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LA VERTENZA EXPERT SINTESI (EX IMPERIAL)
L’assessore Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC/PDCI/SC

La situazione dei lavoratori delle Expert Toscana (ex Imperial) è stata al centro di una domanda di attualità dei consiglieri Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) alla quale ha risposto l’assessore ai Rapporti col Consiglio Giovanni Di Fede. “Si tratta di lavoratori di 10 dei 13 punti vendita della catena ex Imperial. Già di proprietà dell’imprenditore Ingrà. I negozi vennero ceduti per problemi giudiziari a una società laziale l’Eurosintesi SRL poi risultata in crisi. Al momento della vendita – ha spiegato Di Fede – i 13 negozi avevano circa 120 dipendenti di cui 80 nei 10 negozi ceduti e situati a Firenze, Prato, Siena e Arezzo. La proprietà aveva nominato un liquidatore e, da quando erano stati acquisiti, i punti vendita erano stati parzialmente riorganizzati, ma senza un piano industriale, inutilmente richiesto dalle Organizzazioni Sindacali. Inoltre l’azienda si era privata di 4 direttori commerciali e gli stipendi dei lavoratori risultavano pagati normalmente. Con una lettera di fine aprile 2009 l’azienda ha disdettato gli affitti di tutti i negozi e, dal 1° ottobre tutti i locali avrebbero dovuto essere abbandonati. I sindacati hanno chiesto alle istituzioni di verificare l’esistenza di imprenditori potenzialmente interessati ai negozi e di incontrare il liquidatore. Veniva così ipotizzato il ricorso alla cassa in deroga, da vagliare con la Regione Toscana. Le istituzioni hanno convocato il liquidatore che ha sbloccato alcune vicende legate alla retribuzione dei lavoratori: la quattordicesima e lo stipendio di giugno ma l’azienda sospendeva i lavoratori in data 28 settembre e, il 12 ottobre la società Megaelettronica ha rilevato il 50 % delle quote azionarie. La stessa società ha nominato un nuovo liquidatore che ha richiesto tutte le chiavi di tutti i punti vendita. Il 15 ottobre la società ha aperto la procedura di mobilità per 42 lavoratori. Alle Organizzazioni sindacali non risultano garantite le spettanze maturate dai lavoratori, senza stipendio dallo scorso mese di ottobre i quali, pur essendo in mobilità non hanno diritto all’indennità ma alla disoccupazione ordinaria. I sindacati avrebbero proposto all’azienda la mobilità per gli addetti che hanno trovato lavoro e la cassa in deroga per gli altri ma l’azienda avrebbe risposto negativamente. La Provincia, che ha già incontrato i lavoratori, ha convocato il tavolo dell’unità di crisi per l’11 dicembre prossimo”. Calò ha ricordato come: “I lavoratori coinvolti hanno quasi tutti tra i 43 e i 45 anni. La convocazione del tavolo dell’Unità di crisi per l’11 dicembre rappresenta un barlume. Nel primo incontro avuto, alla presenza del Presidente Barducci, c’è stato un impegno di mettere in piedi una specie di collegamento con le altre province coinvolte. Occorre tenere alta l’attenzione su una vicenda ancora non chiara”.

04/12/2009 15.40
Provincia di Firenze