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La Lega nel Centrodestra sulla Gkn
Cecilia Cappelletti: "Situazione di grave incertezza, insufficienza dell'azione delle Istituzioni"

Il consigliere metropolitano della Lega nel Centrodestra Cecilia Cappelletti, il consigliere regionale della Lega Giovanni Galli, il commissario provinciale Federico Bussolin ed il responsabile economico della Lega Andrea Bandelli intervengono sulla vicenda dell’ex Gkn di Campi Bisenzio, rilevando che "la situazione di grave incertezza in cui si trovano attualmente i circa trecento dipendenti della ex Gkn di Campi Bisenzio è molto preoccupante anche se non giustifica l’occupazione arbitraria del Salone dei Dugento dove si tengono le riunioni del Consiglio Comunale di Firenze".
Si tratta di centinaia di lavoratori a cui si aggiungono molti altri dell’indotto e tutte le loro famiglie "che vivono ormai da troppo tempo senza avere alcuna certezza di poter mantenere un posto di lavoro ed uno stipendio per vivere dignitosamente e che meritano tutta l’attenzione da parte delle Istituzioni.
Questa situazione che ormai si trascina da anni affonda le sue radici sia nella difficoltà in cui versano le aziende del settore automotive che hanno portato al ridimensionamento delle filiere produttive ed loro ricompattamento con chiusure e trasferimenti di stabilimenti in altri paesi che offrono migliori condizioni di insediamento, sia soprattutto nella evidentemente poco efficace opera svolta dall’ormai ex vice Ministro al Mise dei 5stelle Alessandra Todde e nella sostanziale assenza da parte delle Istituzioni locali con il Comune di Campi Bisenzio, la Città Metropolitana e soprattutto la Regione Toscana che si sono limitate a dare solidarietà a tempo ormai scaduto ai lavoratori invece di sostenere un serio progetto industriale".
Le Istituzioni locali e i loro rappresentanti "non sono stati in grado di cogliere per tempo la difficile situazione dell’azienda e la necessità di attivarsi nel momento opportuno per offrire tutto il supporto anche finanziario necessario a costruire una alternativa industriale solida e di lungo periodo che avrebbe consentito di mantenere produzione e occupazione diretta e dell’indotto sul territorio".
Il sindaco di Campi Bisenzio e la sua Giunta "dovevano essere i primi ad accorgersi delle difficoltà dell’azienda ed attivarsi per richiedere il tempestivo intervento delle altre Istituzioni locali e nazionali, così come il sindaco della Città Metropolitana ma soprattutto il Governatore e l’assessore alle attività produttive della Regione Toscana che purtroppo non sono riusciti ad intervenire efficacemente attivando tutti gli strumenti disponibili".
Del resto "la finanziaria regionale Fidi Toscana Spa, dopo le pesanti perdite per decine di milioni di euro dovute ad una cattiva gestione e da anni impegnata in una opera di risanamento interno, negli ultimi due anni per una scelta politica è stata messa in sostanziale liquidazione (non si sa bene se a chi e a che prezzo la Regione ne cederà le quote di partecipazione) e pur avendo ancora una quota significativa in Sici Sgr che gestisce diversi fondi che investono in aziende del territorio è praticamente in un limbo e inutilizzabile".
Una situazione quella della ex Gkn di Campi Bisenzio "che se associata alle vicende di altre importanti realtà produttive del territorio come ad esempio la ex Pirelli e poi Bekaert di Figline Valdarno della quale purtroppo ad oggi è rimasto un insediamento industriale in pessime condizioni inservibile e da bonificare, fornisce la misura di quanto la sinistra che governa in provincia di Firenze ed in Toscana non sia riuscita e non riesca ad intervenire tempestivamente con provvedimenti e strumenti adeguati per sostenere le aziende presenti sul territorio, specie quelle in temporanea difficoltà e salvaguardare l’occupazione e l’integrità del sistema produttivo".

17/11/2022 14.46
Città Metropolitana di Firenze