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NESSUN ALLARME PER LA PERONOSPORA DEL POMODORO FIORENTINO
L’assessore Roselli ha risposto ad una domanda d’attualità del gruppo di Forza Italia

Sull’allarme lanciato da Lensi e Comucci (Forza Italia) per la peronospora che intacca il pomodoro fiorentino l’assessore all’agricoltura Pietro Roselli ha spiegato, in Consiglio provinciale, rispondendo ad una domanda d’attualità che: “La peronospora colpisce non solo il pomodoro fiorentino ma anche quello romano a polpa dura. Ma, all’osservatorio della Provincia non risulta che siamo in presenza di un particolare fenomeno climatico che pregiudica la produzione dei pomodori fiorentini. Abbiamo avuto un mese fa un periodo di piogge insistenti che ha allertato i tecnici per i danni che potevano esserci alle colture, soprattutto per la vite. Il tasso di umidità alto aveva, infatti, sviluppato la peronospora in maniera pesante. Il pomodoro, se trattato con le normali procedure precauzionali e, quindi, con una bella ramatura, ed un attento controllo non dovrebbe correre particolari pericoli. Occorre cura e attenzione alla biodiversità e al rispetto biologico delle nostre produzioni. Credo che sarebbe inopportuno se per il trattamento e la protezione dei pomodori si usassero i cosiddetti prodotti sistemici, come è stato fatto in alcuni casi per la vite e l’ulivo, danno in quel caso davvero più pesante, perché essendo prodotti sistemici non entrano nel sistema della pianta, questi rimangono anche dentro il pomodoro e quindi possono nuocere alla salute dei consumatori. I pomodori bisogna ramarli. Questa è l’unica soluzione”. Lensi ha sottolineato che continua: “A porre attenzione alle nostre colture, alle nostre tradizioni, a quella che viene chiamata in termini comuni biodiversità. Occorre fare attenzione alla prevenzione perché siamo di fronte ad un cosiddetto cambiamento climatico. Ogni cinque secoli questi effetti riappaiono e producono un cambiamento normale, oggettivo anche di quelle che sono le colture, le abitudini e il resto della vita quotidiana di una popolazione. Le forti piogge producono condizioni climatiche particolarmente disagiate per quello che è un prodotto tipico della nostra zona, il pomodoro fiorentino. Mi fa piacere che, secondo l’osservatorio della Provincia, la crisi o è stata superata o, in qualche maniera, non è stata avvertita. Ritengo sia importante, comunque, tenere sotto controllo qualsiasi tipo di coltura tradizionale. Perché credo che sia a partire dalle colture tradizionale che si può anche raggiungere quella normale maturazione di spesa, risparmio energetico, bontà del prodotto. Il pomodoro fiorentino è un prodotto che sta alla base anche dei nostri piatti tradizionali ed è importante tutelarlo”.

15/07/2008 15.31
Provincia di Firenze