A RISCHIO IL MONITORAGGIO ARPAT PER LE EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE
Approvata mozione del Consiglio provinciale per il mantenimento del servizio
Nei prossimi mesi l’Arpat, l’agenzia che ha il compito di monitorare le emissioni elettromagnetiche dovrà fare i conti con una drastica riduzione del personale e dei macchinari. Il Consiglio provinciale ha approvato, con 24 voti a favore e 3 astensioni (PRC), la mozione del gruppo di Alleanza Nazionale che impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo e la Regione per tutelare le funzionalità dell’Agenzia con tutte le iniziative idonee atte ad ottenere il medesimo scopo. “Il rischio di un crollo nei controlli per quanto riguarda questa attività c’è tutto – ha sentenziato in Consiglio l’assessore all’ambiente Luigi Nigi – e, se fino ad ora venivano effettuati circa 200 controlli l’anno, senza una collaborazione i controlli diventeranno 25. Dal punto di vista dell’allarme sociale e sanitario non vi sono grandi preoccupazioni. Nei 200 controlli svoltisi l’anno scorso solo in un caso è stata rilevata una situazione preoccupante. Tuttavia si controlla proprio perché le cose non succedano e quindi è necessario andare avanti”. Nascosti (AN) ha ricordato che: “L’elettrosmog è un problema che riguarda tutto il territorio fiorentino e riguarda tutti i Comuni. Il Governo e la Regione devono garantire il mantenimento di tutte quelle che sono le strutture materiali ed immateriali, ma anche umane, a favore di un continuo monitoraggio dell’elettrosmog”. Calò (PRC) ha chiesto di tornare a discutere del tema nella Commissione competente: “Perché sarebbe bene arricchire un argomento che sta a cuore non solo ai cittadini ed alle comunità locali ma anche alle decine di comitati che sono nati attorno al problema dell’elettrosmog”. Sensi (AN) ha convenuto che: “E’ bene che in Commissione si dibatta non tanto sulla quantità dei controlli o il fatto di farli ma come si fanno”. Anche per Romei (DS): “Dopo l’approvazione della mozione è giusto riprendere in Commissione questo tema facendo il punto della situazione su tutta l’attività dell’Arpat e sugli organi che svolgono attività di controllo nel campo delle emissioni elettromagnetiche, i telefoni, e l’energia elettrica”.
24/01/2007 11.56