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IL LICEO MACHIAVELLI-CAPPONI RESTERÀ NEL CENTRO STORICO DI FIRENZE. ALLO STUDIO VARIE SOLUZIONI
L'assessore Giorgetti ha risposto ad una domanda d'attualità di Forza Italia

E’ stata scartata l’ipotesi di un trasferimento del liceo Machiavelli-Capponi a San Bartolo a Cintola. L’assessore al patrimonio ed edilizia della Provincia Stefano Giorgetti ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità del gruppo di Forza Italia. “Nell’ultima assemblea d’istituto è stato scartato questo trasferimento – ha spiegato Giorgetti – perché è stata rimarcata l’unicità del polo dell’Oltrarno e quindi della necessità di trovare una terza sede, poiché c’è un esubero di studenti. Abbiamo lavorato su una serie di ipotesi: la prima riguarda un’immobile in via Maggio, dove precedentemente c’erano delle aule utilizzate dal Comune di Firenze, però nel frattempo parte di questo immobile è stato ceduto e stiamo facendo una verifica con il Comune di Firenze presso la scuola media Machiavelli. Seconda ipotesi: è stato richiesto ufficialmente al Comune di Firenze gli appartamenti che sono al terzo livello di Palazzo Rinuccini. L’ultimo piano è occupato da degli appartamenti in affitto, in parte sono sfitti, in parte occupati, e vorremmo vedere se riusciamo ad ottenerli per destinarli alla scuola. Questo ci permetterebbe di spostare all’ultimo piano gli uffici e di recuperare più spazio alla scuola, dove attualmente ci sono gli uffici scolastici. C’è una verifica anche presso una scuola in via dei Serragli per poter prendere delle aule in affitto. Sono, inoltre, in corso altre verifiche: un’ipotesi è in piazza Santa Maria Novella, un’altra presso il Seminario Maggiore; poi c’è un ex convento tra viale Ariosto e via dell’Orto e un altro ambiente che ora è abbandonato, sempre fra via dell’Orto e viale Ariosto. Queste sono le ipotesi che stiamo valutando e che andremo a confrontare con una Commissione di dodici persone: un componente dei genitori, uno degli studenti e uno degli insegnanti per ognuno dei quattro indirizzi della scuola che, a fine mese, si confronteranno con noi e cercheremo di dare queste risposte”. Francesca Avezzano Comes ha ribattuto di aver: “Preso nota delle varie soluzioni allo studio. Ma mi preme significare un dato rilevante che è venuto fuori dalla posizione e anche dall’impegno della comunità scolastica in un rapporto più diretto con la Provincia su questa problematica che segnala l’importanza e la proficuità del rapporto tra la comunità scolastica stessa e il tessuto sociale e culturale del centro storico cittadino. Questo è un primo caso in cui la comunità scolastica richiede di non essere separata da quel contesto che è tanto proficuo al processo educativo”.

14/11/2006 15.40
Provincia di Firenze