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L’ACQUA POTABILE INQUINATA A SAN CASCIANO VAL DI PESA
L’assessore Nigi ha risposto ad una domanda d’attualità di Ragazzo (Verdi)

Sul caso di contaminazione dell’acqua potabile dell’acquedotto pubblico che ha interessato parte del comune di San Casciano l’assessore all’Ambiente Luigi Nigi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Luca Ragazzo (Verdi). “La mattina del 13 marzo, a seguito di alcune segnalazioni di maleodoranze dell’acqua potabile, Publiacqua ha subito provveduto ad effettuare le prime analisi ed a richiedere al Sindaco un’ordinanza di non potabilità, che è stata immediatamente emessa, e ad avvertire la popolazione interessata. Dal giorno stesso è intervenuta l’Azienda sanitaria locale. In sintesi, le numerose videoispezioni delle tubature e analisi hanno portato a spiegare quanto è successo: il collettore fognario delle acque reflue del Bargino aveva disperso materiale nel terreno in un punto dove passa la tubazione in acciaio dell’acquedotto consortile e dove la corrosione aveva provocato un foro. Si è trattato della fognatura, mentre è stata esclusa la presenza di fonti di inquinamento di altra origine. La tempestività dell’intervento iniziale, pure importante per la salute degli abitanti, non è bastata ad evitare i disagi della popolazione, rimasta a lungo senza acqua potabile. L’Amministrazione provinciale cura la tutela delle acque esclusivamente attraverso la disciplina dell’uso delle risorse idriche e la gestione e il controllo degli scarichi. Gestiamo le autorizzazioni allo scarico fuori fognatura, conosciamo il quadro degli impianti di fognatura per autorizzare punti di scarico temporanei in casi di emergenza. Ci occupiamo, infine, delle autorizzazioni e concessioni al prelievo e all’uso della risorsa idrica, però solo sotto il profilo quantitativo della razionalità e sostenibilità degli atteggiamenti. Sono i Comuni, riuniti in comunità di ambito, gli ATO, che attraverso la società di gestione e le aziende per la salute tutelano la qualità dell’acqua potabile e il funzionamento del sistema fognario e di depurazione. La Provincia non ha accertato con analisi lo stato di inquinamento dell’acqua a San Casciano né al momento della contaminazione né successivamente e non è neppure a conoscenza di azioni di risarcimento o di comunicazione del danno da parte di Publiacqua poiché non aveva questi obblighi”. Ragazzo ha ribattuto che: “Dispiace non avere ulteriori informazioni perché speravo in un’azione informativa da parte della Provincia. Se la mettiamo dal punto di vista delle competenze, dobbiamo fermarci qui. Diamo interpretazioni restrittive, siamo nel pieno della legge e delle competenze della Provincia, ma un Consigliere, come anche un Assessore, che guarda un fenomeno, come in questo caso un problema di inquinamento di una parte della popolazione, può sempre approfondire e dare segnali di attenzione e di presenza su queste problematiche. Speriamo, a questo punto, che sia Publiacqua che il Comune, che l’ATO, quindi gli organi direttamente competenti su questa questione, abbiano fatto tutto il possibile e stiano facendo tutto il possibile per rispettare la legge e la salubrità dell’acqua, cosicché i cittadini possano godere appieno del servizio che pagano”.

15/04/2008 14.10
Provincia di Firenze