IL CONSIGLIO PROVINCIALE CHIEDE LA FINE DELL’EMBARGO E DELL’ASSEDIO DI GAZA
Approvata mozione di SD, Verdi, PRC, PDCI, emendata dal PD
Approvata, con 20 sì e 2 no (AN e UDC) la mozione di Campi (SD), Ragazzo (Verdi), Targetti, Calò, Verdi (PRC), Marconcini e Lazzerini (PDCI), emendata da Gori (PD), sulla fine dell’embargo e dell’assedio a Gaza. “L’escalation di queste settimane in Medio Oriente – ha spiegato Gloria Campi in Consiglio provinciale – è il fallimento di una politica sciagurata dell’occupazione israeliana da una parte ma anche dall’avventurismo militare della fazione più dura di Hamas. Il rappresentante O.N.U. per i diritti umani nei territori ha posto con forza e urgenza la priorità di porre fine alla violenza affermando, tra l’altro, che fino ad ora l’O.N.U. è stato impossibilitato dagli Stati Uniti, dall’Europa e da Israele ad avviare contatti con Hamas, e ciò non ha permesso alle Nazioni Unite di espletare quello che è il suo mandato principale, cioè vale a dire il mantenimento della pace. Dobbiamo chiedere, con forza, in questo 60° anniversario della carta dei diritti umani che venga meno questo assedio e questa situazione nella striscia di Gaza”. Anche per Gori: “Non è possibile tenere in isolamento, soprattutto economico, così stringente e ferreo un’intera popolazione come quella di Gaza; noi lo riteniamo controproducente al processo di pace, riteniamo che vi siano motivazioni di natura militare, da parte del governo israeliano, che possano anche essere comprese ma giudichiamo comunque un errore questo tipo di isolamento”. Per Targetti: “Qualsiasi aumento dell’isolamento degli insediamenti nella striscia di Gaza, provoca delle difficoltà di vita nella popolazione e questo è il maggiore ostacolo alla realizzazione di una pace duratura. Oggi l’obiettivo due popoli, due stati significa dare tendenziale dignità ai due stati, non è uno stato dignitoso quello dove la popolazione non è in grado di muoversi liberamente e deve passare continui checkin. Se non allentiamo questa situazione non ci sarà nessun processo duraturo di pace quindi, riteniamo importante lanciare una richiesta, da parte di questo Consiglio provinciale ai vari livelli istituzionali, perché si operi contro la logica dell’embargo e del peggioramento delle condizioni di vita”. Massai (AN) ha, invece, sottolineato che: “Sulla vicenda israelo-palestinese si finisce sempre per parlare per fatti e per momenti. Occorre una discussione globale e generale sulla vicenda. Nel documento non troviamo parole di condanna per Hamas, che è un movimento terroristico fatto di assassini. E’ vero che Hamas ha vinto le elezioni ma è anche vero che mai la riconoscerà Israele. Questo è il dato di fatto, e su questo ci troviamo in posizioni diametralmente opposte”. Infine Marconcini: “I palestinesi hanno spudoratamente e smaccatamente ragione rispetto a tutta una serie di prese di posizione che dovrebbero essere rispettate. Nessuno vuole mettere in discussione l’esistenza dello stato di Israele: sappiamo che gli israeliani sono persone degnissime ma quando colpiscono i palestinesi, gli israeliani attuano operazioni di guerra”.