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AZIONI DI TRACCIABILITÀ PER LA SALVAGUARDIA DEL POMODORO FIORENTINO
L’assessore Roselli ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di Comucci e Lensi (FI)

L’assessore all’agricoltura Pietro Roselli ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Comucci e Lensi (Forza Italia) sui rischi che sta correndo il pomodoro fiorentino. “In realtà i pomodori non sono a rischio, neppure il pomodoro fiorentino – ha spiegato Roselli – è, invece, a rischio la tenuta commerciale del prodotto. La Col diretti in una recente manifestazione ha, legittimamente e giustamente, protestato sul principio del diritto alla tracciabilità dei prodotti agricoli. Siamo invasi dalle conserve di pomodoro cinesi ed è questo il problema. Ma la Provincia non può intraprendere azioni dirette. Non siamo di fronte ad un caso dove è necessario l’intervento di indirizzo, di ricerca e di assistenza come nel caso delle malattie che hanno attaccato i nostri castagneti o gli olmi. Sul pomodoro non siamo di fronte a fenomeni di questo tipo. Chiedo, quindi, tranquillità. La Provincia non può fare nulla che non consigliare il consumo del pomodoro locale, fiorentino in particolare, perché è particolarmente buono”. Per Comucci: “Occorre approfittare delle difficoltà del pomodoro fiorentino per invitare l’Amministrazione provinciale a poter mettere in pratica tutte le azioni per una tracciabilità dei prodotti nostrani e per contrastare l’invasione dei prodotti agricoli cinesi”.

17/07/2007 11.56
Provincia di Firenze