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FUSIONE TRA IL CENTRO BARELLAI E MONTEDOMINI

Diventerà un centro servizi estivo per gli anziani

E’ stata approvata dal Consiglio Provinciale di Firenze la fusione per incorporazione della Fondazione colonia permanente di soggiorno e riposo Giuseppe Barellai di Firenze con il Centro Servizi Montedomini e San Silvestro. Sedici i voti a favore della maggioranza, 11 gli astenuti (le opposizioni). “La delibera – ha spiegato l’assesore alle politiche sociali Filippelli – nasce dal riordino delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. La colonia permanente di soggiorno e riposo Giuseppe Barellai, in origine Ospizi Marini, è nata intorno alla metà dell’800 per le cure marine gratuite ai bambini indigenti di Firenze affetti da scrofolosi, una forma di tubercolosi giovanile. L’iniziativa, promossa dal medico Giuseppe Barellai, trovò nell’ambiente culturale fiorentino la sua realizzazione. Raccolti i fondi sorse un edificio in piazza Mazzini a Viareggio. Ampliato nel 1893, raggiunse la capacità di 500 posti letto. Distrutto durante l’ultimo conflitto mondiale fu ricostruito a Calambrone, località di Marina di Pisa, gestito dalla Provincia di Firenze. Il centro si sviluppa su tre piani per 2.400 metri quadrati di superficie. Lo scopo dell’istituto è superato da tempo tanto che dal 1985 le finalità sono l’assistenza sociale ai giovani delle province toscane bisognosi di soggiorno marino. Il piano di riordino delle istituzioni d’assistenza prevede la creazione di un polo specializzato per i servizi ai cittadini, in particolare anziani ed in questo quadro si colloca la fusione della Fondazione Colonia Permanente di Soggiorno e Riposo Giuseppe Barellai con il Centro Servizi Montedomini e San Silvestro, gestito dal comune di Firenze. E’ stato elaborato un nuovo statuto che ridefinisce le finalità della nuova struttura di servizi”. Dubbioso sulla delibera Filippini di Forza Italia: “C’è un po’ di confusione nello statuto – commenta Filippini – anche perché si legge che al nuovo direttore verrà corrisposta un’indennità proporzionata al numero dei dipendenti e dell’entità del patrimonio. Essendo il centro di oltre 2000 metri quadrati si parla di uno stipendio di qualche miliardo di vecchie lire. Ho fiducia ma sarebbe bene fissare dei paletti”. Soddisfatto Matteoli dei Democratici di Sinistra: “Con questo provvedimento razionalizziamo un patrimonio che ci è stato lasciato in eredità riutilizzandolo per finalità più consone. Infine – ha aggiunto Matteoli – esprimiamo soddisfazione per il fatto che il nome non scomparirà, così da poterlo ricordare anche nei decenni futuri”.

07/06/2003 08.49
Provincia di Firenze