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Imparare le regole dal gioco. Studenti Unifi saranno formatori volontari in carcere, grazie a corso intensivo per operatori ludici
"Il carcere deve essere luogo di passaggio dopo aver commesso un reato e le istituzioni hanno l’obbligo di individuare strumenti per facilitarne il reinserimento" è il commento del consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze Nicola Armentano

Imparare dal gioco, anche dietro le sbarre. È stato avviato un progetto formativo che ha al centro strumenti e principi della Game Science e che punta a creare nuove opportunità educative nei confronti dei detenuti, grazie al coinvolgimento di studenti come operatori volontari.

Un gruppo di studenti dell’Università di Firenze che hanno frequentato nel fine settimana un corso intensivo di formazione per “Operatore ludico di I livello”.
Sotto la guida di formatori esperti e membri del Game Science Research Center della Scuola IMT Alti Studi di Lucca sono stati affrontati concetti e metodi del “Gioco da Tavolo Strutturato”: un percorso educativo molto efficace, perché per sua stessa natura richiede di interagire osservando delle regole stabilite, allenandosi a riconoscere le situazioni complesse e multidimensionali e quindi imparando mentre si agisce.

L’iniziativa è stata promossa nell’ambito delle attività del Polo Universitario Penitenziario dell’Università di Firenze, con la collaborazione della Città Metropolitana di Firenze.
Gli studenti che hanno frequentato il corso potranno sostenere la prova che consentirà loro di ottenere la certificazione di operatore ludico di I livello, rilasciata dal Centro Sportivo Italiano e potranno essere coinvolti nell’applicazione del Gioco da Tavolo Strutturato come metodo educativo nelle realtà carcerarie della provincia di Firenze.
“È stata un’occasione molto speciale: gli studenti hanno acquisito nuovi strumenti per essere a loro volta formatori in un contesto complesso, come quello del carcere – ha sottolineato Maria Paolo Monaco delegata per l’inclusione e la diversità dell’Ateneo fiorentino –. Questa iniziativa, che offre nuove possibilità di formazione, si affianca al pluriennale impegno di Unifi nel Polo Universitario Penitenziario”.

“Il carcere deve essere luogo di passaggio dopo aver commesso un reato e le istituzioni hanno l’obbligo di individuare strumenti per facilitarne il reinserimento – ha detto il consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze Nicola Armentano -. Ecco che il progetto proposto diventa una opportunità per il dopo, per permettere ai detenuti di dotarsi di un titolo che può aiutarli per il dopo e che insegna il rispetto delle regole e le buone prassi”.

15/05/2023 11.39
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