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IL PIANO DI SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DELLA COMUNITÀ MONTANA DEL MUGELLO
Approvato dal Consiglio provinciale

Il Consiglio provinciale ha approvato con 19 sì (i gruppi della maggioranza di centrosinistra), 9 no (i gruppi della Casa delle Libertà) e 4 astensioni (PRC e Verdi) il Piano di sviluppo socio-economico della Comunità montana del Mugello 2006-2008. Il Vice Presidente della Provincia ed assessore alle infrastrutture e sviluppo Andrea Barducci ha sottolineato come: “Il piano va oltre il confine istituzionale per proiettarsi in una dimensione che individua e seleziona gli atti e le azioni di governo più importanti che consentiranno di fronteggiare una fase molto interessante e con grandi potenzialità. Le linee di intervento che la Comunità montana del Mugello ci propone sono cinque: coesione e governo del territorio; orientamento alla modernizzazione e agli obiettivi di Lisbona; promozione delle identità, delle produzioni e dell’immagine del territorio; promozione della qualità della vita e orientamento alla felicità; sviluppo dell’apertura della partecipazione a rete delle relazioni con altri sistemi sociali e territoriali”. Per Bassetti (Udc): “La Comunità montana ha un senso se sviluppa e tutela i territori che sono sopra una certa fascia altimetrica. E quando si parla di sviluppo, tante volte ci si riempie la bocca ma se andiamo a vedere, e i dati parlano chiaro: nei Comuni dell’Alto Mugello: Firenzuola, Palazzuolo e Marradi c’è una lenta ma continua emorragia di popolazione perché è difficile rimanere in questi piccoli centri, è difficile muoversi ed è difficile fare impresa”. Per Nascosti (AN): “L’Amministrazione deve individuare alcuni settori nei quali occorre scommettere sia da un punto di vista di indirizzo ma anche per il governo del territorio e, in questo piano, manca proprio il ruolo della Provincia che avrebbe dovuto dare degli indirizzi complessivi e mettere anche una parte di finanziamenti specifici che, altrimenti, rischiano di perdersi nel mare magnum di tutti coloro che attingono agli strumenti per i finanziamenti regionali”. Per Verdi (PRC): “Il sistema economico del Mugello vive da qualche anno una situazione di staticità, pur essendo una zona a chiara vocazione rurale e ambientalistica, l’agricoltura ha conosciuto una contrazione nel numero di aziende e nella superficie utilizzata, il turismo di lungo periodo ha risentito della crisi generale rimanendo in termini di domanda sui valori più bassi dell’intero territorio provinciale. Il commercio al dettaglio ha subito un vero e proprio tracollo. La Comunità montana potrà erigersi a ente di coordinamento dello sviluppo territoriale solo se intenderà orientare le proprie scelte verso nuovi indirizzi che puntino a un recupero della sostenibilità, alla tutela e alla valorizzazione effettiva delle risorse ambientali”. L’assessore ai piccoli comuni Valerio Nardini ha sottolineato come: “Per quanto riguarda i dati demografici possiamo prendere atto, con soddisfazione, che lo spopolamento della montagna ha subito un arresto negli ultimi anni. Come Amministrazione provinciale abbiamo riconosciuto ai Comuni montani alcuni benefici. Il contributo che abbiamo dato ai piccoli Comuni dell’alto Mugello è il doppio del contributo che abbiamo dato agli altri piccoli Comuni”. Calò (PRC) ha ricordato che: “Oltre agli strumenti adottati dalla Provincia, come Agenda 21, c’è un mondo nuovo fatto di società locale, di municipalismo, di difesa e rilancio dei beni comuni che chiede di essere ascoltato e che chiede un cambiamento degli stili di vita in modo ecocompatibile”. Bevilacqua (FI) si è lamentato dell’assenza del Presidente Renzi: “Più interessato, evidentemente, alla Comunità Montana del Fujiama, mentre per quanto riguarda quella del Mugello, vorrei sottolineare che è grazie al Piano delle Grandi opere del Governo Berlusconi che il Mugello e l’Alto Mugello sono riusciti ad ottenere infrastrutture che altrimenti non avrebbero mai avuto possibilità di esistere con le forze economico finanziarie degli Enti pubblici locali. Uno dei problemi nel Mugello è il basso tasso di conseguimento del diploma di scuola media superiore. Credo che l’Amministrazione provinciale dovrebbe intervenire per offrire delle soluzioni ai nostri studenti che risiedono in zone dove sicuramente è più difficoltoso raggiungere i complessi scolastici”. Sottani (DS) ha ricordato come: “Il Mugello non trova la sua forza economica e il suo dar da vivere alle persone di quell’area nel latte, nella qualità della carne, nell’Igp delle castagne e del marrone. Il vero reddito è fatto da altre cose: dalla sua industria, dall’artigianato, dalla piccola e media impresa e anche da un fenomeno di agriturismo che è una forma di attività che va implementata”.

21/03/2007 15.48
Provincia di Firenze