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APPROVATA MODIFICA ALLO STATUTO DI FLORENCE MULTIMEDIA
Dal Consiglio provinciale

Il Consiglio provinciale ha approvato con 20 sì, 8 no (Casa delle Libertà e PRC) e due astensioni (UDC) le modifiche allo Statuto di Florence Multimedia. “Queste modifiche – ha illustrato l’assessore al bilancio Tiziano Lepri – si rendono necessarie per far sì che la società possa configurarsi pienamente come una società strumentale per l’Amministrazione. Una società che assolve e svolge attività strumentali in principal modo a favore dell’Amministrazione provinciale e teoricamente anche a favore di altri Enti pubblici. E’ stato adeguato il numero dei componenti del Consiglio d’Amministrazione prevedendo un numero di Consiglieri eguali a tre e sono state rafforzate alcune parti che concernono il potere di controllo, di indirizzo e di controllo da parte degli Enti proprietari”. Calò (PRC) ha ribadito che: “Non siamo mai stati convinti della funzionalità, dell’utilità, della strategicità di questa struttura ed il Consiglio non è stato informato ancora di cosa abbia fatto questa società. E ci chiediamo: qual è il prodotto che questa struttura societaria ha prodotto per la collettività o ha elaborato? Quello che ha fatto è solamente riassumibile in un’operazione di fiancheggiamento del Genio Fiorentino, altro non ha fatto”. Anche per Massai (An): “Il problema è il ruolo di Florence Multimedia. Lo abbiamo sempre detto e lo ripetiamo: ci sembra solo un giocattolino del Presidente. Andando sul web e vedere i vari filmati si ha la netta sensazione che sia solo questo: uno strumento che serve solo alla Presidenza della Provincia e che, proprio per lo strumento utilizzato: il web, riesce non solo a non far conoscere ma soprattutto non apre e non allarga gli orizzonti alla società civile e quindi l’imprenditoria privata”. Bevilacqua (FI) ha sottolineato che: “Florence Multimedia S.r.l. svolge attività strumentali strettamente connesse al perseguimento delle più generali finalità istituzionali proprie della Provincia di Firenze ma nessuno ha fatto presente quanto, in effetti, questa società è stata strumentale rispetto all’Ente dall’ottobre del 2005 fino ad oggi e nessuno ci ha detto quale attività questa società ha svolto. Nessuno ci ha detto cosa ha fatto fino ad oggi e, inoltre, non abbiamo visto un bilancio e non abbiamo visto un piano industriale”. Lazzerini (PdCI) ha sottolineato che: “La nostra è una valutazione un po’ sofferta, però sostanzialmente favorevole. Non possiamo non vedere che certe premesse che erano state fatte, soprattutto nel suo avvio, siano per ora state un po’ disattese. E’ stato annunciato questo accordo con le televisioni locali, per il quale siamo perfettamente d’accordo e devo dire che la gestione e l’organizzazione del Genio Fiorentino non è poca cosa. Ma credo che si possa far meglio”. Per Tondi (Udc): “Il progetto Florence Multimedia presenta più ombre che luci. Dopo un anno si certifica, di fatto, l’impossibilità da parte dei privati di compartecipare a questa realtà. Si sta cercando di dare un taglio a questa società sostanzialmente diverso rispetto a ciò che è stato al momento della sua nascita e vedremo se il progetto di passare da uno strumento che è un giocattolino dell’Amministrazione provinciale ad un futuro canale di comunicazione per tutto il territorio provinciale sarà realizzato”. Gori (DS) ha, invece, sottolineato: “La progressiva crescita di importanza che questa società nell’attività dell’Amministrazione provinciale. La Florence Multimedia ha trattato alcuni temi estremamente rilevanti, sia per quantità, sia per qualità. In primis il Genio Fiorentino, ma anche progetti di alcune campagne tematiche di comunicazione. Si è scelto, inoltre, di collocare Florence Multimedia in Palazzo Medici per avere un rapporto più stretto con tutta l’attività dell’esecutivo per quanto riguarda la campagna di comunicazione all’esterno”. Ragazzo (Verdi) si è detto contrario in quanto: “Non si capisce perché la sede di Florence Multimedia ha preso il dell’Urp. E mi chiedo: I servizi dell’Urp dove sono finiti? Perché nel momento in cui si crea una società si elimina un servizio pubblico come l’Urp dove c’erano anche delle postazioni Internet che i disoccupati e gli studenti potevano utilizzare gratuitamente per cercare lavoro. Dove sono andati a finire questi servizi? Sembra poca cosa, ma fa parte della responsabilità di chi mette in essere questa delibera e questa società”.

25/07/2007 14.37
Provincia di Firenze