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LA GRAVE CRISI FINANZIARIA
Approvata mozione del PD. Respinto documento di Forza Italia

Con 16 voti a favore (PD), 4 no (FI e AN) e 3 astenuti (PRC e SD) il Consiglio provinciale ha approvato la mozione dei consiglieri Biagiotti, Gori e Sottani (PD) sulla grave crisi finanziaria che impegna il Presidente e la Giunta affinché intraprendano azioni, per quanto di loro competenza, presso istituzioni o organi di livello superiore, per arginare la grave crisi dell’economia reale che attanaglia le famiglie, i lavoratori e le imprese del nostro territorio ed impegna il Presidente del Consiglio a trasmette questo atto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Economia facendosi interprete delle forti preoccupazioni che questo consiglio esprime sulle reali misure messe in campo da questo governo per contenere i riflessi sull’economia reale della crisi finanziaria. Respinta (4 sì, 19 no) la mozione di Bevilacqua (FI) che intendeva impegnare il presidente della Provincia ad adottare ogni iniziativadi sua competenza utile a sostenere l’economia provinciale e ad invitare la regione Toscana a fare la sua parte in merito al superamento della crisi finanziaria con provvedimenti atti a superare la crisi e sostenere le imprese. Biagiotti ha ricordato che: “Mentre i governi dell’Europa, di fronte a questa crisi finanziaria, hanno stanziato una cifra, per cercare di aiutare l’economia del proprio paese, il Governo italiano non ha stanziato una cifra precisa. Questa mancanza di stanziamenti di una cifra precisa rispetto agli altri paesi europei è, secondo il nostro punto di vista, mancanza di chiarezza e di trasparenza e proprio il Ministro Tremonti ha ribadito che non è necessario predeterminare gli importi”. Per Bevilacqua: “Il documento del PD, in maniera subdola, sembra voglia incolpare il Governo Italiano, che è al suo posto da qualche mese, di tutto quello che è successo. Credo che l’Amministrazione Provinciale debba prendere atto di quello che sta facendo la Commissione europea, la Banca centrale europea e di quello che è stato posto in essere anche dalla Banca europea degli investimenti che interviene sull’economia reale”. Gloria Campi (SD) ha sottolineato che: “Occorre rendersi conto che questa crisi non è avulsa da un contesto più ampio e che si inserisce nel crollo del sistema mondiale capitalistico. Non è sufficiente chiedere alla Giunta di intraprendere azioni presso istituzioni o organi di livello per arginare la grave crisi dell’impresa, dobbiamo riuscire ad indicare alcune soluzioni meno estemporanee e più strutturali con effetti di prospettiva di lunga durata per l’economia italiana”. Per Sottani (PD): “Non siamo di fronte ad una crisi del sistema bancario, siamo di fronte a una crisi generale del sistema di relazioni economiche e sociali come noi le abbiamo conosciute fino a oggi. E’ qualcosa di molto più profondo. Oggi occorre, più che mai, mantenere i nervi saldi, perché altrimenti si perdono i presupposti per analizzare le cause di questo guaio e ciò che occorre per mettere la situazione a riparo. Targetti (PRC) si è soffermato: “Sulla enorme contraddizione che riguarda l’uso delle risorse del pianeta. Sta emergendo l’incapacità dell’economia, del mercato, del capitalismo: l’economia del neoliberismo, che è il capitalismo della nostra epoca. Non solo di programmare e gestire le risorse del pianeta, sia quelle materiali che finanziarie ma anche le risorse per garantire il soddisfacimento dei bisogni delle popolazioni del pianeta”. Per Massai (AN): “Va bene intervenire sul mercato per salvaguardare i diritti dei cittadini, altra cosa è trovare nell’ambito di questa crisi finanziaria internazionale il colpevole a tutti i costi. O ragioniamo su qual è il contributo che possiamo dare, se possiamo darlo, in termini di idee e di contributi alla crisi, oppure probabilmente si fa solo un esercizio di oratorio”. Infine Gori (PD) che ha ribadito come: “Il Governo non abbia ancora detto esattamente cosa c’è da fare. Vi è sostanzialmente un generico impegno di sostenere nel momento di crisi gli istituti di credito valutando che questo sistema è un sistema sano ma anche bisognoso, evidentemente, di appoggi finanziari e credo non indifferenti. In concreto non sappiamo le cifre e che cosa il Governo ha intenzione di fare per quanto riguarda l’indirizzo da dare agli stessi istituti di credito”.

21/10/2008 14.39
Provincia di Firenze