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L’OASI DI SAMMEZZANO A REGGELLO
L’assessore Roselli ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista

Sulla gestione della zona di protezione ambientale di Sammezzano nel comune di Reggello l’assessore all’agricoltura Pietro Roselli ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista. Il piano faunistico provinciale prevede l’istituzione di una serie di aree che possono essere trasformate e che verranno trasformate da zone protette in oasi, con caratteristiche di tipologia più naturalistica e più idonei per un’attività didattica ed escursionistica. La Provincia aveva promosso, nell’ottobre dell’anno scorso, un bando, così come prevede il nostro piano faunistico venatorio, per la possibile assegnazione di queste aree alle associazioni che ne fanno richiesta e che hanno i requisiti e che possono essere associazioni ambientaliste, associazioni venatorie, naturalistiche e anche Amministrazioni, Comuni e comunità montane. È accaduto che questo territorio, di oltre 230 ettari già interdetto all’attività venatoria come area protetta, è stato richiesto da un’associazione locale affiliata a Legambiente. L’Amministrazione provinciale ha ritenuto intanto di affidarlo per un anno, in maniera sperimentalmente. In base al bando, che è stato trasmesso a tutti i Comuni ed alle associazioni, abbiamo ricevuto tante adesioni ma su quella zona lì ci è pervenuta la sola richiesta di questa associazione. Questo ha provocato qualche mugugno, anche da parte delle associazioni venatorie che, da sempre, si erano volontariamente impegnate alla tenuta di questo ambiente, con la posa di cartelli, la ripulitura dei sentieri, l’attenzione alla riproduzione della selvaggina. Siamo, comunque, già d’accordo con gli assegnatari della gestione e con Legambiente, di costituire un comitato di gestione, in accordo anche con l’Amministrazione comunale, che ricomprenda le associazioni che da sempre hanno curato la tenuta di quell’ambiente insieme con Legambiente che nel frattempo hanno presentato un programma di attività didattica, pedagogica con le scolaresche e di accompagnamento per ricreare condizioni di visita e sopralluogo interessanti. Le associazioni venatorie si sono, invece, dimostrate più esperte nel mantenimento della fauna e degli abbeveratoi finalizzati a una qualificazione della specie selvatica. Si tratta di trovare una condizione di giusto equilibrio perché rispettosa del desiderio di tutti”. Calò ha ribattuto di essere a conoscenza di questa realizzazione del protocollo di gestione tra due associazioni che hanno finalità diverse. “Siccome la questione relativa al protocollo di gestione, si può rivelare come un vero laboratorio politico al quale il sottoscritto è interessato, sicuramente ripresenterò una domanda di attualità. Chi si reca all’oasi di Sammezzano può vedere oltre alla bellezza e alla naturalezza del luogo, anche molta fatiscenza, degrado e abbandono. Comunque, il progetto è un progetto di salvaguardia dove si affermano protezione e tutela ma sarei curioso di capire quando terminerà questa sperimentazione ed i criteri che saranno utilizzati per valutare per la fattibilità e la positività di questa sperimentazione”.

17/04/2007 13.24
Provincia di Firenze