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IL GRUPPO PRC/PDCI/SC ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DELLA FIOM ED ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA DEL 17 OTTOBRE
Presentate due mozioni

Due mozioni sono state presentate al Consiglio provinciale dal gruppo PRC/PDCI/SC. Con la prima si chiede che il Consiglio provinciale aderisca alla manifestazione dei metalmeccanici della Fiom CGIL del 9 ottobre 2009, così come è stato richiesto dalla Camera del Lavoro di Firenze.
Nella seconda si chiede l’adesione alla manifestazione nazionale antirazzista del 17 ottobre a Roma, promossa da diverse realtà sociali e politiche.
Nella visione del gruppo PRC/PDCI/SC le istituzioni non si possono limitare alla “amministrazione”, ma devono altresì esprimere un concetto ampio e coinvolgente, che interagisca con tutti quei soggetti sociali che si battono per l’affermazione di diritti fondamentali, quali il lavoro, il salario, il contratto, l’accoglienza e i diritti sociali per tutti.
Su queste basi il gruppo provinciale parteciperà alle due manifestazioni, così annunciato dalle federazioni PRC e PdCI e da Sinistra per la Costituzione.

Mozione “Adesione allo sciopero generale delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici indetto dalla FIOM-CGIL per il 9 ottobre 2009”.

Il Consiglio Provinciale di Firenze
Visto l’accordo tra Governo, Confindustria e i sindacati CISL, UIL e UGL (accordo non firmato da CGIL e non sottoposto a referendum tra i lavoratori) che cambia il sistema che regola gli assetti della contrattazione, oltre alla durata e la tempistica dei rinnovi contrattuali.
Visto il rifiuto da parte di Federmeccanica di aprire un tavolo sulla crisi che abbia lo scopo di bloccare i licenziamenti e di fermare la chiusura delle fabbriche e la sua scelta di respingere sia la piattaforma contrattuale che la proposta alternativa all’accordo separato avanzata dalla FIOM.
Viste le decisioni assunte da FIM e UILM di disdettare il CCNL due anni e mezzo prima della sua scadenza e di presentare una piattaforma che ha assunto integralmente l’accordo separato sul modello contrattuale.
Visto che le lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici FIOM-CGIL hanno indetto uno sciopero generale contro i licenziamenti e gli accordi separati, a difesa del contratto nazionale e della democrazia nei luoghi di lavoro.
Aderisce
Allo sciopero generale delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici indetto dalla FIOM – CGIL per il giorno 9 ottobre 2009.
Rilancia la Richiesta fatta dalla FIOM – CGIL a Federmeccanica di aprire un tavolo sulla crisi che abbia lo scopo di bloccare i licenziamenti e di fermare la chiusura delle fabbriche.

Andrea Calò Lorenzo Verdi

Mozione per l’adesione alla manifestazione nazionale antirazzista del 17 ottobre p.v. a Roma.

Vista la legge 94/2009, entrata in vigore l’08.08.09, il cosiddetto “pacchetto sicurezza”, che, in un unico testo, affronta vari aspetti molto diversificati tra loro;
Considerato che la suddetta legge introduce il reato di “immigrazione clandestina”; stabilisce un rapporto diretto tra permesso di soggiorno e lavoro, tra permesso di soggiorno e accesso a basilari diritti della persona, che la Costituzione garantisce senza distinzione di provenienza, sesso e condizione sociale, (atti di stato civile, come il riconoscimento di un figlio, il matrimonio, accesso alle strutture ospedaliere ed alla scuola, rimesse di denaro); prevede per questo la possibilità di essere segnalati per irregolarità dai funzionari dei suddetti servizi e/o autorità di polizia; allunga i tempi di permanenza nei cosiddetti “Centri di Identificazione ed Espulsione” (CIE – ex CPT), luoghi di vera e propria sospensione del diritto e delle tutele costituzionali; istituisce il servizio volontario di vigilanza sulla sicurezza (le cosiddette “ronde”) che di fatto esternalizzano e privatizzano importanti compiti di prevenzione e controllo di competenza dei corpi di polizia; prevede restrizioni al diritto di residenza anagrafica che viene legato all’idoneità alloggiativa, oltre a varie norme repressive nei confronti di soggetti sociali deboli o che vivono nella marginalità, verso particolari forme di lotta, come le occupazioni, e attività espressive come i “writers” o “graffitari”;
il Consiglio provinciale di Firenze ribadisce la convinzione che affermare i diritti di cittadinanza per tutti rappresenti, soprattutto in questa fase di pesante crisi economica, l’impegno principale per far crescere democrazia ed equità sociale nel nostro paese, per affermare legalità e sicurezza nella società; ritiene pericolose e laceranti per la coesione del tessuto sociale tutte le campagne interessate che, speculando sul bisogno di sicurezza, tendono ad alimentare razzismo, paure, diffidenze,“guerra tra poveri” e dunque a produrre nuove discriminazioni e politiche repressive che violano profondamente il dettato costituzionale e inoltre aggravano tutti i problemi posti dalla crisi economica; esprime per questo profonda preoccupazione e dissenso nei confronti della legge 94/2009, sostenuta dal Governo, che in molti articoli contraddice la Costituzione e il diritto comunitario; conferma la contrarietà dell’Amministrazione Provinciale alla realizzazione dei Centri di Identificazione ed Espulsione, a partire dal proprio territorio, e l’impegno a tutti i livelli per politiche di inserimento sociale che contrastino la clandestinità e qualsiasi azione discriminatoria nei confronti dei basilari diritti della persona; aderisce con le suddette motivazioni alla manifestazione nazionale “No al Razzismo” del 17 ottobre p.v. a Roma, promossa da un vasto arco di realtà sociali, politiche, sindacali ed associative.

Andrea Calò Lorenzo Verdi

08/10/2009 13.29
Provincia di Firenze