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AN SULL’EMERGENZA LUPI NEL MUGELLO
Presentata mozione

L’emergenza lupi nel Mugello sta assumendo contorni sempre più inquietanti. I casi di attacchi da parte di lupi a pecore, capre e vitelli al pascolo continuano a verificarsi. Soltanto nella Comunità Montana del Mugello sono stati calcolati 500 capi di bestiame uccisi.
Alleanza Nazionale ha presentato una mozione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso la Regione Toscana affinché sia modificata la legge regionale attualmente in vigore in materia, che non soltanto non è in grado di far fronte al problema, ma addirittura, è risultata peggiore rispetto alla passata normativa.
“Da quanto abbiamo appreso dagli allevatori del Mugello – spiegano i Consiglieri Provinciali di An Guido Sensi e Nicola Nascosti – il “problema lupi” è molto serio e desta viva preoccupazione tra la categoria. Gli attacchi dei lupi avvengono anche in prossimità di abitazioni e a bassa quota, raggiungendo anche il lago di Bilancino”.
“Nella nuova legge regionale del 2005 sono previsti solamente dei contributi per sottoscrivere polizze assicurative, che non soltanto ricoprono l’80% dei danni causati dalla morte del bestiame, ma sono riservati ai grandi allevatori escludendo gli imprenditori domestici. Sul fronte economico, bisogna ricordare che la morte degli animali va ad incidere sulla produzione complessiva dell’allevatore, perché un capo di bestiame morto, comporta un deficit nella produzione derivata, per esempio del latte. Ma non solo, capita spesso che gli animali seppur non uccisi dai lupi, vengano comunque feriti e questo comporta, da parte degli allevatori, la necessità di sostenere delle spese per il medicamento degli stessi. I problemi più significativi sono stati segnalati dagli allevatori del biologico, che avendo bisogno di grossi spazi per il pascolo, hanno difficoltà oggettive a recintare il perimetro, ed hanno il pascolo maggiormente esposto al rischio di attacchi da parte dei lupi”.
“Nella mozione che abbiamo presentato in Consiglio, impegneremo quindi la Giunta affinché si attivi nei confronti della Regione, per rivedere la legge regionale. Nello specifico, affinché vengano inseriti dei dispositivi tali da garantire che i rimborsi assicurativi vengano eseguiti sulla base del valore effettivo riscontrabile dalle fatture di pagamento del capo di bestiame e non più sui parametri contenuti nelle tabelle SMEA e siano introdotte procedure più snelle, eliminando quindi i bandi che dilatano i tempi, per la l’assegnazione dei fondi. Siano previsti rimborsi che coprono la totalità delle spese sostenute dagli allevatori per lo smaltimento delle carcasse animali. Ed inoltre, a prevedere dei contributi anche per lo smaltimento delle carcasse animali, ad oggi a carico degli allevatori. Ed infine, per garantire l’incolumità delle greggi, ma anche degli abitanti del Mugello, abbiamo chiesto che sia attivato un contenimento della presenza dei lupi sul territorio, cosa che attualmente manca. Trovando una soluzione reale a questo problema, garantiremo non soltanto la tranquillità degli allevatori del Mugello, ma tuteleremo anche una presenza significativa della produzione di una zona caratterizzante il nostro territorio che incide sul tessuto economico di tutta quanta la Provincia”.

Piergiuseppe Massai Nicola Nascosti Guido Sensi


Il testo integrale della mozione: Emergenza lupi nel Mugello

IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Visti:
i numerosi casi di attacchi a svariati bestiami di allevamento perpetuati dai lupi nella zona del Mugello.
Considerato che:
tale situazione sta assumendo contorni sempre più preoccupanti e che ad oggi il numero dei capi uccisi è pari a circa 500, comprensivi di equini bovini ed ovini.
Considerato che:
gli allevatori del Mugello denunciano delle deficienze relative alla nuova normativa regionale, la quale non risulta essere in grado di indennizzare gli imprenditori per i danni causati dagli attacchi dei lupi e si è rivelata inefficiente nel favorire gli interventi di miglioramento per i sistemi di guardiana
Considerato che:
la normativa regionale vigente in materia è la legge regionale n. 26/2005, che ha sostituito la precedente legge n. 72/1994, e che le disposizioni maggiormente contestate dagli allevatori sono le seguenti:
- possibilità di accesso per i soli contributi da destinarsi alla sottoscrizione di polizze assicurative
- che tali contributi sono concessi fino ad un massimo del 80% del costo dei premi per contratti assicurativi.
- che tali polizze non rimborsano i danni indotti causati dalla morte del capo di bestiame ( quali ad esempio ferite gravi, aborto, perdita lattea)
- che i parameri di riferimento per i rimborsi assicurativi sono calcolati sulla base di tabelle Smea che sottostimano il valore effettivo della perdita del capo di bestiame
- che i contributi assicurativi stanziati dalla Regione Toscana e trasferiti alla Provincia e alla Comunità Montana sono esigui e non coprono il fabbisogno totale
- che le procedure per accedervi si basano su bandi di gara e sono quindi sono lunghe
- che per l’accesso ai contributi l’allevatore è tenuto a dover dimostrare di aver provveduto con interventi di prevenzione, quali recinzioni o sistemi di video sorveglianza
- che gli allevatori domestici sono esclusi dall’erogazione di tali contributi
- che per tali interventi di prevenzione sono disponibili contributi insufficienti
- che l’utilizzo dei cani non è più catalogato come intervento di prevenzione
- che lo smaltimento delle carcasse, divenuto obbligatorio, è rimborsato solo in una piccola percentuale rispetto ai costi reali sostenuti dagli allevatori, che nel procedere a questi interventi devono avvalersi di strutture dotate di certificazioni
- che per quanto concerne i contributi relativi alle recinzioni, sono stati introdotti dei parametri relativi alle dimensioni del territorio da recintare, escludendo gli allevatori che necessitano di aree estese per il pascolo del proprio bestiame.
Considerate inoltre:
Le denunce dei cacciatori che hanno rilevato che la presenza dei lupi ha inciso sulla qualità e quantità della fauna selvatica della zona
Considerato infine che:
la normativa vigente si è palesemente dimostrata incapace di gestire la situazione di emergenza venutasi a creare nel Mugello e che tale circostanza incide pesantemente sulla produzione locale
Impegna Il Presidente della Provincia
Affinché si attivi presso la Regione Toscana per una revisione generale della legge regionale in materia al fine di tutelare la presenza significativa degli allevatori di una zona quale è quella del Mugello, caratterizzante il nostro territorio e che incide sul tessuto economico di tutta quanta la Provincia.
Nello specifico, al fine di garantire specifici interventi finanziari a favore degli imprenditori agricoli che esercitano l’allevamento, si impegna ad attivarsi per introdurre disposizioni talli affinché:
- I rimborsi assicurativi vengano eseguiti sulla base del valore effettivo riscontrabile dalle fatture di pagamento del capo di bestiame e non più sui parametri contenuti nelle tabelle SMEA
- Siano introdotte procedure più snelle, eliminando quindi i bandi che dilatano i tempi, per la l’assegnazione dei fondi
- Siano previste maggiori disponibilità finanziarie per i contributi relativi alla prevenzione
- Siano reintrodotti i contributi per l’acquisto di cani da guardia
- Siano eliminati i parametri concernenti le dimensioni delle recinzioni che ad oggi escludono gli allevamenti che necessitano di grandi spazi per il pascolo
- Siano previsti rimborsi che coprono la totalità delle spese sostenute dagli allevatori per lo smaltimento delle carcasse animali
- Sia garantito il contenimento del numero dei lupi

I CONSIGLIERI PROVINCIALI
Piergiuseppe Massai Nicola Nascosti Guido Sensi

23/11/2007 15.24
Consiglio provinciale di Firenze - Gruppo AN