LOTTA ALLA PRECARIETÀ E PER LA SICUREZZA SUL LAVORO
Approvata, dal Consiglio provinciale, mozione della VI Commissione consiliare
Il Consiglio provinciale ha approvato, con 22 sì e 2 no, la mozione della VI Commissione consiliare sulla “Lotta alla precarietà e per la sicurezza sul lavoro”. Il documento impegna la Giunta a:
presentare un crono-programma operativo per la concreta attuazione degli impegni presi con gli atti sopra richiamati, con particolare riferimento a:
1.a) porre un freno al ricorso alle esternalizzazioni dei servizi, anche attraverso un’analisi di quelli già esternalizzati, al fine di verificare la concreta possibilità e la convenienza di una loro ricollocazione all’interno della struttura dell’Ente;
1.b) limitare la pratica dei subappalti attraverso una puntuale e rigorosa verifica che gli stessi avvengano nel pieno e assoluto rispetto delle disposizioni di legge:
estendendo alle imprese subappaltatrici gli stessi obblighi dell’impresa aggiudicataria, con riguardo alle norme sulla sicurezza e regolarità del lavoro;
richiedendo al contraente l’elenco dei prezzi unitari relativo alle lavorazioni oggetto di subappalto ai fini della verifica degli obblighi di legge, verificando, con report semestrali a cura degli assessorati competenti, lo stato dei subappalti all’interno dei progetti nei valori previsti dal protocollo d’intesa richiamato in narrativa;
1.c) procedere all’affidamento degli appalti secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, privilegiando nell’offerta tecnica tutti gli aspetti relativi alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;
2. realizzare, nell’ambito delle competenze della Provincia, iniziative legate alla formazione, allo svolgimento di volontariato, al sostegno per la creazione di imprese individuali come aiuto ai lavoratori per i periodi di non lavoro e contro la ricattabilità dei lavoratori costretti ad accettare condizioni umilianti;
3. porre in essere, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative a sostegno delle persone che, per un pe-riodo della loro vita, vivono, a causa della perdita del lavoro, una condizione di precarietà;
prevedere iniziative a sostegno di precari e disoccupati, ivi compresi i cittadini immigrati, attraverso l’attività dei CPI;
rendere più incisiva la propria azione in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro, attraverso la formazione professionale, i CPI e la verifica del rispetto degli impegni assunti in materia nel Patto per lo Sviluppo dalla parte datoriale;
dare attuazione alle competenze e alle funzioni, così come saranno definite dalle norme attuative della Legge 123/2007.