L’ASSESSORE NIGI HA RISPOSTO AD UNA INTERROGAZIONE DI AN SULLA LOCALITÀ FERRALE A FIRENZE
Riguarda l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto di demolizione autoveicoli fine vita
L’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto ad un’interrogazione, a risposta scritta, di Alleanza Nazionale in relazione alla variante Prg “Parco degli Animali” in località Sollicciano, a Firenze. I consiglieri Massai, Nascosti e Sensi, poiché l’area, pur esterna al perimetro delle aree storicamente inondate, si trova vicina al perimetro stesso e si prescrive di realizzare il piano di calpestio dei fabbricati della zona rifugio e della zona sanitaria ad una quota dell’attuale parco di campagna di almeno 50 cm, chiedevano di sapere, in relazione all’autorizzazione dell’impianto di demolizione autoveicoli fine vita da realizzarsi in località Ferrale, se esiste una prescrizione simile a quella descritta; se sono previste quote di livello per suddetto impianto; se l’impianto in oggetto si situa in area interessata dall’alluvione del 1966 e se, nel caso, quale livello hanno raggiunto le acque esondate. L’assessore Nigi, rispondendo, precisa che: “La Provincia, visto che la superficie ricade in area vincolata del Piano di assetto idrogeologico, ha appositamente convocato gli uffici comunali competenti in materia di urbanistica e idraulica. Il rappresentante della Direzione Nuove Infrastrutture Servizio attività geologiche e Valutazione Impatto Ambientale del Comune di Firenze ha esposto questo parere: La questione relativa all’ubicazione dell’impianto in area classificata come PI3 dal P.A.I. è stato già affrontato in sede di Conferenza di servizi per la V.I.A.. A seguito delle successive integrazioni presentate, con la realizzazione progettuale di una serie di casse di espansione conseguenti al rialzamento dell’area per la messa in sicurezza rispetto ad un tempo di ritorno duecentennale per la compensazione delle modifiche al coefficiente udometrico conseguente all’impermeabilizzazione dell’opera e alla necessità di rispettare i tempi di ricezione nel canale principale (Fosso Dogaione) rispetto alla sua intermittenza di scolo. Pertanto si esprime parere favorevole rispetto all’inserimento dell’intervento in Area classificata PI3 del P.A.I., confermando le prescrizioni ed indicazioni riportate in sede di conclusione della procedura di V.I.A.
Da parte della Provincia tutto ciò è stato ripreso e ribadito nell’atto di autorizzazione, in una specifica prescrizione che vieta espressamente l’inizio dell’attività prima che siano stati realizzati gli interventi a protezione del rischio. Gli uffici autorizzanti hanno pertanto preso atto che l’aspetto del rischio idraulico è stato attentamente valutato dagli uffici competenti, e che nessuno di essi ha fatto pervenire alcuna osservazione. Infine, riguardo all’alluvione del 1966 – conclude la risposta l'assessore Nigi – si precisa che l’area del Ferrale è stata effettivamente interessata dall’evento, ma non è possibile conoscere quale livello o quota sia stato raggiunto dalle acque esondate, in quanto la rilevazione, almeno per quanto riguarda le aree esterne al centro storico, è stata effettuata attraverso le foto aeree dell’epoca”.