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I MANCATI PAGAMENTI TELECOM ALLE AZIENDE IN APPALTO E SUBAPPALTO
L’assessore Nardini ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC

La difficile situazione cui versa Telecom è stata al centro di una domanda d’attualità del gruppo PRC alla quale ha risposto, in Consiglio provinciale, l’assessore ai rapporti col Consiglio Valerio Nardini. “I 37 miliardi di debito della Telecom sta provocando una crisi nel settore del subappalto penalizzato dai minori investimenti e dal calo delle commesse. Nel territorio le ditte più importanti sono Sirti, 100 dipendenti, Mazzoni, 60 dipendenti e Ciet Impianti, 35 dipendenti. L’intero settore conta a Firenze circa 400 addetti ma negli ultimi mesi ci sono stati ritardi nel pagamento degli stipendi. Adesso secondo le organizzazioni sindacali sarebbero un centinaio gli addetti a rischio cassa integrazione. Telecom ha rinviato fino al 21 dicembre la presentazione del piano industriale – ha proseguito Nardini – mentre procede l’opera di riorganizzazione interna. Le aziende del subappalto si occupano da sempre dell’attivazione e manutenzione delle linee telefoniche. Le varie Sirti, Mazzoni e Ciet, se in difficoltà a smaltire le commesse subappaltano a loro volta a ditte piccolissime. Da oltre 6 mesi sembra che Telecom non paghi i lavori già effettuati da Sirti, Mazzoni e Ciet che, a loro volta, non pagano le piccole aziende che riversano il problema sui lavoratori. Gli altri operatori telefonici stanno attuando le stesse scelte di Telecom. Ovviamente la situazione rischia di riverberarsi sulla tenuta finanziaria delle aziende e sui servizi offerti alla clientela, ad esempio, la mancata riparazione guasti e la carente manutenzione delle centraline. Presso il Ministero dell’industria si è recentemente tenuto un incontro, su richiesta delle organizzazioni sindacali, al quale non ha preso parte né il Ministro né il sottosegretario con delega specifica. Sul piano locale nell’ambito del confronto circa singole vertenze i sindacati si sono attivati per chiedere alla regione Toscana un tavolo generale con tutte le istituzioni interessate. Le istituzioni hanno espresso la loro disponibilità”. Calò ha annunciato che, in qualità di Presidente della Commissione lavoro, su richiesta dei consiglieri Giunti e Romei, giovedì prossimo si svolgerà un’audizione dei lavoratori della Telecom. “Esprimiamo grossa preoccupazione – ha aggiunto Calò – perché da una parte c’è una forte inadempienza salariare che mette in crisi la stabilità della vita di molte famiglie e di molti lavoratori, dall’altra questa situazione mette a nudo uno dei problemi più rilevanti della telefonia, e riguarda appunto la situazione di lavoro degli indotti, dove molte piccole imprese rischiano di crollare. C’è una situazione fortemente debitoria del gruppo Telecom, e la scelta contestata già dalle organizzazioni sindacali, quella cioè di dovere comunque fare pagare i costi dei debiti della Telecom, prevedendo un grosso piano di esuberi, non convince nessuno”.

17/10/2008 14.04
Provincia di Firenze