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APPROVATA MOZIONE DI CONDANNA AI GRAVI FATTI AVVENUTI DURANTE LA MANIFESTAZIONE PER LA PACE IN PALESTINA TENUTASI A ROMA IL 18 NOVEMBRE 2006
Respinta la mozione originaria di Forza Italia ed una mozione di PRC e PdCI

Il Consiglio provinciale ha approvato con 15 sì (Ds, La Margherita) e 11 no (FI, An, Udc, Prc, PdCI) la mozione dei consiglieri Gori (Ds) ed Ermini (La Margherita) di condanna ai gravi fatti avvenuti durante la manifestazione per la pace in Palestina tenutasi a Roma il 18 novembre 2006. Il documento, ricordando l’impegno dell'Amministrazione provinciale nel corrente ed in precedenti mandati a favore della pace in Medio Oriente e gli sforzi compiuti negli anni dietro le parole “Due popoli, due stati” per dare finalmente una patria ai palestinesi e, contemporaneamente, sicurezza ad Israele, condanna fermamente quanto è avvenuto, perché contrario allo spirito sopra richiamato e dà mandato al presidente dell'Amministrazione provinciale di esprimere tale sentimento di forte riprovazione, congiuntamente alla piena solidarietà di tutta la Provincia di Firenze ai rappresentanti della Comunità Israelitica nel nostro territorio, all'Ambasciatore dello Stato d’Israele, ai familiari delle vittime di Nassiriya, ai vertici territoriali delle Forze Armate. Impegna il Governo italiano e l’Unione europea di sviluppare ancor più la propria iniziativa politica a tutti i livelli affinché l’obiettivo “Due popoli, due stati: Palestina e Israele” diventi quanto prima realtà, in grado di fermare la spirale della guerra e garantire pace e sicurezza in tutta l'area. Respinte altre due mozioni: quella originaria, presentata dal gruppo di Forza Italia (6 sì e 20 no) ed un’altra mozione che, come quella approvata, riscriveva completamente l’atto, presentata da Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista (5 sì e 21 no). “Nella manifestazione di Roma – ha illustrato in aula la consigliera di Forza Italia Francesca Avezzano Comes – sono successi dei fatti estremamente gravi, perché i partecipanti, tra i quali anche esponenti di grande rilievo di uno dei partiti che partecipano all’attuale coalizione che governa il nostro Paese, si sono associati a gruppi che intendevano manifestare non per la pace in Palestina ma decisamente contro lo Stato di Israele e contro il governo Prodi. Durante il corteo sono stati gridati slogan contro i martiri di Nassiriya, contro il tricolore che poi è stato bruciato così come sono stati bruciati tre fantocci che indossavano l’uniforme. Questo episodio segna il colmo della misura: rappresenta un altro passaggio della perdita di credibilità del nostro Paese”. Per la consigliera Eluisa Lo Presti (DS): “Non è corretto attribuire ciò che è accaduto a Roma al governo perché tutti i partiti che sostengono il governo hanno partecipato ad una manifestazione, a Milano, dove la piattaforma era con chiarezza estrema: due popoli, due stati”. Targetti (PRC) ha condannato l’episodio delle bandiere bruciate, dei manichini e l’inneggiare a Nassiriya: “L’abbiamo detto varie volte: Nassiriya è stata una missione voluta dal governo Berlusconi a seguito dell’amministrazione di Bush e di Blair, non era e non è una missione di pace, era una missione militare a seguito dell’occupazione di un Paese”. Marconcini (PdCI) ha ricordato come: “Diliberto, nelle interviste rilasciate successivamente ai fatti di Roma, ha condannato quanto successo. Ma io chiedo: Si è più parlato del problema della Palestina? No. Come comunisti italiani siamo, da sempre, per due stati e due popoli. E dobbiamo rilanciare per una politica che consenta ai due paesi di vivere legittimamente”. Nascosti (AN) appoggiando la mozione di Forza Italia ha chiesto la condanna: “Per fatti che sono stati vergognosi. Offendere con slogan precisi le forze armate è un fatto vergognoso che merita la solidarietà istituzionale”. Per Giunti (La Margherita): “E’ nostro compito esprimere, con chiarezza, un giudizio fermo su ciò che è accaduto. Dobbiamo condannare questi atti e, come istituzione, non dobbiamo sottovalutare o minimizzare quanto successo”. Per Lensi (FI): “Due popoli e due stati è un’alchimia. Meglio, invece, parlare di due democrazie. Noi dobbiamo essere attivi e responsabili nel cercare di fare avanzare la democrazia in Palestina. È quello il punto sul quale deve avanzare il dibattito politico”. Bassetti (UDC) è tornato a condannare: “Ciò che è stato fatto e ciò che è stato detto nel corso della manifestazione di Roma. Berlusconi può aver anche sbagliato a mandare i soldati ma comunque sono soldati che sono morti con il tricolore addosso”. Gori (DS) ha ricordato che: “Il 18 novembre si svolsero due manifestazioni. Una a Milano promossa dagli enti locali per la pace a cui hanno aderito molte forze politiche. Questa manifestazione era per la pace e aveva l’obiettivo di rendere sicura l’esistenza dello Stato di Israele. Chi era a Roma si prenda le sue responsabilità. Non sono d’accordo quando si dice che il governo nazionale si lascia screditare. Perché i nostri soldati possono anche essere andati con funzioni di pace ma questa missione è stata pregiudicata dalla scelta che è stata compiuta dal governo Berlusconi quando ha avvallato la scelta di guerra”.

28/11/2006 15.59
Provincia di Firenze