LA STAZIONE DI INCISA NEL “PROGETTO STAZIONI” DELLA PROVINCIA
L’assessore Giglioli ha risposto, in Consiglio, a due domande d’attualità dei Democratici di Sinistra e della Margherita
Sulla tragedia avvenuta alla stazione di Incisa Valdarno dove un ragazzo di 17 anni ha perso la vita e sul problema della sicurezza nelle piccole stazioni, spesso impresenziate, l’assessore ai trasporti e mobilità Cristina Giglioli ha risposto, in Consiglio provinciale, a due domande d’attualità di Morandini, Sottani, Romei, Spini e Testi (DS) e di Ermini, Londi, Giunti, Donati (La Margherita). “Quello che è accaduto alla stazione di Incisa – ha detto l’assessore Giglioli – oltre a provocare un grande sconforto in tutti noi, non può non imporre riflessioni. Molte stazioni minori, per scelte aziendali, sono al momento impresenziate. E proprio per questo la Provincia di Firenze ha deciso di porre attenzione a questo fenomeno e di stanziare risorse per dare una mano a quegli Enti locali e a quei soggetti istituzionali che si sono posti il problema di recuperare in qualche modo queste stazioni. Ho già avuto modo di esporre nella Quarta Commissione il cosiddetto “progetto stazioni” che stiamo portando avanti. E’ in una fase in cui stiamo facendo l’istruttoria, sono arrivate circa dieci domande per essere ammessi a questo tipo di che: “La frettolosa dismissione o il declassamento di certi presidi ha visto, da parte di Trenitalia, il quasi abbandono delle strutture, relegando il patrimonio della comunità a deposito di materiale, addirittura alla chiusura dei servizi igienici, a un lento degrado ambientale. Il sindaco di Incisa mi ha annunciato che ha interesse a disdire la stessa convenzione se le Ferrovie non si daranno una mossa. Sappiamo che la situazione della stazione di Incisa ha, in questi ultimi anni, sta assumendo caratteristica di discreta importanza, vuoi per i focolarini di Loppiano, vuoi per il prossimo centro sportivo della Fiorentina. La frettolosa dismissione messa in atto da Trenitalia ha bisogno, anche per le sopraggiunte necessità del territorio, di essere velocemente rivista anche connotandola a una vocazione che mi sembra ottimale per questa stazione, quella di una stazione di metropolitana e di superficie, adottando quindi tutti quegli accorgimenti tecnici, non ultimo, per esempio, il ticket di accesso”. Soddisfatto anche Giunti (La Margherita) che ha chiesto di coinvolgere: “La Quarta Commissione per approfondire questa importante tematica e questa problematica delle piccole stazioni”.