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Nel Novantesimo dalla morte del poeta Dino Campana Ugo De Vita legge i Canti Orfici
Lunedi 18 luglio alle ore 18, nella Sala Luca Giordano a Palazzo Medici Riccardi. Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Dino Campana: Ugo De Vita legge i Canti Orfici

Tra le iniziative per celebrare la ricorrenza del novantesimo anno della morte, nel manicomio di Castelpulci, del poeta Dino Campana, sarà Ugo De Vita autore, attore, docente universitario, a leggere i versi immortali dei Canti Orfici, editi a spese del poeta dallo stampatore Ravagli (1914).

Dino Campana (1885-1932) ebbe una vita randagia e travagliata con arresti e una serie di internazioni manicomiali, nell’ultima delle quali sopraggiunse la morte, di tetano o altro.

Ai lettori e agli appassionati resta il suo unico libro, una raccolta poetica straordinario, che fu elogiata incondizionatamente dalle voci più alte del novecento.

Ruggero Jacobbi nel suo celebre saggio. per Mursia, scrisse che egli rappresentò una “occasione perduta” della poesia italiana, destinata alla lunga stagione dell’ermetismo.

Forma contratta ed asciutta di assoluto pregio ma che avrebbe potuto trovare, nel poeta “matto” di Marradi, altri approdi, versante musicale, una fioritura di barocchismi, insomma verso contrario e forse per questo “complementare” alle visioni e gli accenti di Montale, Quasimodo, Ungaretti, Gatto.

Campana aveva contemporanei Palazzeschi, Onofri, Rebora, Sbarbaro così lontani dall’ effluvio verbale della sua poesia.

Ugo De Vita, insignito negli anni scorsi della Cittadinanza onoraria dal borgo mugellano, per “aver dato lustro ai versi di Campana” in Italia e nel mondo, torna a recitare un poeta che ama molto.

“Sono quarant’anni che recito Campana - dice De Vita -così è stato a Parigi e in molte citta d’Europa, tradotto o in originale, sono ben felice di accogliere questa iniziativa della Città Metropolitana e di fare da “apripista” ad una serie di appuntamenti nel ricordo di questa grande voce del Novecento.

Campana offre una versificazione ricercata e coltissima, pur sé istintiva e vibrante.

L’amore, con il “fantasma” di Sibilla Aleramo musa che ha amato e da cui è stato amato follemente e poi i difficili rapporti coi familiari, in particolare con la madre Fanny.

È poeta con un vissuto travagliato, ma quando ascoltiamo e leggiamo i suoi versi non possiamo non cogliere quanto egli sia vicino al senso del sublime”.

Il recital, un tempo unico di 55 minuti si avvale dell’intervento al violìni del m Fabio Consiglio, virtuoso dello strumento già primo violino dell’Orchestra dei giovani di Santa Cecilia, che ha suonato anche per Zucchero e Renato Zero ed è stato accanto a Gigi Proietti in Cavalli di Battaglia.

Qui il Consiglio proporrà arie di J S Bach e motivi che riportano al barocco.

Maurizio Iccio Brunetti che con De Vita più volte è stato alla Pergola dice sarà anche la prossima stagione con un lavoro su Sandro Penna avrà compito di lavorare alcune prose dal Taccuinetto Faetino.

Città metropolitana di Firenze in collaborazione con Alice in cerca di teatro no-profit Presenta Nel Novantesimo dalla morte del poeti Dino Campana: UGO DE VITA legge i CANTI ORFICI
Palazzo Medici Riccardi
Sala Luca Giordano
Lunedi 18 Luglio ore 18.00
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

13/07/2022 12.54
Città Metropolitana di Firenze