LA CASSA INTEGRAZIONE ALLA GKN DI CAMPI BISENZIO
L’assessore Saccardi ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC
Sulla cassa integrazione della GKN Campi Bisenzio l’Assessore al lavoro Stefania Saccardi ha risposto ad una domanda d’attualità del gruppo PRC. “La crisi generale del settore dell’auto ha provocato la richiesta di cassa integrazione ordinaria da parte della FIAT per la quale, al 70 %, lavora GKN. La crisi del settore auto coinvolge anche altre aziende straniere per le quali lavora la GKN seppure in maniera inferiore. L’azienda di Campi Bisenzio – ha aggiunto l’assessore saccardi – ha deciso di chiedere 13 settimane di cassa, il massimo, per 200 dipendenti su 460. Nei giorni scorsi, presso la sede fiorentina, si è tenuto il primo incontro tra le parti e i sindacati hanno risposto che le settimane sono troppe ed è troppo elevato il numero dei lavoratori coinvolti. Sono stati richiesti strumenti alternativi, come le ferie per gestire la fase attuale. Questa settimana si terranno altri tavoli tecnici, la trattativa sindacale è in corso ed è serrata con l’azienda per valutare come utilizzare la cassa secondo il massimo dei criteri di solidarietà tra i lavoratori. L’unità di crisi al momento non è stata interessata della vicenda”. Per Calò: “Questa crisi è da inserire, purtroppo, nella costellazione delle crisi aziendali che continuano a colpire il modello di sviluppo della Provincia di Firenze. C’è chi fa risalire la crisi alle scelte della FIAT che intende ridurre una parte della produzione, c’è chi parla di una crisi che viene fuori dal mercato e dai processi recessivi, c’è invece chi dice che c’è comunque un tipo di produzione comunque in crisi. Indipendentemente da quella che è la chiave di lettura contestiamo la volontà di scaricare i costi di questa crisi, non solo sul costo del lavoro, ma anche sui lavoratori. E’ un provvedimento grave, che richiede la massima attenzione non solo della Provincia ma anche della Regione, perché il provvedimento, che coinvolgerebbe 200 persone a rotazione, è un segnale di allarme molto grave. Credo che la provincia debba fare qualcosa di più perché questo provvedimento di cassa integrazione apre una crisi non voglio dire irreversibile ma comunque molto grave in quel settore”.