STRAGE DEI GEORGOFILI, GLI STUDENTI RICORDANO
Premiati in Palazzo Medici Riccardi gli allievi che hanno partecipato a un concorso sulla memoria
Quei nomi non sono dimenticati: Angela e Fabrizio Nencioni, le loro figlie Nadia e Caterina, lo studente di architettura Dario Capolicchio che la notte fra il 26 e il 27 maggio del 1993 persero la vita nella strage provocata dalla mafia. La bomba, oltre alla loro morte, provocò 41 feriti, distrusse la storica Torre de’ Pulci dove ha sede l’Accademia dei Georgofili, causò ingenti danni al museo degli Uffizi, a Palazzo Vecchio, alla chiesa di S. Stefano al Ponte Vecchio e a tutto il tessuto abitativo circostante, la sciando moltissime famiglie senza un tetto. Stamani nella Sala IV Stagioni della Provincia di Firenze, in Palazzo Medici Riccardi, nel loro ricordo, l’Associazione tra i familiari delle vittime e l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione hanno premiato gli alunni vincitori dei concorsi per la realizzazione di lavori sul tema della memoria e della strage. Sono gli studenti dell’Istituto Checchi di Fucecchio, che hanno partecipato ad un concorso di grafica e comunicazione visiva realizzando tre stupendi vestiti. Gli abiti, presentati insieme alla loro insegnante Grazia Focardi, richiamano il ricordo delle “vite strappate” in via dei Georgofili. Con gli allievi del Checchi, anche gli studenti del liceo scientifico Gobetti di Bagno a Ripoli, accompagnati dall’insegnate Leonardo Bucciardini e premiati per un video con immagini significative inerenti la strage e la stampa dell’epoca dell’attentato.
"Vogliamo così ricordare i nostri morti e quanti ancora oggi, sopravissuti al tragico attentato, combattono per la loro esistenza dopo la strage - spiegano i familiari delle vittime - Chiediamo ai media la massima attenzione per questo evento che è costato grande impegno agli studenti, ai loro insegnati, alle scuole che ci hanno aperto le loro porte, ma soprattutto agli Enti locali che ci supportano. Siamo convinti che i cittadini devono essere informati affinché la fatica per tenere vivo il ricordo dell’attentato di Firenze non sia vana".
All’origine dei concorsi un protocollo d’intesa siglato dalla Provincia e dall’associazione tra le vittime della strage di Via dei Georgofili a Firenze; l’assessore alla Pubblica istruzione, che ha portato il saluto della Provincia, ha sottolineato l’importanza di promuovere iniziative dedicate ai più giovani per riportare alla memoria collettiva la strage di Firenze e per sensibilizzare la coscienza sociale sul tema della mafia e della legalità. Le istituzioni e gli studenti insieme devono essere vigili della memoria e dell’ordine costituzionale vittima, insieme agli innocenti, delle stragi di mafia.
Il disegno criminoso esploso nel ’93 puntava a condizionare la democrazia e la vita del Paese. Firenze rispose in modo compatto e unitario. I responsabili dell’attentato sono stati consegnati alla giustizia, ma si lavora per fare luce su alcune ombre che ancora rimangono.