"Criticità" nel rendiconto della gestione 2024 della Città Metropolitana di Firenze
Dichiarazione del gruppo consiliare "Per il cambiamento"
Mercoledì 16 aprile è stata discussa in Consiglio metropolitano l’approvazione del Rendiconto di gestione 2024. Nonostante l’articolazione elementare dello schema di bilancio di un organo di secondo livello, sono emerse diverse criticità. E dinamiche da non sottovalutare.
Partiamo da quella più importante che riguarda la gestione residui dell’Ente. In particolare, dei residui attivi, cioè le somme in entrata accertate ma non incassate, e dei residui passivi, cioè le somme di spesa impegnate ma non pagate.
Partiamo dai residui attivi.
Nella procedura di riaccertamento ordinario, precedente al rendiconto, ne sono stati eliminati più di 15 milioni di euro perché ormai inesigibili: operazione che se da un lato “depura” il bilancio, dall’altro elimina accertamenti che dovevano finanziare servizi e opere pubbliche (quasi 4 milioni di euro per investimenti).
Nonostante questo, i residui attivi che permangono nel bilancio, ingessandolo, sono più di 70 milioni di euro. Per quanto riguarda le Direzioni dell’ente, quella con un cumulo maggiore di accertamenti arretrati è quella di “Polizia metropolitana e sanzioni amministrative” che sconta la cronica difficoltà ad incassare i verbali delle sanzioni da violazioni del Codice della strada: 8 milioni e 700 mila euro.
La bassa velocità di riscossione, inoltre, costringe la Città metropolitana a finanziare le opere pubbliche ricorrendo ad anticipazioni di cassa, che hanno raggiunto la cifra di 27 milioni, determinando uno squilibrio nella loro realizzazione.
Anche i residui passivi sono consistenti: più di 54 milioni di euro. In questo caso si tratta di somme impegnate dall’ente per servizi e opere pubbliche ma non pagate. Con evidenti conseguenze negative sul tessuto produttivo del territorio che, soprattutto in fasi di stagnazione economica, risente per pagamenti non effettuati ad imprese prestatrici di lavoro e servizi.
In particolare, risultano ancora importi rilevanti da pagare relativi a incentivi per funzioni tecniche e a Certificati di Regolare Esecuzione o collaudi non ancora svolti.
Il risultato di amministrazione della gestione 2024 è positivo ma in forte calo rispetto all’esercizio 2023 (-30%) e all’esercizio 2022 (-43%). Conseguentemente, diminuisce anche l’avanzo libero (disponibile) che si attesta a 15.223.618 euro: in calo del 52% rispetto al 2023 e al 66% rispetto al 2022.
Si consideri che il solo accantonamento di bilancio a Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità è maggiore dell’avanzo disponibile e il Fondo contenzioso, pari a più di 6 milioni di euro, è il 41% delle somme libere. Fondo contenzioso che complessivamente arriva alla cifra di oltre 17 milioni e 400 mila euro.
L’equilibrio della parte del bilancio in conto capitale, quindi per investimenti, presenta un disavanzo di -24.259.300 euro che viene compensato con risorse di parte corrente; cioè con entrate in realtà destinate all’ordinaria amministrazione dell’ente e all’erogazione di servizi.
Aumentano le entrate tributarie da Imposta Provinciale di Trascrizione, RCA, e tariffa ambientale: segno di una pressione fiscale che continua ad aumentare sui cittadini amministrati.
Il recupero dell’evasione fiscale per 808.407 euro di accertamenti si traduce solo in 159.457 euro di incassi: pari al 20% di quanto da recuperare.
Nel campo delle partecipate, continua a pesare Firenze Fiera che ha chiuso il bilancio 2022 con una perdita di più di 4 milioni di euro costringendo la Città metropolitana ad accantonare, proporzionalmente alla quota posseduta, 350 mila euro nel Fondo perdite aziende e società partecipate.
Gruppo consiliare metropolitano “PER IL CAMBIAMENTO”
ALESSANDRO SCIPIONI
CLAUDIO GEMELLI
VITTORIO PICCHIANTI
GIANNI VINATTIERI