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CONSIGLIO PROVINCIALE SULLA SCUOLA
Approvata mozione del PD. Respinte mozioni della Sinistra Arcobaleno e di FI, AN, UDC

Il Consiglio provinciale, dopo un ampio dibattito sui temi della scuola, ha approvato, con 15 sì e 9 no, una mozione del gruppo del Partito Democratico che impegna la giunta: “A continuare a stanziare risorse finanziarie adeguate per l’edilizia scolastica finalizzati alla riqualificazione delle strutture esistenti e alla costruzione di nuove aule, con particolare attenzione alla sicurezza delle strutture (adeguamento alla legge 626) e delle persone e all’ambiente in relazione all’uso di tecniche bio-architettoniche e al risparmio energetico; crediamo importante muoversi nella direzione di avere un campus scolastico per ottimizzare servizi educativi, formativi, culturali e ricreativi nell’ottica dell’area metropolitana; incrementare gli stanziamenti di risorse per il diritto allo studio, per quello che ci compete oltre a Regione e Comuni, viste le difficoltà economiche di tante famiglie al fine di perseguire pari opportunità di accesso; per le politiche di integrazione ed handicap, lavorare ad un nuovo accordo di programma tra gli enti interessati (Provincia Regione Comuni Asl Uffici scolastici) per l’integrazione scolastica dei ragazzi portatori di handicap della scuola media superiore nella direzione, non solo dell’abbattimento delle barriere architettoniche e della formazione ma nell’inserimento in bilancio di risorse per sostenere progetti, non solo della Provincia, adatti a rispondere al crescente numero, soprattutto degli ultimi anni, di ragazzi “difficili” con problemi di disagio psichico, comportamentale, ambientale; fare la nostra parte anche per ciò che riguarda la formazione degli insegnanti alle prese con la multietnicità delle classi; sostegno ai progetti che vanno nella direzione di contrastare l’abbandono scolastico. Riqualificare la raccolta dati dell’Osservatorio Scolastico, nato nel 2002, in relazione ai flussi, per il coordinamento degli orientamenti e trasporto degli studenti. Fare in modo che questi siano disponibili nei tempi e nei modi giusti per chi deve programmare, decidere e fare. Qualificare il piano dell’Offerta formativa in senso educativo, inserendo anche argomenti di educazione “dello star bene e in salute” rispetto all’alimentazione, attività fisica, affettività, dipendenze, sicurezza, ambiente. Favorire la costituzione dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, soprattutto verso la formazione dei genitori e delle famiglie, perché si possa ricostruire un nuovo patto di collaborazione tra scuola e famiglia. Sostenere l’azione per ridare peso e valore, accanto ai licei, agli istituti tecnici e professionali di stato, in un sistema nazionale, articolato sul territorio, di istruzione tecnica, anche di livello superiore. A questo proposito perseguire con determinazione sulla strada, già intrapresa, di avere nella nostra Provincia un Polo Tecnico Professionale rivolto al settore moda e turismo, ma anche all’innovazione in tema di ambiente e mobilità”.
Respinta, con 4 sì e 20 no, la mozione della Sinistra Arcobaleno che chiedeva: “Di stanziare risorse finanziarie adeguate per l’edilizia scolastica finalizzate a rispondere alle necessità di nuove aule, alla sicurezza delle strutture e delle persone e all’ambiente in relazione all’uso di tecniche bio-architettoniche e al risparmio energetico; progettare nuovi insediamenti scolastici ponendo attenzione al rapporto scuola-territorio soprattutto nelle zone prive di strutture (come ad esempio Campi Bisenzio); intervenire per una definizione territoriale complessiva dei Piani di Offerta Formativa in modo da arginare la competizione tra istituti all’accaparramento degli alunni-utenti e per definire criteri di omogeneità nella diffusione dei singoli indirizzi; incrementare gli stanziamenti di risorse per il diritto allo studio, anche alla luce delle crescenti difficoltà economiche di un numero sempre più grande di famiglie, al fine di perseguire pari opportunità di accesso; dare piena attuazione all’Accordo di Programma provinciale dell’aprile 1995 per garantire l’integrazione scolastica dei soggetti diversamente abili; costituire uno specifico fondo per sostenere progetti e percorsi rivolti al “disagio sociale” e all’inserimento degli alunni stranieri; riqualificare la raccolta dati dell’osservatorio scolastico in relazione ai flussi, coordinamento sugli orientamenti e trasporto degli studenti; qualificare il piano dell’offerta formativa in senso educativo inserendo anche argomenti di educazione sessuale, contro la violenza alle donne, civica, alla multiculturalità, alimentare, fisica; favorire la costituzione dei centri provinciali pubblici per l’istruzione degli adulti e sostenere la diffusione dei corsi serali per lavoratori che ad oggi sono in larga parte costretti a rivolgersi a scuole private con alti costi e per una pessima qualità didattica; reperire le risorse economiche, o a trovare le condizioni, per sostenere spazi autogestiti dagli studenti per l’orientamento, il sostegno scolastico e le attività creative quali saggi e spettacoli di fine anno per le scuole che attuano attività artistiche e culturali.
Respinta anche la mozione di FI, AN, UDC che chiedeva: “Di utilizzare in modo proficuo i dati forniti dall’ Osservatorio Scolastico Provinciale, le cui mansioni sono state recentemente trasferite dall’Ente a Linea Comune Spa, che trova nella collaborazione con l’Università di Firenze le necessarie sinergie operative ma non ha però ancora ricevuto dall’Ente le indispensabile indicazioni su come riorganizzare, leggere ed interpretare i dati raccolti al fine di una loro lettura che indirizzi proficuamente e tempestivamente le future scelte di edilizia scolastica dell’Ente, in funzione dell’orientamento delle iscrizioni e dell’aumento/diminuzione delle stesse; portare a termine nei tempi più brevi possibili il programma di realizzazione delle nuove aule necessarie per coprire il fabbisogno, e degli interventi di manutenzione straordinaria attualmente in corso. A tale proposito, il Consiglio ritiene della massima importanza chiarire, tramite un rapporto diretto con il rappresentante del Settore Edile presso l’Associazione Industriali della nostra Provincia, quali siano gli ostacoli che si sono finora opposti ad una maggiore partecipazione da parte delle imprese edili del territorio alle gare di appalto promosse dalla Provincia, partecipazione che, ovviamente a condizioni di parità di offerta e di risparmio economico, sarebbe invece proprio negli interessi dell’Ente ricercare per ovvi motivi di praticità e di razionalizzazione dei rapporti, come è dimostrato dal caso eclatante dell’istituto Vasari di Figline Valdarno; tenere in debito conto le legittime preoccupazioni espresse dai dirigenti di istituto sulle problematiche connesse con la corretta applicazione della Legge 626, normativa che vede gli stessi dirigenti responsabili della sicurezza nei propri istituti; in particolare, Il Consiglio ritiene della massima importanza monitorare la situazione, così come segnalato dai dirigenti, della sicurezza in quegli edifici scolastici dove si trovano attualmente a convivere più scuole in attesa che siano consegnati i nuovi spazi attualmente in costruzione; tale proposito, e data l’importanza delle questioni attinenti alla sicurezza negli edifici scolastici, il Consiglio richiede, al competente assessore, di fornire periodicamente comunicazioni sull’argomento, evidenziando le problematiche via via emerse e le soluzioni via via adottate; monitorare con attenzione e valutare, operando prima dell’eventuale rinnovo i necessari correttivi, i contratti di global service che l’Ente ha stipulato relativamente alla manutenzione ordinaria ed agli interventi minori di manutenzione straordinaria, dato che i dirigenti scolastici segnalano che i tempi di intervento sono ancora lunghi e che le risposte fornite non sempre soddisfacenti; definire nei tempi più brevi possibili il progetto relativo al nuovo Liceo Artistico da realizzare nel complesso di Sant’Orsola perché, avviandosi a scadenza nel prossimo anno il mandato amministrativo, si possa aver completato la fase progettuale avviando così la fase realizzativi di tale istituto, la cui realizzazione, oltre a risolvere un problema ormai annoso, consentirà anche la definitiva ricollocazione e ridefinizione della sede di altri istituti.
Inoltre, il Consiglio, avendo preso atto che la quasi totalità delle Scuole Medie Superiori della Provincia è fortemente indebitata con l’Ente per il pagamento di canoni TARSU pregressi anche per decine di migliaia di euro impegna la Giunta a trovare, di concerto con i rappresentanti dei singoli istituti, una soluzione compositiva della questione che non penalizzando le scuole, non faccia poi ricadere sugli alunni e sulle famiglie il peso di tale grave situazione debitoria.
Per quanto attiene alla delega in materia di Pubblica istruzione e Formazione, il Consiglio impegna la Giunta a riconsiderare il ruolo di pressoché totale preminenza attualmente riservato agli interventi sul disagio e sulla difficoltà di integrazione nell’ ambito dell’ offerta formativa e progettuale e ripensare la normalità come luogo di intervento e di diffusione di messaggi positivi per la lotta alla marginalità; rivedere i propri progetti formativi integrandoli con proposte che propongano interventi di sostegno e di approfondimento all’ apprendimento ed alle conoscenze, a completamento dei percorsi curricolari che vengono svolti in classe e che vadano nella direzione di un innalzamento e miglioramento del livello dei saperi degli alunni delle nostre scuole; raccordare e valorizzare proficuamente secondo le diverse competenze le eccellenze del volontariato della formazione presenti sul territorio per una programmazione di interventi didattico–formativi che coinvolgendo anche gli adulti e le famiglie, cerchino di dare una risposta effettiva ed efficace ai problemi dell’isolamento e della marginalità; utilizzare lo strumento del giornalino “Otto e Mezzo”, che potrà così trovare una concreta finalità, per promuovere una indagine sulla qualità percepita nelle scuole della nostra provincia, allo scopo di avere una risposta diretta dagli studenti su quali siano le loro aspettative nei confronti della scuola e sul livello di soddisfacimento dei loro bisogni di educazione e di apprendimento; definire il progetto di un Polo Tecnico Professionale di eccellenza per la nostra provincia, che riprendendo un’intuizione del Ministro Moratti, fatta propria dal Ministro Fioroni, si collochi tra la scuola superiore e l’università, e rilasci diplomi riconosciuti e validi per l’ inserimento nel mondo del lavoro. Tale nuova istituzione può rappresentare la risposta alle richieste di figure professionali di sufficiente educazione generale e specifica conoscenza di “saper fare” delle quali il mercato ha più volte espresso la necessità. A tale proposito il Consiglio ritiene che, dovendo indicare una specifica caratterizzazione di area professionale per un polo di tale genere, la nostra Provincia non possa che esprimere la propria inequivocabile vocazione alla creatività della Moda e dell’ Artigianato, settori per i quali è nota in tutto il mondo, lasciando specificità più aleatorie e di minore identificazione con il territorio ad altre province meno caratterizzate e dotate della nostra”.

18/03/2008 15.58
Provincia di Firenze