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EXIT STRATEGY PER USCIRE DAL PRECARIATO IN PROVINCIA
Approvata, all’unanimità, mozione della VI Commissione per la stabilizzazione dei lavoratori precari e nuove assunzioni

Approvata, all’unanimità (i gruppi della CdL non hanno partecipato al voto) la mozione della VI Commissione consiliare per la stabilizzazione dei lavoratori precari e nuove assunzioni in Provincia. “Questa mozione – ha illustrato il Presidente dalla VI Commissione Andrea Calò – è nata su iniziativa dei consiglieri dei Comunisti Italiani. La mozione enfatizza alcuni passaggi presenti all’interno della legge finanziaria e riconsegna agli Enti locali la possibilità di assumere il personale. Da alcuni dati sull’analisi del modello di sviluppo provinciale toscano che ha fatto l'IRPET risulta che il primato dei processi di precarietà spetta agli Enti pubblici. La mozione impegna la Giunta, vista la necessità di ridare voce e concretezza ai temi del lavoro, della sicurezza, del reddito e della stabilità a definire il piano del fabbisogno organico entro il più breve tempo possibile, di predisporre un piano di assunzione e di stabilizzazione e di riferire in Consiglio provinciale tutte le procedure attuative e lo sviluppo dei processi di stabilizzazione”. Per Marconcini (PdCI): “Non soltanto il Governo di Centrosinistra ha varato una finanziaria che offre delle possibilità di stabilizzazione ma ha stimolato il lavoro delle Amministrazioni locali. Deve essere valorizzato il lavoro che sta facendo l’Assessore al personale Lepri che tende a sfruttare al massimo le possibilità della finanziaria. Non ci si ferma a stabilizzare coloro che hanno i requisiti, ma si è studiata una migliorabile e verificabile strategia per far uscire dalla precarietà coloro che non hanno un contratto a tempo indeterminato in Provincia. C’è un tentativo di andare nella direzione di sfruttare, al massimo, questi dati della finanziaria”. L’assessore Lepri ha ricordato che: “La Provincia si è avvicinata alla questione del precariato non solo e non tanto perché è uscita una legge finanziaria ma perché, fin da subito, si è posta il problema della situazione dei lavoratori precari. Negli ultimi cinque anni il ricorso a forme di lavoro precario è stato artificiosamente indotto da una legislazione che ha impedito di assumere a tempo indeterminato agli Enti locali, producendo precariato. Per questo abbiamo costruito una ipotesi di lavoro chiamandola “exit strategy”, strategia di uscita dal precariato proprio perché la Provincia di Firenze si trova in quelle condizioni. La Provincia ha uno scoperto di organico di oltre 100 unità, 125 mi sembra, ed ha 85 precari, buona parte dei quali hanno alle spalle il servizio come Co.Co.Co. che supera i due anni. Queste persone hanno assolto a funzioni e ad attività di carattere strutturale e non eccezionale, straordinario o temporaneo. L’obiettivo – ha concluso Lepri – è, quindi, di ricondurre le cose a loro nome e il funzionamento delle cose a quella che è la correttezza della realtà”.

19/07/2007 13.43
Provincia di Firenze