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GRAZZINI (FI): LETTERA APERTA AL DIRETTORE DI TOSCANAOGGI ALBERTO MIGONE E AL SEGRETARIO PROVINCIALE CISL ADRIANO FRATINI
“Sulla questione dei cattolici emarginati dal centrosinistra”

Invece che usare come al solito il telefono, stavolta ho pensato fosse utile rivolgermi a voi pubblicamente, per una considerazione e provocazione utili, spero, a chi vorrà leggerci.
A distanza di pochi giorni due fatti, di per sé non eclatanti ma significativi nella sostanza, vi hanno visto protagonisti delle cronache cittadine: il segretario provinciale della Cisl entra in aperta polemica con il Presidente della giunta provinciale Renzi per vicenda comprensibili solo a chi conosce le dinamiche interne del suo partito, ed il settimanale diocesano Toscanaoggi contesta apertamente allo stesso il siluramento dell’assessore Martini, anch’esso esponente della Margherita.
Senza ovviamente entrare nel merito delle contestazioni che reciprocamente rivolgete a Renzi (alle quali potrei aggiungerne altre su tanti argomenti) non si può non notare che entrambe si riferiscono esplicitamente a dinamiche interne di un partito politico. Si fa sempre un gran parlare del ruolo dei corpi intermedi e dei soggetti autonomi come elementi indispensabili ad una società sana e della loro capacità di interagire con altri soggetti, istituzioni comprese. Registro però l’anomalia di una città nella quale la dinamica di questa dialettica resta rinchiusa, per quanto riguarda Cisl e Toscanaoggi, all’interno di un partito. Come si può pensare che sia fertile per tutta la città? Ormai quale sia la soglia di agibilità politica della città è paradossalmente indicato da fatti come questi: l’omologazione al potere politico è tale che tutto, perfino le esternazioni di soggetti autonomi, come sono i vostri per statuto e vocazione, restano all’interno della coalizione del centrosinistra e dei suoi infiniti equilibri ed aggiornamenti. Rappresentate due mondi di cui mi sento parte, in larga parte sovrapponibili, e so per certo non tutto è riassumibile nelle beghe di potere interne alla Margherita. Negli ultimi anni la Cisl, sulla scia di quello che la Cgil da sempre pianifica, sembra infatti interessata alla preparazione di collocazioni politiche di governo locale. Rischiando di non distinguere più tra il ruolo del sindacato e del partito. Parimenti come non notare che Toscanaoggi dedichi un editoriale al siluramento di Martini (persona squisita ed universalmente stimata) quando ci sono decine di cattolici, nei campi delle professioni e della cultura, sistematicamente emarginati solo perché non funzionali ai disegni di potere delle giunte di centrosinistra? Il vostro ruolo credo non possa nemmeno correre il rischio di apparire svilito a correnti di pezzetti delle maggioranze egemoni in queste zone. Anche perché in tutti i campi le cose funzionano meglio se ognuno fa la sua parte. Sono stato impertinente e dovrei forse occuparmi soltanto dei limiti dell’opposizione di centrodestra a questo stato di cose? Credetemi gli obiettivi che mi ripropongo nel mio impegno politico sono nell’ordine: non fare la parte dell’utile idiota prima e poi, se possibile, contribuire a conseguire il maggior bene comune possibile.
Con immutata stima.

Graziano Grazzini (capogruppo Forza Italia Provincia Italia)

05/09/2006 13.39
Consiglio provinciale di Firenze - Gruppo FI