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LA SITUAZIONE ALLE GUALCHIERANI TEXTILE AUTOMATION DI SIGNA
L’assessore Di Fede ha risposto, in Consiglio, a due interrogazioni di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) e Nascosti (PDL)

Sui posti di lavoro a rischio alla Gualchierani di Signa l’assessore ai rapporti col Consiglio Giovanni di Fede ha risposto ad un’interrogazione dei consiglieri Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) e di Nascosti (PDL). “L’azienda occupa 58 dipendenti con un indotto di circa 100 lavoratori, producendo presse da imballo e sistemi di automazione per il settore tessile. A causa della perdurante crisi del settore tessile ha deciso di avviare la procedura di concordato preventivo, presso il Tribunale di Prato, richiedendo la cassa integrazione per quasi tutti i dipendenti. Il 16 settembre scorso i lavoratori hanno organizzato un presidio davanti alla sede aziendale. A oggi 40 lavoratori sono in cassa integrazione e i lavoratori non percepiscono lo stipendio da due mesi. Le organizzazioni sindacali sottolineano come il settore mostri segni di ripresa e dunque l’azienda sarebbe in grado di acquistare ordinativi e proprio per questo i sindacati fanno appello al tessuto produttivo per reperire un nuovo imprenditore nonostante le difficoltà poste dallo stato dell’azienda. Solitamente eventuali acquirenti attendono l’omologa del concordato per manifestare il loro interesse. I lavoratori – ha aggiunto l’assessore Di Fede – hanno incontrato il Sindaco di Signa ma l’attività è praticamente ferma. Si resta in attesa delle determinazioni del Tribunale al quale i sindacati hanno chiesto un’incontro. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto alle istituzioni di attuare un’Unità di crisi, la riunione in Regione è convocata per il prossimo 12 ottobre”. Calò ha ribadito che: “I sindacati sono convinti che ci siano le condizioni per superare la crisi. Ci sono indiscrezione che confermano che ci possono essere delle commesse, ecco perché rimane vivo l’appello alle istituzioni affinché la Gualchierani continui ad esistere e a portare avanti la produzione. Rimane il fatto che siamo di fronte a una situazione dove attualmente i 58 lavoratori rischiano di rimanere a piedi. Attendiamo che le istituzioni riescano a difendere questo sito produttivo”. Nascosti ha chiesto alla Giunta: “Di relazionare sull’andamento delle trattative e, da parte nostra, vigileremo che la destinazione d’uso degli stabilimenti non venga toccata, perché l’unica arma che ha la pubblica amministrazione locale è cercare di dissuadere tipi di assegnazione diversi rispetto all’attuale”.

06/10/2009 16.47
Provincia di Firenze