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LEGAUTONOMIE A CONVEGNO L’8 E IL 23 MAGGIO
Al centro il rapporto tra Pubblico e Privato alla luce del nuovo Piano della Toscana

Il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, vice Presidente di Legautonomie Toscana, il sindaco di Collesalvetti Nicola Nista e la Presidente della Inu Toscana (Istituto nazionale di Urbanistica) Silvia Viviani, hanno presentato stamani nella sede della Provincia di Firenze il convegno regionale ‘Pubblico e privato nella nuova stagione di governo del territorio’, che si terrà in due sessioni: l’8 maggio a Collesalvetti (Livorno) e il 23 maggio a Bagno a Ripoli. “Il nuovo Piano della Toscana – dicono i promotori - basato sulla conoscenza e sulla partecipazione, orientato alla sostenibilità e alla realizzazione di obiettivi strategici, preventivamente valutato negli effetti indotti, deve essere capace di suscitare politiche innovative, attraverso le quali la Pubblica Amministrazione governa non più l'urbanistica, ma i destini del proprio territorio”. In questo scenario, al cui interno la programmazione e la pianificazione territoriale divengono attività permanenti e ordinarie, è di fondamentale importanza “stimolare l'iniziativa privata, chiamandola a superare la logica delle ‘occasioni’ e ad attuare le scelte di Piano: non in una logica subalterna, ma tenendo saldamente in mano le redini del governo in una chiara distinzione di ruoli, con obiettivi definiti, regole condivise, capacità di selezione e di scelta”. Questa politica è tesa a mettere al centro del sistema il ruolo del Piano pubblico ma è preoccupata, allo stesso tempo, di mettere in moto i soggetti privati, “purché capaci di accettare la concorrenza e di privilegiare il reddito nei confronti della rendita parassitaria”. Ciò è tanto più necessario “in un periodo come l'attuale, che vede fortemente ridotte le capacità di spesa delle Pubbliche Amministrazioni e che necessita, conseguentemente, di un maggiore apporto degli investimenti privati”. Il convegno prenderà in esame le diverse forme del partenariato pubblico-privato rese possibili dal nuovo Piano della Toscana. “La più recente normativa regionale in materia di pianificazione, gestione e sviluppo del territorio, con i suoi vari strumenti attuativi, supera la vecchia concezione urbanistica dell’‘elaborazione dei piani regolatori’ – spiega Bartolini - e va a comprendere e riguardare la globalità dei processi di sviluppo del territorio nella sua accezione più ampia: urbanistica e fisica, sì, ma anche sociale, del welfare, turistica, economica, culturale, in altre parole ‘a tutto tondo’. È cambiato dunque radicalmente l’approccio che una pubblica amministrazione deve avere nella programmazione territoriale e, in tale contesto, nel rapporto con il privato, perché ci sono novità grosse ancora non assimilate dalle strutture e forse nemmeno da tutti gli amministratori pubblici e dallo stesso mondo dell’economia e dei soggetti privati. A che cosa ci riferiamo? Per esempio, alla decadenza delle previsioni, sia pubbliche, sia private, entro i cinque anni successivi all’approvazione del piano operativo. Ma pensiamo anche ai termini quali ‘comparto’ (come insieme di territori) e ‘perequazione’, oppure alla strategia di concorrenza tra soggetti privati su progetti significativi, alle gare che il pubblico lancia su determinate aree in una concorrenza fra privati. Sono nuove concezioni che necessitano di approfondimenti e di pubbliche amministrazioni (amministratori, tecnici, dirigenti) preparate e all’altezza di questa nuova sfida.
“Importante è il passaggio, soprattutto per i Comuni, dalla gestione dell’urbanistica al governo vero e proprio del territorio, in una situazione di carattere complessivo”, commenta Nicola Nista. Si parte da un piano economico e da una strategia pensata per lo sviluppo sostenibile del territorio, ai quali poi si piegano gli strumenti urbanistici per la loro realizzazione.
Per fare questo, le risorse pubbliche non bastano, ed è qui che interviene la nuova normativa, che consente una forte sinergia tra pubblico e privato: piano pubblico e progetti realizzati da privati. Occorre creare le condizioni perché i privati possano investire, ma con un ritorno pubblico di carattere generale.
Questo aiuta anche gli enti, la cui disponibilità di spesa è sempre ridotta, a realizzare i propri obiettivi.


Segreteria organizzativa:
Piazzastudio
telefono-fax: 055.35.37.41
e-mail: piazzastudio.staff1@libero.it



Questo è il programma del convegno

Prima giornata - 8 maggio - Collesalvetti
9.30 Apertura dei lavori
conduce Luciano Piazza (INU Toscana)
Nicola Nista (Sindaco di Collesalvetti)
Alessandro Cosimi (Sindaco di Livorno)

Il rapporto impari tra pubblico e privato
nella strumentazione urbanistica nazionale
Carlo Alberto Barbieri (Politecnico di Torino - INU)

Il nuovo piano della Toscana
Silvia Viviani (Presidente INU Toscana)

Pausa caffè

Piano pubblico e progetti privati
Tavola rotonda con

Luciano Bartolini (Sindaco di Bagno a Ripoli)
Riccardo Conti
(Assessore “Territorio e infrastrutture” Regione Toscana)
Domenico Lapenta (ANCE Toscana)
Edoardo Longa (Assoimmobiliare)
Adolfo Moni (ARCAT Legacoop)
Duccio Traina (Università di Firenze)
Dibattito

13.30 Riflessioni sulla prima giornata dei lavori
Andrea Barducci (Presidente Legautonomie Toscana)

Seconda giornata - 23 maggio - Bagno a Ripoli
9.30 Apertura dei lavori
conduce Silvia Viviani (Presidente INU Toscana)
Luciano Bartolini (Sindaco di Bagno a Ripoli)
Nicola Nista (Sindaco di Collesalvetti)




Il partenariato pubblico-privato nel governo
del territorio
Luciano Piazza (INU Toscana)

Partecipazione, concertazione, cooperazione
e governance territoriale
Massimo Morisi (Università di Firenze)

Valutazione integrata come supporto
alle negoziazioni pubblico-privato
Vincenzo Bentivegna (Università di Firenze)
Pausa caffè

Avviso pubblico e concorrenzialità imprenditoriale
tra Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico
Tavola rotonda con
Lucia Biagi (Sindaco di Capalbio)
Erasmo d’Angelis
(Presidente commissione “Territorio e ambiente” Regione Toscana)
Mauro Grassi (Regione Toscana)
Paola Rossetti (Sindaco di Montaione)

Avviso pubblico e concorrenzialità imprenditoriale
nel Regolamento Urbanistico: il caso di Quarrata
Riccardo Bartoloni (Ordine Architetti Firenze e Prato)

La perequazione urbanistica nel piano: il caso
di Cesena
Giordano Conti (Sindaco di Cesena)

La perequazione urbanistica nel comparto
edificatorio: il caso di Scandicci
Lorenzo Paoli (Comune di Scandicci)
Dibattito
Conclusioni
Riccardo Conti
(Assessore “Territorio e infrastrutture” Regione Toscana)




06/05/2008 14.48
Provincia di Firenze