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LA SITUAZIONE ALLA EDIL LAME DI BARBERINO VALDELSA
L’assessore Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)

In Consiglio provinciale l’assessore ai rapporti col Consiglio Giovanni Di Fede ha fatto il punto della situazione sulla Edil Lame di Barberino Valdelsa rispondendo ad un’interrogazione dei consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi (PRC/PDCI/SC).“L’azienda – ha ricordato l’assessore Di Fede – produce macchine per l’edilizia e betoniere e occupa 19 dipendenti. Il 28 settembre scorso si era aperta una procedura di mobilità per 6 addetti, il riscontro era evidente: scendere sotto i 15 dipendenti con la perdita dei diritti di cui all’articolo 18 della legge 300/70. L’azienda non era disponibile a vagliare la possibilità di utilizzare altri ammortizzatori sociali e aveva dichiarato di essere stata costretta a ricorrere a questa misura a causa del calo di fatturato dovuto alla crisi del settore edilizia. Il 19 ottobre l’azienda è tornata sulle proprie determinazioni decidendo di ritirare la mobilità per trasformarla in una procedura di Cassa integrazione ordinaria per tutti gli addetti della durata di 13 settimane, quindi fino al 6 febbraio 2010. L’impegno delle istituzioni è stato importante. Il nostro assessorato al lavoro, in particolare, ha svolto un’azione che ha prodotto questo risultato che sicuramente è un risultato che tende a garantire salario e reddito non potendo creare una prospettiva di uscita dalla crisi. Per le organizzazioni sindacali la prospettiva di lavoro nei primi mesi dell’anno nuovo sembra positiva visto che esiste la possibilità che rientrino commesse tali da migliorare la situazione dell’azienda. Comunque noi continueremo questa opera di attenzione e monitoraggio”. Verdi si è detto soddisfatto del fatto che: “C’è stato il ritiro della procedura di mobilità dei 6 dipendenti. Una decisione che è arrivata anche a seguito di quella che è stata la lotta, la vertenza condotta dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali. Il rischio che si profilava era quello di arrivare a una riduzione dei dipendenti sotto alle 15 unità e quindi a preludere la possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali. Sulla Edil Lame siamo concordi con le posizioni espresse dal sindacato nel senso che se oggi la crisi e la situazione prodotta dalla crisi induce i datori di lavoro a dei ridimensionamenti bisogna guardare in prospettiva pensando che quando si arriverà a uscire dalla crisi i primi a essere tenuti in considerazione sono i lavoratori che oggi pagano gli effetti della crisi stessa. Al termine delle 13 settimane di cassa integrazione il nostro auspicio è che il mercato possa avere avuto una ripresa e che quindi la situazione di questi lavoratori possa tornare ad essere stabile”.

17/12/2009 12.36
Provincia di Firenze