Rendiconto gestione Metrocittà. Fratini (Pd): "Capaci di affrontare l'emergenza e investire"
Carpini (Territori beni comuni): "Non sfruttate la possibilità assunzionali". Gandola (Centrodestra per il cambiamento): "Rischio erosione a causa dell'elevata inflazione. Ci vogliono nuove risorse umane".
Rendiconto della gestione 2021 in Metrocittà Firenze. Il capogruppo del Pd Massimo Fratini esprime soddisfazione "per i risultati raggiunti nell'esercizio 2021. Siamo stati capaci di affrontare l'emergenza senza rinunciare agli investimenti Nella seconda metà dell'anno si sono visti incoraggianti segni di ripresa che hanno consentito di chiudere con un sostanziale aumento della spesa corrente da 118 a 130 milioni. Maggiori investimenti e maggiori spese anche per le assunzioni che stanno consentendo di mantenere la barra dritta per gli interventi al servizio dei cittadini.
Fra gli altri mi piace ricordare i 15 milioni per le scuole, la puntualità nei pagamenti delle fatture, le maggiori entrate dei musei, l'aumento del risultato di amministrazione che passa dai 139 milioni del 2020 ai 153 del 2021 di cui 49 come parte disponibile (35 nel 2020). Sono consapevole che nel 2022 si presanto nuove questioni con particolari difficoltà: aumento delle materie prime e delle bollette che avranno impatto sugli investimenti e sui costi di gestione. Sarà compito del Consiglio Metropolitano effettuare un costante monitoraggio delle problematiche future e, visti i risultati incoraggianti del 2021, sono certo troveranno risposte adeguate alle sfide che ci aspettano".
Per Enrico Carpini (Territori Beni Comuni), il voto contrario al rendiconto della gestione 2021 arriva il termine di un'analisi dei dati che evidenziano una consistenza non trascurabile dell'avanzo di amministrazione (153 milioni di euro), per la quale, spiega il capogruppo Enrico Carpini, "non possiamo condividere l'analisi esclusivamente positiva dalla maggioranza e dalla Vicesindaca metropolitana Barnini. Al positivo potenziale di un'importante avanzo libero, fa infatti da contraltare l'immobilizzazione di capitali destinati a investimenti che non si sono riusciti a realizzare durante l'anno ed a accantonamenti che si sono resi necessari per coprire difficoltà di riscossione particolarmente marcate".
Per invertire la tendenza "abbiamo chiesto all'Amministrazione un impegno straordinario che sfrutti le possibilità assunzionali resesi disponibili con la nuova normativa, in modo da dare un nuovo impulso agli investimenti, spesso bloccati per le ridotte capacità operative dei settori principali della Città Metropolitana. Abbiamo ritenuto necessario, infine, porre l'attenzione sui motivi di una riscossione delle sanzioni amministrazione che dai dati forniti supera di poco il 50%: si tratta di risorse che se liberate potrebbero finanziare importanti manutenzioni e interventi di sostegno, ma anche di una questione di equità, su cui non si può transigere".
Per Paolo Gandola (Centrodestra per il cambiamento) si è davanti a un bilancio consuntivo formalmente con ampi spazi di manovra con oltre 153 milioni di Euro di avanzo, di cui 49 milioni di euro liberi, "ma ciò denota problemi e criticità che vanno risolte subito, soprattutto nell’ottica di offrire a cittadini e imprese investimenti, finanziamenti e supporto allo sviluppo del territorio. Lasciare decantare così tanti fondi con inflazione erosiva oltre il 7% è uno spreco immane e inaccettabile".
"Andiamo con ordine - prosegue Gandola - L’ampio avanzo di bilancio ci deve interrogare tutti sul fatto che abbiamo a disposizione in cassa una quantità ingente di risorse che se non utilizzate subito per investimenti, progetti e finanziamenti per opere pubbliche, infrastrutture e sostegno alle imprese, rischia di erodersi inutilmente a causa dell’elevata inflazione che si sta registrando in questi mesi.
Nella nostra area metropolitana sono necessari da decenni investimenti infrastrutturali importanti su strade, scuole e manutenzioni in genere ed è quindi un grave problema se cosi tante risorse formalmente disponibili risultano non spese e nelle casse della Città Metropolitana. Serve, e lo abbiamo chiesto con forza e con il senso dell’urgenza, che la città metropolitana assuma personale con funzioni tecniche di elevata competenza e professionalità per produrre progettazioni utili a rendere spendibili le risorse in pancia all’ente, nonchè nuove risorse umane deputate al controllo degli investimenti che annualmente si producono. Un ente che non controlla i risultati delle risorse che spende non può dirsi davvero efficiente ed efficace.
Un fatto negativo, poi, è la troppo bassa capacità di riscossione dell’ente che annualmente si evidenzia con forza e facendoci perdere per strada tante risorse che sarebbero oltremodo utili per ulteriori investimenti e, quantomeno, a garanzia di un ente che si dica e si dimostri davvero equo con tutti i suoi contribuenti.
Un altro tassello problematico è la non chiarezza sul futuro degli investimenti in aziende importanti e funzionali al mantenimento di una appetibilità industriale, turistica, produttiva e commerciale della nostra area metropolitana come FirenzeFiera. Nello scorso anno l’ente fieristico ha chiesto a Città metropolitana di sopperire ai suoi deficit con oltre 472mila euro. Questi disavanzi da cosa sono dovuti? È tutto imputabile al Covid? La razionalizzazione delle risorse è stata messa sufficientemente in campo? Fatti che cercheremo di approfondire anche prossimamente chiedendo la convocazione di una commissione “Garanzia e controllo” ad hoc sul tema".
Insomma, per il Centrodestra, "tanti chiaroscuri di fronte ad un bilancio che si presenta con ampi margini di avanzo di amministrazione. Chi fa amministrazione pubblica deve garantire equilibri di bilancio, ma altrettanto che le risorse siano spese tutte e bene. Lasciare oggi così tante risorse inutilizzate, soprattutto in questi mesi di timida e rallentata ripresa economica risulta davvero sbagliato e inefficiente. Non ce lo possiamo e dobbiamo permettere".