinerario dal titolo VIAGGIATORI.
1999
È l’anno de LA CLIZIA, dal cinquecentesco celeberrimo testo che Niccolò Machiavelli, scrisse proprio nell’esilio di San Casciano. L’adattamento, una vera e propria riscrittura e la messinscena sono naturalmente di Ugo Chiti. Lo spettacolo ha debuttato ad Aprile al teatro dei Rinnovati di Siena nell’ambito di una collaborazione tra l'Università degli Studi di Siena e la nostra compagnia.
2000
In collaborazione con il Comune di Carrara, la Provincia di Massa Carrara, il Teatro Animosi di Carrara, l’AMAT, il Comune di Camerino, l’Università di Camerino – ERSU e Armunia Festival della Riviera, l’Arca Azzurra debutta a maggio a Carrara con QUATTRO BOMBE IN TASCA, scritto e diretto da Ugo Chiti. Una vicenda corale che si dipana attraverso alcuni momenti emblematici della guerra partigiana.
2001
L’Arca Azzurra produce e distribuisce il testo di Marco Zannoni GARIBALDI, che debutta a Maggio al Teatro Comunale Niccolini di San Casciano, con la regia di Ugo Chiti. Un rutilante, multiforme, divertente gioco teatrale condotto da Marco Zannoni nelle vesti di “one man show” in una delle sue prove più esilaranti e fantastiche.
Nell’ambito della ricerca delle fonti letterarie e popolari e del loro linguaggio teatrale Ugo Chiti quest’anno riscrive integralmente LA CENA DELLE BEFFE di Sem Benelli proseguendo la ricerca verso i foschi drammi medievali e rinascimentali predominanti nella cultura popolare toscana. Lo spettacolo viene presentato in prima nazionale a Novembre 2001 al Teatro Metastasio di Prato, coprodotto dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Prato.
2002
Debutta al Teatro Giacosa di Ivrea NERO CARDINALE. In quest'opera Chiti mette a fuoco un personaggio “minore” della grande dinastia fiorentina de' Medici, che gli è valso la vittoria al prestigioso Premio ATER Riccione 1987, con Alessandro Benvenuti entusiasta interprete nel ruolo del protagonista.2003
A maggio la compagnia mette in scena AMLETO MOLESKINE di Ugo Chiti, basato su una particolare rielaborazione drammaturgica dell'opera di W.Shakespeare. Si tratta di una raccolta in un vecchio block-notes di appunti, annotazioni, esempi di "traduzione in lingua toscana" di alcune scene di Amleto presentata al Teatro Niccolini di San Casciano in un allestimento che prevede l'utilizzo della platea svuotata e del palco.
A dicembre il Teatro Metastasio Stabile della Toscana produce con Arca Azzurra Teatro il testo I RAGAZZI DI VIA DELLA SCALA di Ugo Chiti, vincitore del Premio Candoni 2002.
2004
Luglio - debutta al Festival di Aquileia l Premio Fondi La Pastora 1999, LA GUERRA PICCOLA, di Alberto Severi, con la regia di Ugo Chiti,
Ottobre- AMLETO IN FARSA TRAGEDIA è la nuova rilettura del dramma scespiriano che Ugo Chiti e la compagnia affrontano per la seconda volta dopo Amleto Moleskine.
2005
Luglio - GENESI – i ribelli di Ugo Chiti - Sacra rappresentazione contadina ispirata ai personaggi dell’Antico Testamento ha debuttato in Prima Nazionale al Mittelfest a Cividale del Friuli.
2006
Gennaio - Debutta lo spettacolo BUFFI SI NASCE in coproduzione con Ass. Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi Teatro Stabile di Innovazione. Interpreti Lucia Poli e Marco Natalucci.
Marzo - SALVIAMO I BAMBINI di Renato Gabrielli, regia di Sabrina Sinatti – in coproduzione con Extracandoni - Teatri in rete per la promozione, la produzione e la diffusione della nuova drammaturgia
Maggio - RACCONTI, SOLO RACCONTI testo e regia di Ugo Chiti - dopo un primo studio dell'autore viene presentato in forma definitiva lo spettacolo costituito da quattro racconti dove la drammaturgia è comunque legata a tutta l’esperienza di Chiti con la sua Compagnia, una sorta di summa del lavoro svolto in comune in questi venti anni di collaborazione. Tutte le storie hanno in comune l’attenzione alle peculiari sonorità della lingua toscana e l’aspetto visionario e vagamente gotico del soggetto.


CONTATTI

Informazioni e prenotazioni:
Comitato Culturale Tignano
tel. 055 8075656 mobile 338 8680595 – fax 055 8066375 – info@tignano.it e cctignano@libero.it - www.tignano.it.

Le prenotazioni si possono effettuare anche on line : www.tignano.it

Prevendita:
Firenze- Tabaccheria Signori, Via Francesco Baracca tel. 055 4377053
Barberino Val d’Elsa- Ufficio Turistico tel. 055 8075622
Tavarnelle Val di Pesa- Agenzia Xtramondo Viaggi tel. 055 8050234
Poggibonsi- Bar Rossano tel 0577 936368
Poggibonsi- Cinci Tabacchi tel. 0577 980240
Poggibonsi- Disco Shop, Largo Campidoglio tel. 0577 933311
Poggibonsi- Disco Shop, Centro Commerciale tel. 0577 982679
Colle Val d’Elsa- Disco Shop, Via Oberdan 27 tel. 0577 924174
Castellina in Chianti- Centro Servizi Turistici tel. 0577 741392
Siena- Disco Shop, Strada Grondaie, 1 tel. 0577 334100

Inizio spettacoli:
ore 21,30

Orari mostra:
tutte le sere del festival dalle ore 21 alle ore 24

Ufficio Stampa:
Cinzia Dugo mobile 347 9746290 – cinziadugo@libero.it

Antonella Ruggiero

Teo Teocoli

Ugo Chiti

Nicola Beller

27/06/2006 13.33
Provincia di Firenze