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SITUAZIONE DEL CANILE DI VIA DEL TERMINE NIGI RISPONDE AL CAPOGRUPPO DEI VERDI
“La Provincia di Firenze è disponibile per la realizzazione di una nuova struttura. Per l’area della Piana fiorentina è più opportuna una soluzione di livello intercomunale”

Un ospite del Termine

L’Assessore provinciale all’Ambiente, Luigi Nigi, ha risposto alla domanda di attualità presentata del Consigliere provinciale Luca Ragazzo, Capogruppo Verdi per l’Arcobaleno, circa la situazione del canile di Via del Termine. Nella domanda presentata dal gruppo dei Verdi veniva chiesto se era intenzione dell’Amministrazione provinciale intervenire sui Comuni interessati per salvaguardare la struttura e lasciare sostanzialmente le cose come sono.

“Lo smantellamento del canile – risponde l’Assessore Nigi – è disposto da una sentenza del TAR della Toscana perché questa struttura, situata nel Comune di Sesto Fiorentino, presenta importanti volumi realizzati in violazione delle norme urbanistiche e sostanzialmente privi di concessione edilizia. Dunque il nostro intervento sul Comune, ammessa e non concessa l’opportunità, in questi termini non servirebbe”.

“Non solo – aggiunge Nigi – sappiamo che i circa 300 cani attualmente ospitati in quel canile sono accuditi da alcuni volontari che prestano gratuitamente e con entusiasmo la propria opera. Ciò nonostante da diversi anni il canile è sotto sequestro giudiziario a causa di gravi irregolarità igienico sanitarie. Evidentemente vi sono oggettivi problemi strutturali e comunque alla luce di queste sentenze l’Amministrazione provinciale non può sostenere, innanzitutto proprio per il benessere degli stessi animali, che le cose restino come sono e che quella struttura continui a funzionare”.

Secondo l’Assessore provinciale “nell’immediato occorre sgombrare il campo da dubbi sulla possibilità che la sentenza venga eseguita senza la piena garanzia del rispetto degli animali custoditi. I proprietari, se noti, hanno per primi il dovere di garantire buone condizioni di vita degli animali e, qualora non possano, dovrebbero almeno essere pienamente coinvolti nella realizzazione delle nuove soluzioni”.

“Per il resto – afferma Luigi Nigi – siamo convinti che dobbiamo lavorare per soluzioni assolutamente legittime e pienamente adeguate al livello di civiltà della nostra società. Si dovranno individuare nuove aree da destinare a canile, come gli strumenti urbanistici del Comune stanno delineando. La gestione delle future nuove strutture dovrà essere scelta e organizzata secondo criteri di legittimità e professionalità, compreso l’apporto fondamentale che potrà offrire il volontariato opportunamente valorizzato”.

“La legge regionale 43/1995 – conclude l’Assessore provinciale – affida ai Comuni, singoli o associati, il compito di provvedere alla costruzione o al risanamento dei canili municipali e di dotarsi di canili rifugio (che ospitano gli animali provenienti dal canile comunale al termine del periodo di osservazione e dove permangono in attesa di collocamento). La stessa legge regionale prevede anche la possibilità di ottenere contributi dalla Regione per la costruzione o il risanamento di detti canili, presentando i relativi progetti alla Regione stessa. La Provincia di Firenze, rispetto ai Comuni che manifesteranno tale esigenza, è sicuramente disponibile a coordinare e sostenere, per quanto possibile, la realizzazione di un nuovo canile, ritenendo più appropriata per l’area della Piana fiorentina una soluzione di livello intercomunale”.

30/12/2008 16.35
Provincia di Firenze