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VIA LIBERA ALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ PER LA CREAZIONE DI INVASI IDRICI IN PROVINCIA
Approvata mozione della II e III Commissione consiliare

Il Consiglio provinciale ha approvato con 17 voti a favore (la maggioranza di centrosinistra) e 10 astensioni (PRC, Verdi, FI, AN, UDC) la mozione della II e III Commissione consiliare che chiede l’elaborazione di uno studio di fattibilità, entro 5 mesi, sulla localizzazione di siti idonei ad ospitare invasi di dimensioni medio grandi che consentano di immagazzinare e contenere l’acqua durante l’anno (specialmente nel periodo autunnale/invernale) per poi rilasciarla nei periodi di effettiva necessità per usi civili, agricoli e per il sostentamento del deflusso minimo vitale. “La mozione – ha illustrato il Presidente della II Commissione Paolo Londi – parte dalla situazione di crisi idrica più volte sottolineata all’inizio dell’estate, dai cambiamenti climatici che in questi ultimi tempi sono avvenuti e da una costante riduzione della portata del maggior fiume della regione Toscana, l’Arno. La mozione sottolinea che occorre una revisione totale degli acquedotti a livello nazionale perché in alcune realtà la dispersione dell’acqua raggiunge il 40% e, partendo dall’esperienza dell’invaso di Bilancino, propone che la Provincia, coadiuvata dai Consorzi di Bonifica, realizzi dei siti idonei per ospitare degli invasi”. Per Calò (PRC): “L’emergenza idrica non è dovuta ad un generico cambiamento degli effetti climatici ma è dovuta anche da una serie di scelte politiche e amministrative e di interventi di forte antropizzazione dei territori, tant’è vero che i danni alla risorsa idrica sono avvenuti grazie o al disequilibrio idrogeologico ed abbiamo l’esempio dell’Alta Velocità tra Bologna e Firenze ed i milioni di metri cubi di acqua persi nel Mugello o per una intensiva, troppo intensiva e massiccia opera di urbanizzazione in molte zone del nostro territorio come, ad esempio, in Valdisieve”. Lensi (FI) ha sottolineato che: “Occorre intervenire sugli acquedotti comunali che sono dei veri colabrodo. E’ vero che il lago di Bilancino è, certamente, un soggetto di grande importanza per il nostro bacino idropotabile. Però nessuno ha ricordato quanto questi lavori a Bilancino siano stati aspri e duri ed occorre tenerne conto per non ripetere gli stessi errori quando si vanno a realizzare questi piccoli invasi. Infine si torna a parlare dei Consorzi di Bonifica che sono enti di natura squisitamente burocratica, credo che la Provincia dovrebbe assumersi autonomamente questo progetto”. Nascosti (AN) è tornato sui problemi idrici provocati dai lavori per l’Alta Velocità. Non problemi per l’Alta Velocità come scelta infrastrutturale ma per il mancato controllo e per la realizzazione dell’opera. E c’è un solo organo tecnico competente che sovrintende i lavori della Regione: l’Arpat che non ha realizzato appieno il proprio lavoro. L’Alta velocità è un dato di fatto, che però questi lavori potevano essere seguiti meglio, è un altro dato di fatto”. Targetti (PRC) ha ricordato come la legge regionale del maggio scorso dà come compito alle Province di fare un piano sull’uso sostenibile delle risorse idriche ma la mozione così com’è è parziale. Non dice niente di sbagliato ma dobbiamo sollecitare lo studio di fattibilità e fare in modo che siano incrementate le risorse affrontando l’emergenza idrica con annessi e connessi”.

13/09/2007 16.32
Provincia di Firenze