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RENZI: “NON BASTANO I TORNELLI PER FERMARE IL TIFO VIOLENTO. OCCORRE RIPORTARE IL CALCIO AD UNA DIMENSIONE UMANA”
“Quello che è successo ieri all’Olimpico dimostra che non è sufficiente avere uno stadio a norma”. Il Presidente della Provincia di Firenze interviene in diretta a una trasmissione radiofonica. “Sbaglia chi pensa di dare una risposta normativa ad un problema culturale”. Un messaggio agli studenti con un torneo di calcio dedicato alla memoria di Graziano Gazzini

Il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, è intervenuto oggi pomeriggio in diretta radiofonica a Lady Radio, affrontando la questione degli stadi vuoti come misura per risolvere il problema della violenza tra i tifosi. (L'intervento si può ascoltare su www.matteorenzi.it)
“Chi, come me, ieri era allo stadio - ha detto Renzi - ha potuto vedere lo spettacolo surreale offerto dagli spalti vuoti del Franchi".
"Il primo pensiero va alle famiglie delle vittime dell’idiozia e del tifo violento – ha commentato il Presidente della Provincia - tuttavia pensiamo che il calcio senza tifosi, senza gente, non sia più uno sport. Ieri abbiamo visto forse la Fiorentina più bella di tutta la stagione, ma la bellezza del gioco è passata assolutamente in secondo piano. Se lo sport è un'esperienza di popolo bene, se deve essere semplicemente qualcosa da mandare avanti perché ci sono i contratti televisivi, allora blocchiamo tutto. Io preferisco il ‘calcio chiuso’ agli ‘stadi chiusi’, almeno non vediamo il controsenso di una passione popolare trasformata in un semplice business”.
“Sono convinto – ha aggiunto Renzi rispondendo ad un ascoltatore - che il problema non si risolve con un tornello in più o con il prefiltraggio dei tifosi. Non basta montare un “aggeggio”, per dirla alla fiorentina, per fermare chi va allo stadio per sfogare le proprie inquietudini e repressioni: faremo le code più lunghe ma non impediremo l’ingresso a quei tifosi, come è succeso ieri all’Olimpico, che hanno fatto la cosa più orrenda che potevano fare per la famiglia del poliziotto ucciso. Quindi, come è stato già detto da mister Prandelli e anche da Damiano Tommasi, o si riesce a fare una rivoluzione culturale per trasformare gli stadi in luoghi di svago in cui possono andare anche le famiglie, oppure non ha senso riaprire gli stadi su base di indicazioni di ordine pubblico. Sbaglia che pensa di dare una risposta normativa ad un problema che è culturale. Lo stadio Franchi vuoto è un non senso e, a maggior ragione, è un non senso aprire altri stadi e poi sentire quello che si è sentito ieri a Roma”.
“Per riportare il calcio in una dimensione umana bisogna ripartire dalla scuola. La Provincia di Firenze farà la sua parte portando il calcio tra gli studenti per dare un segnale in questo senso. E lo farà - ha concluso il Presidente della Provincia – con un torneo che porterà il nome di quello che era un mio avversario politico, una persona vera: Graziano Grazzini”.


12/02/2007 16.19
Provincia di Firenze