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60° DELLA COSTITUZIONE IN CONSIGLIO PROVINCIALE
Seduta solenne col Prefetto De Martino ed il Professor Cheli. Approvata risoluzione

Seduta solenne del Consiglio provinciale per il 60° anniversario della Costituzione alla presenza del Prefetto di Firenze Andrea De Martino e del costituzionalista Enzo Cheli. Il Presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei ha ricordato come: “La Costituzione è, ancora oggi, una tavola di principi e di valori, di diritti e di doveri, di regole e di equilibri che costituisce la base del nostro stare assieme, animando una competizione democratica senza mettere a repentaglio il bene comune. Nonostante il difficile equilibrio nato tra i diversi partiti presenti nell’assemblea costituente la nostra carta costituzionale è ancora oggi un capolavoro giuridico. La partecipazione di Firenze e della Toscana alle iniziative organizzate per il 2 giugno significa che c’è ancora voglia di festeggiare ma, soprattutto, di riflettere sui valori fondamentali della Costituzione. La costituzione è la stella polare della nostra Repubblica – ha aggiunto Mattei – e la nostra bibbia laica, come l’ebbe a definire il Presidente Ciampi. In questi 60 anni l’Italia è cambiata e sono cambiati gli italiani ma la nostra costituzione può ancora contribuire per lo sviluppo del nostro paese e per un ammodernamento della nostra società”. Il Vice Presidente della Provincia Andrea Barducci ha messo l’accento sul fatto che: “Le istituzioni, nel suo complesso, devono essere in grado di misurarsi non tanto e non solo su una parte significativa di storia nazionale, ma anche riflettere sul futuro del nostro Paese. Il grande merito dei costituenti sta nell’aver posto nella nostra Carta Costituzionale la grande prospettiva di democrazia come valore universale sulla quale immaginare e costruire l’Italia del futuro, ma anche l’Italia della tolleranza, della comprensione e della non contrapposizione ideologica o religiosa. Penso che quello spirito costituente debba, in una certa misura, essere recuperato perché oggi l’Italia ha bisogno di rimettere in campo una grande capacità, forse anche un orgoglio, per affrontare con rinnovata determinazione problemi e contraddizioni difficili e profonde ed affrontare un mondo che cambia ad una velocità spaventosa, misurarsi con determinazione, ma anche con grande serenità, con i problemi che sconvolgono il terzo millennio”. Il Prefetto Andrea De Martino ha sottolineato che: “Quei 139 articoli che ci hanno consegnato i nostri Padri Costituenti devono essere sempre più studiati da noi cittadini e conosciuti da noi adulti e dai nostri giovani. È un impegno al quale, più di tanti altri, ciascuno di noi è chiamato. Invito i giovani a leggere ed a studiare la Costituzione e a rispettarne i principi fondamentali per se stessi e per gli altri. C’è la necessità di attivare processi di coinvolgimento pieno nella formazione civica dei nostri cittadini, quella che definisco cultura della Repubblica, che attinge la sua linfa ora dopo ora in quei 139 articoli della Costituzione alla quale mi richiamavo. Mi soffermo sul rapporto tra i localismi da un lato e la forte e sempre più necessaria presenza a livello europeo. In questo bilanciamento di interessi, a volte si va in debito per quanto riguarda la forte conservazione dell’identità nazionale alla quale comunque occorre essere e rimanere ancorati”. Il Professor Cheli ha, infine, ricordato che: “Con l’inizio della nuova legislatura si è tornati a parlare della necessità di dare rapidamente avvio a una stagione di riforme costituzionali, possibilmente condivise. Credo che stiano maturando delle linee per un cambiamento della seconda parte della Carta e, secondo me, dovremmo partire dovremmo partire dal superamento del bicameralismo perfetto: avere due Camere con le stesse funzioni e gli stessi poteri non si giustifica più. Riforme dunque sì se e in quanto necessarie e certamente sono necessarie ma non tali da indebolire in nome della sola efficienza il quadro delle garanzie che stanno alla base del nostro modello di Stato Costituzionale. Le riforme costituzionali andranno innanzitutto orientate con un’attenzione particolare agli strumenti costituzionali e ordinari che più direttamente sono in grado di incidere sul buon funzionamento della sfera del sistema politico. Penso in primo luogo alla legislazione elettorale, alla cosiddetta legislazione di contorno delle leggi elettorali, ai regolamenti parlamentari, al finanziamento e allo statuto dei partiti in funzione della loro democrazia interna, tutti temi che rappresentano a mio avviso la prima delle priorità da affrontare e a cui la riforma costituzionale va necessariamente legata”.
Il Consiglio provinciale ha approvato con 23 voti a favore e tre astensioni (PRC) la risoluzione del Presidente del Consiglio Massimo Mattei che impegna la Provincia a farsi promotore di un’azione tesa ad una sempre maggiore e più approfondita conoscenza della Carta Costituzionale della Repubblica Italiana favorendo un percorso che ricordi e illustri le varie fasi, dalla nascita alla promulgazione e ai vari ulteriori interventi che si sono succeduti; impegna le Istituzioni tutte, le realtà sociali ed economiche ad attuare pienamente quanto disposto dalla Costituzione per garantire a tutti i diritti civili, sociali e di cittadinanza, che danno senso e concretezza alla nostra democrazia; invita la Giunta, per quanto di competenza, a voler intraprendere appropriate iniziative affinché la conoscenza della Carta Costituzionale trovi sempre riscontro nei programmi scolastici e faccia concretamente parte delle iniziative didattiche delle scuole; invita infine i partiti politici tutti, gli organismi, le associazioni e quanti altri direttamente interessati perché, nello spirito che ha reso possibile la sua approvazione e successiva emanazione, ove e se necessario, si ricerchino metodi ed argomenti tali da creare migliorie al dettato legislativo costituzionale in grado di far fronte sempre meglio alle novità che il mondo e la società giornalmente creano, alla luce anche di quella flessibilità che il testo originario mantiene e che lascia l’adito all’accoglimento di significati non previsti né prevedibili al momento dell’emanazione.

03/06/2008 16.22
Provincia di Firenze