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Scuole: scocca l'ora di educazione alimentare
Convegno per i 20 anni di Firenze-Pitti Accademia della cucina italiana

Le cattive abitudini alimentari si combattono già a scuola. Mangiare sano, consapevole e locale diventa materia di studio come matematica e italiano nelle classi delle scuole fiorentine, le prime a “sperimentare” il metodo Eduali, un approccio multidisciplinare che parla il linguaggio delle nuove generazioni e che ha ispirato la legge regionale sull’alimentazione entrata in vigore lo scorso agosto. I dati sulle conseguenze di un modello alimentare scorretto aggravato dal consumo quotidiano di cibi ultraprocessati, una miscela di ingredienti chimici alla lunga pericolosa per il nostro organismo, vanno letti ed affrontati con decisione tenendo ben presenti gli effetti sociali e l’impatto – circa 300 euro a testa - sui conti della sanità pubblica di malattie come l’obesità, diabete, ipertensione e di tante altre patologie figlie di cattive scelte a tavola.

Sono stati i focus estremamente interessanti e di grande attualità al centro della giornata promossa dalla delegazione Firenze Pitti dell’Accademia della Cucina Italiana, la prestigiosa Istituzione Culturale della Repubblica Italiana fondata nel 1954 a Milano da Orio Vergani, Arnoldo Mondadori, Dino Buzzati e altri intellettuali, in occasione delle celebrazione del 20° anniversario dalla sua fondazione che si è tenuta al mercato contadino di Porta San Frediano a Firenze, con un omaggio in memoria al giornalista Massimo Lucchesi.
L’evento, promosso in collaborazione con Coldiretti Toscana e la Città Metropolitana di Firenze, ha visto la partecipazione di un pool di relatori di grande livello tra medici, nutrizionisti, legislatori ed addetti ai lavori che hanno contribuito al progetto Eduali e condiviso il percorso legislativo della legge 48 del 2025. A fare gli onori di casa il direttore regionale di Coldiretti, Angelo Corsetti.
“L’accademia italiana della cucina, che ha 7600 accademici in tutto il mondo, si propone da sempre di tutelare e valorizzare le tradizioni della cucina nazionale e promuovere la cultura della Dieta Mediterranea. – ha spiegato il responsabile della delegazione Firenze Pitti dell’Accademia, Paolo Pellegrini - La legge regionale, che introduce l’alimentazione sana tra le materie di insegnamento nella scuole di ogni ordine e grado dallo scorso agosto, è una cambio di passo importante e lungimirante che abbiamo voluto mettere al centro delle celebrazioni dei 20 anni dalla fondazione della nostra delegazione”.

Il fenomeno delle scorrette abitudini alimentari dei toscani si riassume in una serie di dati estremamente significativi: un cittadino su due, circa 1,4 milioni, è a rischio di malattie cardiovascolari per problemi ponderali, e il 36% è sovrappeso. “La migliore prevenzione è mangiare in modo corretto ed equilibrato. – ha spiegato Armando Sarti, cardiologo nutrizionista e referente scientifico EduAli – Quindi verdura, frutta, legumi, cereali integrali a cui associare una quota di carne privilegiando, nella scelta degli alimenti, cibi locali, di filiera corta e biologici. I nemici della nostra salute? Senza dubbio i cibi ultraprocessati. Parliamo di prodotti trattati chimicamente a base di sale, zucchero e grassi nocivi: tutti elementi deleteri per la nostra salute e largamente utilizzati in tutto il cibo impacchettato”.

La fascia più a rischio ed indifesa sono i giovani. Solo il 58,4% dei bambini fa una colazione adeguata, mentre il 32,6% la fa inadeguata, e il 9% non la fa per niente; appena il 22,7% mangia 2-3 porzioni di frutta al giorno, dato che scende al 14,6% per la verdura, mentre il 6,5% assume bevande gassate e/o zuccherate ogni giorno, e ogni giorno il 4,9% mangia snack dolci o salati. “Il nostri giovani mangiano male. – ha spiegato l’ideatore di Eduali, Donato Cretì – Con il nostro progetto siamo entrati nelle scuole per insegnare agli studenti a riconoscere il cibo di qualità da uno di scarsa qualità osservandolo da più punti di vista: agricolo, quindi dal suo legame con la terra, nutrizionale, sociale, ambientale, economico. E’ diventato un metodo e siamo orgogliosi che abbia ispirato la legge regionale”.

Approvata quasi sul gong dell’ultima legislatura, la legge regionale promossa da Andrea Vannucci (Consigliere Regione Toscana, promotore della Legge n. 48 del 18 agosto 2025: “Disposizioni in materia di educazione alimentare”) ed illustrata da Gabriele Pasqua posa le sue fondamenta sui pilastri della formazione, attraverso percorsi nelle scuole coinvolgendo anche il personale dell’Asl e dell’informazione con campagne di comunicazione mirate. La novità è rappresentata dall’introduzione della figura dell’educatore alimentare.

In questa direzione va il manifesto per la sana alimentazione di Coldiretti presentato lo scorso giugno, volto a promuovere una strategia nazionale contro l’obesità infantile e l’abuso di cibi ultra – formulati. Centrale in questa visione è il rilancio delle mense scolastiche come luoghi di salute ed educazione, attraverso l’introduzione sistematica di cibo a km zero, stagionale e di filiera corta, superando la logica del massimo ribasso negli appalti che penalizza qualità e sostenibilità. Un impegno che Coldiretti porta avanti attraverso i suoi mercati di Campagna Amica, come quello di Porta San Frediano inaugurato lo scorso giugno – la casa del cibo contadino 100% Made in Tuscany – e nelle scuole mettendo a disposizione l’esperienza dei suoi agricoltori e una moltitudine di supporti multimediali e didattici che hanno proprio l’obiettivo di fornire ai giovani gli strumenti per compiere una scelta matura quando si parla di cibo.
“Lo stile alimentare delle nuove generazione non è mai stato così in pericolo. Stiamo assistendo alla graduale sostituzione dei cibi naturali, agricoli, presenti da sempre sulle nostre tavole con prodotti industriali che creano dipendenza e distruggono a poco a poco la nostra salute. – ha detto nel suo intervento il direttore regionale, Corsetti – Con il mercato di Porta San Frediano e la rete di Campagna Amica rimettiamo al centro della scena e del dibattito il cibo vero, genuino, stagionale, semplice, delle nostre campagne e della nostra identità in contrapposizione ad un modello alimentare omologato ed artificiale che stacca la spina con la terra e l’agricoltura. Coldiretti non ha paura ad esporsi e a denunciare la grande menzogna dei cibi ultraprocessati il cui scopo è quello di generare dipendenza e fatturati”.

Tra i contributi che hanno caratterizzato la giornata di particolare rilevanza l’esperienza di Luigi Rizzo (Valori Aziendali srl, coordinatore di EduAli), Francesco Sofi (Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze, titolare della cattedra di Scienza dell’Alimentazione), Erika Mollo (dietista di EduAli - La piramide alimentare e le diete per scuola e sport), Maria Concetta Salemi (storica e gastronoma) e Michele Brancale (giornalista, Capo Ufficio Stampa della Città Metropolitana di Firenze).

17/11/2025 15.41
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