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I PROBLEMI AL CARCERE FEMMINILE DI CUSTODIA ATTENUATA DI EMPOLI
La Consigliera Campi ha relazionato, in Consiglio provinciale, sulla situazione chiedendo il rispetto dei protocolli d’intesa sottoscritti

La Consigliera Gloria Campi (SD) è tornata, in Consiglio provinciale, anche a nome dei consiglieri Targetti, Verdi, Calò (PRC), Ragazzo (Verdi), Marconcini e Lazzerini (PDCI) sul carcere femminile di custodia attenuata di Empoli dopo l’audizione che c’è stata, la scorsa settimana, con il Garante delle carceri del Comune di Firenze, il dott. Corleone. “Siamo venuti a conoscenza che il Carcere di custodia attenuata femminile di Empoli non viene riconvertito, come era stato ventilato, in Casa di Cura e custodia per problemi mentali femminili. E questo è positivo, visto che andiamo a dismettere anche l’Opg di Montelupo. Ricordo che la dismissione dell’Opg di Montelupo Fiorentino è stato uno degli obiettivi che questa Provincia aveva teso a perseguire. Se c’è la chiusura dell’Opg di Montelupo non si capiva come mai, invece, si andava nella direzione di riconvertire la realtà al femminile in una situazione similare a quella che viene chiusa. Rimane il problema dell’utenza del carcere femminile – ha spiegato Gloria Campi – e rimane da capire: se la struttura non viene riconvertita in casa di cura e rimane la situazione quale quella attuale di una pochezza, di una sottostima e di una sottovalutazione del carcere stesso che fine farà quel tipo di esperienza? In una discussione, molto vasta e molto interessante, con il dott. Corleone, abbiamo ribadito che la Provincia di Firenze, con la Regione Toscana, con enti locali e la realtà penitenziaria ha firmato protocolli d’intesa che prevedono determinate cose da realizzare all’interno di queste strutture. In questo protocollo d’intesa si fa riferimento ad un protocollo generale dove vi è un’applicazione dei criteri in maniera restrittiva rispetto a chi deve andare dentro queste strutture. Questo vale sia per il carcere al femminile, sia per Solliccianino. Chiediamo alla Provincia – ha concluso Gloria Campi – di verificare lo stato delle cose e ripuntualizzare, con i contraenti del protocollo stesso, i criteri ed il modo di acquisire le persone che devono entrare all’interno di queste strutture”.

22/04/2008 13.11
Provincia di Firenze