Casini (Casa Riformista, Metrocittà): “Difendiamo l’autonomia delle scuole toscane"
"Il Michelangiolo non può essere sacrificato a un algoritmo".
«Il dimensionamento scolastico non può essere un semplice esercizio aritmetico», afferma il consigliere regionale Francesco Casini (Casa Riformista). «Dietro ogni scuola ci sono storie, tradizioni culturali, comunità educative che meritano rispetto e ascolto. Non possiamo ridurre tutto a un conteggio di dirigenti e numeri di studenti».
Casini annuncia così la presentazione di un’interrogazione in Consiglio Regionale dedicata agli effetti del nuovo piano nazionale di dimensionamento sulla rete scolastica toscana e, in particolare, sul Liceo Classico Michelangiolo di Firenze.
La recente comunicazione della Regione – che prevede l’accorpamento obbligato del Michelangiolo con il Liceo Galileo, con sede direttiva presso quest’ultimo – ha allarmato profondamente la comunità scolastica. «La perdita dell’autonomia del Michelangiolo sarebbe un colpo durissimo per Firenze», sottolinea il capogruppo dei riformisti Casini. «Non parliamo di un istituto qualsiasi, ma di un presidio culturale che ha formato generazioni di studenti. Togliere autonomia a una realtà del genere significa impoverire tutta la città».
Nel documento, il consigliere richiama le posizioni nette e unanimi espresse da docenti, famiglie e studenti. «Il mondo della scuola ci sta dicendo chiaramente che l’accorpamento rischia di creare un super-liceo ingestibile», osserva Casini. «E quando la gestione diventa complicata, a pagarne le conseguenze sono la didattica, la qualità dell’insegnamento, la serenità degli studenti. Questo non è accettabile».
Casini chiede quindi alla Giunta regionale «a che punto sia l’iter del ricorso straordinario contro il Decreto interministeriale», quello che impone alla Toscana 16 accorpamenti entro l’anno scolastico 2026/2027. «Vogliamo sapere quali altre iniziative la Regione intenda assumere per proteggere le realtà più preziose e più esposte», aggiunge.
Un passaggio decisivo, sottolinea il consigliere, è quello del metodo: «Non si possono prendere decisioni così importanti senza costruire un dialogo vero. Le comunità scolastiche devono essere ascoltate: docenti, famiglie e studenti devono essere informati e messi nelle condizioni di partecipare. Non vogliamo atti calati dall’alto».
Per questo Casini chiede la convocazione urgente di un tavolo di confronto con la Città Metropolitana di Firenze, i Comuni coinvolti e le rappresentanze scolastiche: «Serve una sede chiara, trasparente e stabile per condividere ogni passaggio. Il dimensionamento non può diventare un trauma per i territori».
Conclude Casini: «Dobbiamo difendere l’identità delle nostre scuole e garantire che ogni scelta venga fatta nell’interesse della qualità educativa. Il Michelangiolo – come le altre realtà coinvolte – non è un numero da inserire in un algoritmo. La scuola pubblica è un bene della comunità. Va protetta e valorizzata, non compressa».