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PROVINCIA DI FIRENZE: IL LICEO GALILEO A “SCUOLA TEATRO”
Con “Medea”, fra conformismo e ribellione

Per la Rassegna “Scuola Teatro” vano in scena alle 21 di domani martedì 13 maggio, al Teatro di Rifredi, gli studenti del Liceo Ginnasio “Galileo” di Firenze, con lo spettacolo “Medea”, da Euripide e Seneca, per la regia di Pietro Bartolini.

Per informazioni e prenotazioni: 0554220361

Medea è uno dei più grandi capolavori dell'arte drammatica e di una attualità sconcertante.Attraverso la veemenza della passionalità di donna e di madre che la spinge in una guerra devastante fra ragione e istinto, il mito di Medea elabora una spietata analisi sui pericoli e le conseguenze che possono manifestarsi quando l'integrità della propria cultura, i vincoli di sangue e le leggi naturali che regolano le relazioni umane vengono sovvertiti.L'azione si svolge a Corinto, dove Giasone, sposo di Medea ed i loro figli sono giunti dopo la conquista del Vello d'Oro. Per desiderio di gloria e di potere Giasone tradisce Medea e sposa Creusa. figlia del re Creante. A causa delle minacce di vendetta dichiarate da Medea al coro delle donne di Corinto, Creante, terrorizzato dalla potenza dell'arte magica di Medea ed in accordo con Giasone, presentendo il male che ne potrebbe derivare, la condanna all'esilio insieme ai figli. La vendetta di Medea è feroce. Invia alla sposa di Giasone una veste avvelenata che una volta indossata si trasforma in uno strumento di morte e di distruzione: Creusa e Creante muoiono fra atroci sofferenze. Per concludere la sua vendetta Medea uccide i figli, sgozzandoli con le sue mani sotto gli occhi di Giasone e fugge sul carro del Sole per rifugiarsi ad Atene.La versione fonde in un'unica rappresentazione le edizioni del mito elaborate da Euripide e da Seneca. Le origini del mito precedenti al tragediografo greco ponevano in gran risalto la componente stregonesca, soprannaturale, di maga e nipote del Sole della figura di Medea.Euripide sviluppa le connotazioni esotiche del personaggio, ne evidenzia la ribellione ai conformismi e ai condizionamenti, mentre Seneca riporta in primo piano l'importanza dei rituali occulti, il lacerante scontro fra ragione e sentimento della donna fino al massacro dei figli sulla scena. Più ampiamente quello che viene rappresentato nella Medea e' l'ipotesi che il male non si compie per ignoranza del bene, ma in modo lucidamente consapevole, e cosi lo scontro fra civiltà quella primitiva., più autentica e feroce, e quella più evoluta, ma corrotta. E' a questa civiltà che Medea sottrae i figli uccidendoli, ed è il motivo erotico la molla da cui si scatena la sua forza dirompente di belva tradita.Gli studenti del Gruppo Teatrale GALILEO sono: Eleonora D'Arrigo, Linda Cocchi, Maria Romiti, Marta Lorini, Beatrice Faldi, Martina Martignani, EIisa Cardosi, Agene Lanza, Serena Franchi, Enrica Patrizio, Martina Surdo, Enrica Fei, Diletta Krausz, Orsetta Sophie Giordo Daria Biagini, Elisa La Ferla, IsabelIa Spagnesi, Alice Baccini, Valentina Botta, Teresa Zaninelli, David Ragazzoni, Samuele Pio, Letizia Macconi, Eugenio Sandri, Martina Bianchi, Giulia Fosco, Bianca Pezzati, Camilla De Carli, Lorenzo Massai, Caterina Longo, Chiara Donnini, Giulia Chemeri, Francesca FrancoIini, Martina Verna, Ester Stefànelli, Valentina Mariotti, Letizia Donati, Olivia Bottai, Natasha Caserta, Annalisa Papa, Gloria Amaranti, Angelica Bartoletti, Carlotta SantoroInsegnante responsabile: Maria Pezzati.

12/05/2003 11.18
Provincia di Firenze