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Nuovo Statuto per la fondazione Teatro della Toscana
Le modifiche approvate dal Consiglio Metropolitano su proposta del Consigliere delegato Nicola Armentano. La delibera ha ricevuto voto contrario dal gruppo del Centro destra per il Cambiamento e l’astensione del gruppo Territori Beni Comuni

Consigliere Nicola Armentano (fonte foto Loriana Curri - MET - Ufficio Stampa)

Approvate dal Consiglio della Città Metropolitana di Firenze alcune modifiche allo statuto della Fondazione Teatro della Toscana, dopo l’illustrazione fattane all’Assemblea dal consigliere delegato alle Partecipate Nicola Armentano.

La Città Metropolitana di Firenze – ha spiegato Armentano – ha aderito alla Fondazione Teatro della Toscana nel 2022 in qualità di socio partecipante e sostenitore, approvandone lo statuto. La Fondazione Teatro della Toscana, senza scopo di lucro e riconosciuta Teatro Nazionale, ha il compito di realizzare un centro di cultura teatrale, istituendo organici rapporti di collaborazione con soggetti, pubblici e privati, che operano a vario titolo nel campo della cultura, sia a livello nazionale che locale, con specifico riguardo allo sviluppo teatrale ed artistico delle realtà presenti nel territorio del Comune di Firenze, della Città Metropolitana di Firenze e della Regione Toscana.

Nel corso del 2023 – ha proseguito il consigliere - si è resa necessaria la modifica dello statuto al fine di allinearsi alle specifiche indicazioni pervenute dal Ministero della Cultura (MiC) e in linea con gli altri Teatri Nazionali e le modifiche hanno riguardato la qualifica di partecipanti sostenitori, stabilendo la possibilità di acquisirne la qualifica anche a soggetti con sede all’estero e, per le attività della Fondazione, la prerogativa di erogare attività di formazione di livello accademico.

Variazioni apportate anche per la stesura e l’approvazione del bilancio preventivo e consuntivo: sarà infatti un adempimento dell’Assemblea previa predisposizione da parte del Consiglio di Amministrazione del relativo progetto di bilancio, mentre nella previgente formulazione tale compito era rimesso al Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio dei Revisori mantiene il compito di esprimere nel merito il proprio parere, attraverso apposite relazioni.

Modifiche al numero e alla durata in carica degli organi individuati dalla Fondazione. Per il Direttore Generale la durata in carica viene fissata in 5 anni, il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione, passa da 9 a 5 consiglieri, e il Collegio dei Revisori dei Conti passa da 5 a 3 membri.

In conseguenza di tale previsione il Consiglio di Amministrazione risulta composto da 5 consiglieri, Presidente in rappresentanza del Comune di Firenze e della Città Metropolitana di Firenze.

Al Collegio dei revisori oltre al compito di formulare pareri sui bilanci preventivi e consuntivi è rimesso anche il generale compito del controllo sulla gestione della Fondazione.

“Il nuovo statuto - conclude Armentano- è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione in data 24 marzo 2023 e nella sua versione modificata consente magiori prospettive di sviluppo alla Fondazione nell’espletamento delle proprie attività garantendo nel complesso la continuità dei progetti e della missione della Fondazione in linea con le finalità istituzionali della Città Metropolitana di Firenze”

La delibera ha ricevuto voto contrario dal gruppo del Centrodestra per il Cambiamento e l’astensione del gruppo Territori Beni Comuni.

03/07/2023 14.23
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