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MATO GROSSO, MUSEO E ITINERARIO ARCHEOLOGICO IN PERU’

Il sostegno della Provincia all'Operazione. Delegazione in visita con i consiglieri Piero Giunti e Guido Sensi. Matteo Renzi e Salvatore Scino illustrano le iniziative

Una delegazione composta dai consiglieri provinciali Piero Giunti e Guido Sensi, insieme ai tecnici dell’Ente Maurizio Cei e Massimo Tarassi, svolgerà un viaggio in Perù, dal 2 al 12 settembre, per verificare e sostenere sul campo il progetto ‘Mato Grosso’. Il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, e Salvatore Scino, tra i responsabili dell’Operazione Mato Grosso, hanno illustrato stamani le iniziative della Provincia di Firenze a sostegno di Mato Grosso, alcuni progetti in corso, nonché il programma della visita. Quest’anno la Provincia di Firenze ha stanziato oltre 28 mila euro. E’ il frutto di un accordo sottoscritto da Palazzo Medici Riccardi insieme alla Provincia di Lucca, con l’Associazione Don Bosco 3 A, per attuare tutte le iniziative ed attività utili a implementare il progetto della scuola di “Conservazione dei Beni Archeologici” di Chacas. “E’ un esempio di vera e propria solidarietà sul campo – spiega il Presidente Renzi – Si creano posti di lavoro per gli studenti che si sono diplomati presso la scuola per gli abitanti della zona in cui vengono riportati alla luce siti archeologici e per quelli che vivono alle pendici delle montagne della Cordigliera Bianca”. A questo scopo a Chacas è in corso di realizzazione anche un itinerario turistico archeologico, con l’impegno attivo di Armando e Marta Zappa, una coppia di volontari dell’Operazione Mato Grosso che hanno deciso di spendere la loro vita per i poveri. Dopo 10 anni passati a prestare il loro aiuto presso l'ospedale di Escoma in Bolivia, con la figlia Anna hanno accettato di iniziare un nuovo progetto scolastico per i ragazzi del Perù. Dal 2003 si sono così trasferiti a Tomanga, un piccolissimo e poverissimo paesino della Cordillera Bianca, dove accanto alle attività già operative come l’orfanotrofio, le acque potabili e l’oratorio (con più di 1000 ragazzi) hanno iniziato e sviluppato la scuola di archeologia per offrire ai ragazzi peruani, che attualmente sono più di 30, l’opportunità di un arricchimento culturale e personale e la possibilità di recuperare siti archeologici abbandonati di cui il Perù è ricchissimo. I reperti saranno esposti nel museo che si sta costruendo a Chacas.
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Le due Province finanziano il progetto, che ha l’appoggio dell’ Istituto Nacional de Cultura facendosi carico fino al 2009 di questi investimenti: anno 2006, Provincia di Firenze € 27.000,00, Provincia di Lucca €. 6.900,00; per il 2007, Provincia di Firenze €. 27.200,00, Provincia di Lucca € 8.500,00; anno 2008, Provincia di Firenze € 28.600,00, Provincia di Lucca € 8.500,00; anno 2009, Provincia di Firenze € 28.600,00, Provincia di Lucca € 8.500,00. L’Associazione Don Bosco 3 A sostiene i giovani, in particolare quelli in stato di necessità. Nel corso degli ultimi anni si è impegnata attivamente in collaborazione con i volontari dell’Operazione Mato Grosso, in tutta l’America Latina ed in particolare il Perù, dove sono state realizzate e portate avanti molteplici iniziative di formazione sociale, culturale, umanitaria e religiosa con lo scopo di assicurare un futuro dignitoso e la possibilità di vivere nella propria terra ai giovani di quel territorio. L’associazione, richiamandosi all’esperienza realizzata a Chacas (Perù) con la creazione di un’apposita scuola di ‘Conservazione dei beni archeologici’, aveva proposto alle Province di Firenze e di Lucca un intervento e un aiuto per favorire condizioni utili alla crescita e al consolidamento del progetto. La linea conduttrice che guida la scuola è stata ed è quella di preparare alcuni ragazzi per diventare tecnici archeologici e restauratori in grado, sotto la guida di archeologi e restauratori professionisti, di scavare, recuperare e, per quanto è permesso, conservare e restaurare i vari siti archeologici ed i reperti che vengono alla luce. C’è l’intenzione di sviluppare un itinerario turistico archeologico che potrebbe dar lavoro non solo ai tecnici della scuola di archeologia ma anche alle persone che vivono nelle prossimità dei siti archeologici e. ed ha uno sviluppo delle attività che impegna per un periodo complessivo fino a tutto l’anno 2009.


L’Operazione Mato Grosso (Omg) è un movimento di volontariato educativo missionario e aconfessionale rivolto soprattutto ai giovani, ai quali propone di impegnarsi gratuitamente per i più poveri. È nato in Val Fornazza (Domodossola) nel 1967 da un gruppo di giovani guidati da padre Ugo de Censi, missionario salesiano che opera a Chacas in Perù e che nel 2007 ha ricevuto dal Presidente Matteo Renzi il Premio della SOlidarietò della Provincia di Firenze. Il principio guida del movimento è quello di regalare ai più bisognosi i soldi che si sono guadagnati con il proprio lavoro e la propria fatica. I giovani, organizzando gruppi di lavoro e campi di lavoro, imparano a voler bene ed a regalare tempo e denaro a chi è meno fortunato di loro.
Il ricavato delle attività svolte dai ragazzi, organizzati in Italia in 130 gruppi, serve per sostenere le opere dell’O.m.g. in America Latina. Qui prestano servizio 400 volontari permanenti impegnati nel fornire a oltre ottanta comunità povere e isolate di Bolivia, Ecuador, Brasile e Perù servizi educativi (oratori, scuole di formazione professionale per falegnami, scultori, restauratori, maestri), sociali (acque potabili, canali di irrigazione, strade, scuole, centrali elettriche, campi coltivabili, allevamenti), sanitari (ospedali, ambulatori, scuole per infermieri) e di assistenza all'infanzia (orfanotrofi e case di accoglienza per bambini abbandonati).

01/09/2008 15.35
Provincia di Firenze