GLI SVILUPPI ALL’ELECTROLUX
L’assessore Saccardi ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC
Lo scorso 30 ottobre, a Roma, Electrolux, Mercatec e i sindacati hanno sottoscritto insieme al Ministro del welfare Maurizo Sacconi gli accordi stilati in settembre per la reindustrializzazione della fabbrica di Scandicci e per i siti produttivi italiani dell’azienda svedese. L’assessore al lavoro Stefania Saccardi ha risposto, in consiglio provinciale ad una domanda d’attualità di PRC. “A Scandicci – ha ricordato Saccardi – Solennerges, una società partecipata al 45 % da Mercatec e al 25% da Energia Futura riassumerà 370 lavoratori sui 430 rimasti nella fabbrica dove c’è già in corso lo smontaggio di alcune linee produttive e si produrranno pannelli fotovoltaici. Il Ministro dopo avere ribadito importanza dell’intesa raggiunta ha sottolineato che saranno confermati tutti gli ammortizzatori sociali richiesti. E’ evidente a tutti l’importanza della reindustrializzazione del sito di Scandicci per il quale c’è stato una ricapitalizzazione della società. Durante i primi mesi del nuovo anno dovrebbero esserci le prime nuove assunzioni per il personale ex Electrolux. Saranno quindi 370 i lavoratori riassunti, e circa una sessantina le eccedenze. Di questi una quindicina di lavoratori sono pensionabili e 45 i lavoratori che vanno via spontaneamente attraverso una buonuscita. E’ in corso nel frattempo la cassa integrazione e la mobilità per l’Electrolux di Susegana e di Scandicci. Il primo di dicembre le organizzazioni sindacali e la dirigenza di Electrolux si sono incontrate e hanno cominciato ad applicare le linee di accordo sottoscritto il 30 ottobre al Ministero del Lavoro, l’azienda ha aperto una procedura di mobilità, l’obiettivo è quello di arrivare ad un accordo verbale in cui venga confermata la missione produttiva di Susegana che verrà quindi indirizzata su produzione di frigo di medio–alta gamma per 945 mila unità l’anno. Dall’altro viene confermata l’eccedenza di 324 lavoratori del sito produttivo trevigiano. Per la gestione degli esuberi ci saranno 24 mesi di cassa integrazione straordinaria. Il compito delle istituzioni in questa fase è quello di vigilare affinché gli accordi che sono stati sottoscritti siano rispettati da tutte le parti fino in fondo”. Per Calò: “Si può tirare un sospiro di sollievo per ciò che riguarda il rilancio e la nuova sfida che impegnerà la nuova Electrolux ma non possiamo altro che annotare che, se da una parte abbiamo salvato il sito produttivo e un consistente numero di operatori, questa vertenza lascia sul campo circa una sessantina di unità. C’è quindi questa contrazione occupazionale che, messa in relazione a quelli che sono gli effetti della crisi economica e sociale, la recessione e le mosse un po’ azzardate che il mercato fa in questo periodo a Firenze, conferma un trend negativo sul versante occupazionale. C’è un problema che riguarda gli inquadramenti e c’è il problema delicatissimo degli orari di lavoro e il livello di turnazione sul quale le organizzazioni sindacali chiedono di vedere il piano industriale e, ovviamente, la nuova organizzazione”.