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Città Metropolitana di Firenze si propone come stazione appaltante per il territorio
Il nuovo Codice dei contratti pubblici stabilisce che gli enti pubblici debbano qualificarsi presso Anac

Consigliere Giacomo Cucini (foto Antonello Serino - Met Ufficio Stampa)

Il Consiglio metropolitano, su proposta del consigliere delegato Giacomo Cucini, ha approvato una delibera per la promozione della Metrocittà come stazione unica appaltante e soggetto aggregatore mediante l’attivazione di accordi di collaborazione con gli enti del territorio metropolitano.
La decisione è stata assunta anche in seguito alle richieste da parte di enti del territorio metropolitano che non possono effettuare gare in autonomia, pur avendone la necessità.
La Città Metropolitana di Firenze propone loro una collaborazione, tramite la firma di una specifica convenzione, che consentirà al soggetto aderente di avvalersi del supporto della struttura amministrativa della Metrocittà per lo svolgimento delle procedure di gara.
Inoltre, tutti i soggetti coinvolti si impegnano alla fruizione comune di formazione in materia di appalti e al supporto nell’utilizzo degli strumenti di acquisto e negoziazione.

Dichiara il Consigliere delegato Giacomo Cucini: “Ancora una volta ci siamo impegnati per venire incontro alle specifiche necessità del territorio, in questo caso degli enti di minori dimensioni e degli Istituti tecnici superiori (Its).
La Città Metropolitana di Firenze curerà le varie fasi della procedura di gara fino alla proposta di aggiudicazione e supporterà i soggetti aderenti nella definizione degli aspetti amministrativi delle procedure di gara e, tramite l’avvocatura interna, istruirà pareri legali nelle fasi di gara e supporterà una eventuale difesa in giudizio.
La Città Metropolitana deve essere anche questo: un ente che include e sostiene tutti i Comuni a servizio del territorio".

Il nuovo Codice dei contratti pubblici - D. Lgs. n. 36/2023 all’art 62 - stabilisce che gli enti pubblici, per l’acquisto di forniture e servizi di importo superiore a determinate soglie e per l’affidamento di lavori a partire dai 500.000 euro, debbano qualificarsi secondo determinate caratteristiche presso Anac, l’Agenzia nazionale anticorruzione. Nel caso le amministrazioni non siano qualificate per l’esecuzione delle procedure d’acquisto e affidamento lavori pubblici, ricorrono alla collaborazione con una stazione appaltante qualificata, a una centrale di committenza qualificata o a un soggetto aggregatore.
Nel 2021, la Città Metropolitana è stata qualificata da Anac sia come centrale di committenza sia come soggetto aggregatore. La qualificazione dipende da vari fattori, soprattutto legati alla dimensione dell’ente, alla quantità personale che ci lavora, alle gare già svolte in passato. Invece, alcuni Comuni del territorio, in particolare quelli che non aderiscono a un’unione di Comuni, non si sono potuti qualificare presso Anac perché non hanno alcune delle caratteristiche richieste.

30/11/2023 11.20
Città Metropolitana di Firenze