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MASSAI E NASCOSTI (AN) SULLA STATALIZZAZIONE ITI
Presentata mozione per preservare gestione comunale dell’Istituto

I Consiglieri Provinciali di An, Piergiuseppe Massai e Nicola Nascosti, hanno presentato una mozione in merito alla statalizzazione dell’ITI – IPIA Leonardo da Vinci in cui si impegna il Presidente della Provincia a richiedere al Sindaco di Firenze la sospensione immediata delle trattative fra Comune di Firenze e Ministero della Pubblica Istruzione in merito alla statalizzazione dell’ ITI-IPIA Leonardo da Vinci e a richiedere, altresì, l’apertura urgente di un tavolo con Regione, Comune di Firenze e Comuni limitrofi, per preservare la gestione dell’Istituto in sede locale attraverso, ad esempio, una compartecipazione delle spese, valutando con attenzione la proposta volta a fare dell’ITI un polo tecnologico.
"l’ITI di Firenze – spiegano i Consiglieri di An – nonostante abbia un costo per le casse del Comune di Firenze ha da sempre garantito un ritorno utile e concreto in termini sociali ed economici, permettendo a molti studenti di trovare una collocazione lavorativa nei comparti industriali ed artigianali del territorio, garantendo inoltre alle imprese, personale qualificato e preparato anche in relazione alla specificità delle imprese operanti sul territorio. Il fatto inusuale di essere Istituto Comunale ha consentito all’ITI di sperimentare quell’autonomia scolastica divenuta uno dei capisaldi del rilancio dell’istruzione, permettendo ad oggi una flessibilità didattica in grado di dialogare e soddisfare laddove possibile le esigenze professionali delle aziende, basti pensare allo sviluppo della meccanica e dell’elettrotecnica che ha dato la possibilità a tanti giovani diplomati di inserirsi da subito nelle aziende del territorio, basti pensare a realtà industriali quali la Pignone e la Galileo. Ad oggi all’Iti sono attivi corsi per orologiai, fotografi, tipoimpressori, carrozzieri e termoidraulici, progetti innovativi inerenti la chimica e l’elettronica. Attività che non trovano alcuna certezza di continuità – concludono gli esponenti di An - con un trasferimento di competenze allo Stato, dato che esso opera con programmi “a pacchetto”.

20/06/2007 19.13
Consiglio provinciale - Gruppo AN