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LA CRISI AL CSPO
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista

Sulla crisi al Centro studio e prevenzione oncologica (CSPO) l’assessore al lavoro Stefania Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di rifondazione Comunista. “Il CSPO è una realtà anche occupazionale rilevante perché ci sono circa 150 lavoratori a tempo indeterminato e in più mi risultano altrettanti con contratti di lavoro atipici, oltre ad una trentina di addetti che collaborano attraverso cooperative. Nel 2001 il centro venne trasformato in Ente regionale scientifico ed è in corso una seria crisi finanziaria che, non vi è dubbio, deve essere risolta al più presto. Il CSPO – aggiunge l’assessore Saccardi – è, infatti, un centro di eccellenza della nostra sanità, non solo in Toscana, ma a livello nazionale, e deve uscire da questa situazione di incertezza che si protrae da moltissimo tempo. Della questione so che se ne sta occupando l’Assessorato regionale alla sanità che auspico si farà carico di questa vicenda e tenterà di risolverla al più presto salvaguardando questo centro di grandissima rilevanza, che è un patrimonio della nostra sanità pubblica”. I consiglieri di Rifondazione comunista hanno ribadito che: “Il CSPO è un punto di eccellenza dove la riforma sanitaria in materia di prevenzione trova la sua attuazione. C’è una crisi finanziaria, e quello che stupisce è che questa crisi finanziaria la si debba più che altro alla scelta di commissariare la struttura. E questo è un elemento che ci deve assolutamente fare riflettere. Le stesse organizzazioni sindacali, territoriali e di categoria chiedono di fare luce sui motivi di questa crisi finanziaria e chiediamo, concretamente, alla Regione che ci sia una proroga di tutti i contratti atipici”.

15/05/2007 14.45
Provincia di Firenze