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MOZIONE PER SALVARE LA VEDOVA DELL’ARABIA SAUDITA CONDANNATA A MORTE
Approvata, all’unanimità, dal Consiglio provinciale

Sulla condanna a morte emessa dal Tribunale di Hail in Arabia Saudita nei confronti di una vedeva accusata di adulterio il Consiglio provinciale ha approvato, all’unanimità, una mozione sui diritti umani del consigliere Enrico Bertini (SDI) “Ci troviamo di fronte ad una donna vedova da sei anni e con tre figli. Non essendo sposata, ma anche impossibilitata a poterlo fare in quanto priva del “tutore”, figura della famiglia che esercita la patria potestà su una donna per tutta la vita, ha portato avanti una gravidanza illegittima che per la Shariya islamica equivale all’adulterio e per questo è stata condannata alla pubblica lapidazione. La poveretta – conclude Bertini – è talmente plagiata da non voler nemmeno presentare ricorso perché desidera purificarsi l’anima e conquistare il paradiso. Nella mozione si chiede la grazia al Re dell’Arabia Saudita Abdullah bin Abdul Aziz e, più in generale, l’abolizione della condanna a morte per lapidazione delle donne”. Per Lensi (FI): “Sui diritti dell’uomo è bene proseguire su questo solco e andare avanti. Questo è un tema che ha visto la Provincia sempre interessata. Occorre tornare ad essere soggetti attivi, insieme alla Regione, sul fronte dell’abolizione o della moratoria sulla pena di morte”. Per Tondi (UDC): “Su questi temi le associazioni femministe dovrebbero far sentire la propria voce perché queste associazioni, che hanno anche dato un contributo per la maturazione e la crescita della società italiana, non devono, oggi, adottare la politica dello struzzo nei confronti delle condizioni delle donne mussulmane quanto in Italia quanto all’estero”. Gloria Campi (DS) ha risposto sottolineando che: “Tutto il movimento femminile in Italia e nel mondo si è occupato, in maniera particolare, del problema delle mutilazioni genitali femminili ma noi, come Consiglio provinciale e come Settima Commissione consiliare dobbiamo toccare il problema della pena di morte. Credo che occorre un approfondimento su queste e, in particolare, sulla questione dei diritti umani”.

02/12/2006 14.07
Provincia di Firenze