L’ATAF E L’ABOLIZIONE DELLE TARIFFE AGEVOLATE PER GLI ANZIANI
L’assessore Giglioli ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di PRC
Sull’abolizione da parte di Ataf delle tariffe agevolate per i cittadini di oltre 65 anni l’assessore alla mobilità e trasporti Maria Cristina Giglioli ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista. “La domanda ci chiede a quanto ammonta il risparmio ottenuto con la abolizione delle agevolazioni tariffarie, questo non è un dato di cui disponiamo – ha precisato l’assessore Giglioli – perché fa parte del bilancio dell’azienda. Per quanto riguarda invece il senso e le ripercussioni che un’iniziativa di questo tipo può avere, ci siamo subito attivati presso la Presidenza di Ataf mandando una lettera nella quale, sostanzialmente, chiediamo di collegare, per questa fascia di utenti che hanno età superiori a 65 anni, le agevolazioni e quindi una riduzione del costo dell’abbonamento, uguali a quelle che sono le condizioni reddituali familiari. Invitiamo Ataf ad avere una adeguata rimodulazione di questi limiti di modo che si possa rispondere a quelle che sono le vere situazioni di disagio e che interessano, specialmente, le persone con oltre 65 anni”. Per Targetti: “Questa decisione di abolire le tariffe agevolate per gli anziani non è stata gradita dall’utenza. Queste tariffe rientravano in un diritto alla mobilità che va facilitato. Una persona che ha superato quell’età deve avere la possibilità di muoversi su un mezzo pubblico con delle agevolazioni. Sappiamo benissimo che tutte le aziende di trasporto hanno un deficit piuttosto alto e che i costi del trasporto pubblico non potranno mai essere ripagati dalle tariffe che vengono fatte. Allora, bisogna aprire, eventualmente, una vertenza che riguarda il rapporto tra fiscalità generale e aziende pubbliche di trasporto e non pensare di poter risolvere con provvedimenti che acquisiscono impopolarità e che rischiano di ridurre l’utenza invece di incentivarla”.