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IL SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI SECONDO GENTILONI
Il Ministro parla a Firenze – Presentata la “Carta di Firenze”

Il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni in Palazzo Medici Riccardi

Un’epoca di grandi trasformazioni ma anche di convivenza fra il ‘vecchio mondo’ e le cose nuove, in cui “avremo che fare con l’isola dei famosi e con la banda larga e la tv su internet” è quella tracciato oggi a Firenze dal Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, che è intervenuto in Palazzo Medici Riccardi su invito del presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi in occasione della presentazione della “Carta di Firenze”, documento messo a punto proprio dall’amministrazione provinciale fiorentina in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology di Boston sull’ utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione come leva di sviluppo economico e sociale nelle comunità locali, destinato a amministratori pubblici, ai tecnici, alle imprese del settore delle telecomunicazioni.
Il primo obiettivo, ha detto il Ministro, è che l’Italia non resti indietro. Lo si raggiunge contribuendo alla diffusione della banda larga – la Provincia di Firenze sta dando l’esempio con la sua ‘buona pratica’ - e accompagnando la tv verso il digitale, che sarà una ‘torta con tre fette’: il satellitare pay e libero; il digitale terrestre; la tv su protocollo internet, forse destinata a crescere più di tutte. Il Governo spinge per arrivare ad avere tante piattaforme con centinaia di canali, il contrario del passato di concentrazione delle frequenze e della raccolta pubblicitaria, e in un futuro non lontano, 5/6 anni, “avremo bisogno di tanti nuovi editori”.
Il Governo opera poi sulla direttrice di incoraggiare l’innovazione. In questo quadro sarà positivo se Telecom separerà, concordandolo con il Governo, i servizi telefonici dalla rete fisica.
Una seconda direttrice è quella di “portare nell’innovazione i valori costituzionalmente rilevamenti”. Dobbiamo lavorare sulla qualità del servizio pubblico televisivo. Nel contesto della torta a tre fette ha ancora un senso la tv pubblica? In tutta Europa la risposta è sì se la tv pubblica investe sulla sua specificità e la sua diversità. La Rai deve essere più servizio pubblico e deve fermarsi il processo di inseguimento delle tv commerciali.
Enorme lo spazio che si apre, da un passato di troppi monopoli, per i fornitori di contenuti digitali. Vanno create le condizioni perché i valori del pluralismo siano tutelati in questo scenario.
L’intervento del Ministro è stato introdotto, in una Sala di Luca Giordano gremita di operatori del mondo dell’informazione e della comunicazione, dal presidente della Provincia Matteo Renzi, che si è soffermato sull’enorme importanza che la comunicazione assume oggi: “tutto è comunicazione, e ciò impone un profondo cambiamento anche alla politica”. Insieme a Renzi ha fatto gli onori di casa in Palazzo Medici Riccardi il presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei. E’ intervenuto ed ha parlato anche il vicepresidente della Regione, Federico Gelli, che ha rimarcato l’importanza dell’attenzione della politica per il settore e le regola della comunicazione e la positiva progettualità di integrazione nello scenario digitale fra tv pubbliche e locali in Toscana.

09/11/2006 20.11
Provincia di Firenze